Indagini

Tre arresti a Loano e Ceriale: risposte dell’esame di teoria per la patente suggerite con l’aiuto di microcamera e auricolari

Indagini in corso da due anni, altri cinque indagati

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Ceriale/Loano/Pietra Ligure. Con alcune microcamere posizionate sugli indumenti dei candidati agli esami e collegate a un monitor avrebbero letto e suggerito le risposte dell’esame di teoria per la patente di guida. In esecuzione dell’ordinanza emessa dalla dottoressa Laura De Dominicis, sono stati arrestati questa mattina all’alba tre persone, due di Ceriale e uno di Loano. Altri cinque sono indagati.

Le indagini, iniziate due anni fa, sono coordinate dal pubblico ministero Claudio Martini della Procura di Savona e sono relative a fatti commessi fino a febbraio 2022. I personaggi coinvolti avrebbero escogitato un sistema per visionare le domande della teoria dell’esame di guida e contestualmente comunicare le risposte al candidato, che stava dando l’esame nei locali di Vado Ligure motorizzazione civile di Savona.

Le indagini del personale della squadra di polizia giudiziaria della sezione di Savona della Polizia Stradale sono iniziate con attività classiche (pedinamento ed appostamento) e culminate con una complessa attività di intercettazione che ha permesso di individuare un’organizzazione criminosa complessa ed articolata con base a Ceriale, composta da 8 persone con ruoli e compiti distinti tra loro (organizzatore, suggeritore, esperto informatico, collaboratori, procacciatori di clienti e promotori). Il sodalizio aveva lo scopo di permettere a soggetti (spesso di madre lingua straniera ma non solo) di superare in maniera fraudolenta l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida, per conto terzi e dietro lauti compensi.

Le risposte arrivavano dall’esterno, in remoto, grazie di microcamere occultate sotto gli abiti del candidato, collegate a mini routers e micro auricolari collegati ad un altro apparato mobile, dispositivi sui quali sono installate sim card per il traffico dati.

Al termine delle indagini l’autorità giudiziaria di Savona ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e diversi decreti di perquisizione a carico di tutti i soggetti indagati residenti o domiciliati a Ceriale, Loano, Borghetto Santo Spirito e Saliceto (CN). L’esecuzione dei provvedimenti, avvenuta oggi 27 giugno, ha richiesto l’intervento di personale della Polizia Stradale di Genova, Imperia, e di personale delle sottosezioni di Mondovì (CN), Albenga e Carcare e Sampierdarena (GE).

E’ stata sottoposta a perquisizione una storica autoscuola del ponente savonese, utilizzata dall’associazione per i loro scopi criminosi, appurando che il tutto avveniva all’insaputa della titolare.

Infatti, benché sia stato assodato che i candidati illecitamente “supportati” si presentassero quali privatisti agli esami, è tuttavia indispensabile che questi svolgessero alcune pratiche presso l’autoscuola, quali ad esempio le previste visite mediche o che ricevessero i bollettini di pagamento; questi servizi facevano parte del “pacchetto” offerto ai clienti.

Il reato contestato è l’articolo416 comma 1 e 2 perché gli otto indagati si sono associati si associavano tra loro per commettere una pluralità di condotte, tutte all’insaputa dell’autoscuola e della motorizzazione.

Sono numerosi i soggetti che hanno sostenuto nel tempo l’esame di teoria con “l’assistenza dell’organizzazione” che si avvaleva sporadicamente di altri soggetti, ancora in corso di individuazione.

Spiega il noto penalista avvocato Marco Ballabio, difensore di due degli arrestati: “Si tratta di una indagine corposa, molto articolata e complessa, per la quale saranno necessari alcuni giorni per poterla approfondire. Ad oggi posso solo dire che si tratta di fatti molto risalenti nel tempo e molti degli indagati sono soggetti incensurati. Vedremo durante gli interrogatori dei prossimi giorni gli sviluppi della vicenda e la posizione che prenderanno le persone coinvolte sulle differenti contestazioni”.

L’avvocato Gabriele Guglieri, difensore di Rosanna Marziano, titolare dell’omonima autoscuola: “L’autoscuola è completamente estranea ai fatti poiché i comportamenti asseritamente posti in essere sono di carattere esclusivamente personale e non coinvolgono l’attività”.

L’operazione è l’ennesima prova dell’attenzione posta dalle donne e uomini della Polizia Stradale savonese al fine di arginare il fenomeno delle “patenti facili”, che ha interessato in particolare la Motorizzazione Civile di Savona, commesso mediante il suggerimento dall’esterno e con l’utilizzo di dispositivi elettronici occultati; a tal proposito si ricorda l’operazione svolta il 14 giugno che ha interessato più provincie (Genova, La Spezia, Brescia, Trapani e Parma) e che grazie alle meticolose perquisizioni è stato possibile smantellare un sodalizio criminale composto da sette nigeriani.

Tra le iniziative dell’Autorità Giudiziaria e di questa Polizia Stradale, al fine di arginare il fenomeno rientra anche l’ipotesi di schermare i locali adibiti a esami al fine di bloccare definitivamente la possibilità di interloquire esternamente con i “suggeritori” che è già allo studio della Motorizzazione Civile.

Dalla Polstrada si evidenzia il grave impatto che ha certamente sulla circolazione con evidenti danni provocati dalla condotta criminale della concessione dell’abilitazione alla guida senza i necessari requisiti di legge. Infatti la scarsa o totale non conoscenza delle norme di comportamento previste dal vigente Codice della Strada, necessarie per una condotta di guida sicura, sono palesemente in contrasto con l’ambizioso progetto europeo di abbattere/azzerare il numero di sinistri stradali.

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