Segnalazioni

Bergeggi, accessi abusivi e degrado al “Lido delle Sirene”: continui stop al progetto di messa in sicurezza fotogallery

Le segnalazioni sul mancato rispetto dei divieti, con l'utilizzo di sdraio e ombrelloni dello stabilimento balneare ormai abbandonato

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Bergeggi. Il “Lido delle Sirene”, la spiaggia di Bergeggi interdetta all’accesso e all’utilizzo balneare con lo scopo di salvaguardare la pubblica e privata incolumità, torna a far parlare di sé anche in questa estate 2023. I divieti infatti, segnalati con apposita cartellonistica, non vengono rispettati da tutti e non mancano, specie via mare, gli approdi al tratto di litorale sul quale è ancora “pendente” il progetto di messa in sicurezza e ripristino.

Da circa cinque anni non è possibile accedere alla spiaggia del “Lido delle Sirene”, al centro di una lunga querelle in merito ad un suo possibile ripristino.

Tra le segnalazioni arrivate alla redazione, non solo, appunto, il mancato rispetto dell’interdizione all’area costiera, in particolare alla scala del sentiero che conduce al litorale, ma anche degrado e inciviltà da parte di quanti sostano comunque, e in barba ai divieti, sulla “spiaggia proibita”.

“I frequentatori sono spesso dediti all’abbandono delle attrezzature dello stabilimento balneare usate abusivamente. Seggiole, ombrelloni e sdraio vengono utilizzate e abbandonate sull’arenile anche in prossimità del mare che, in caso di mareggiate le trascina sui fondali” evidenzia una delle segnalazioni pervenute sulla situazione del lido di Bergeggi.

“Ritengo assurdo che nessuno si preoccupi di questo degrado ed in particolare mi chiedo perché le autorità competenti non sorveglino e mettano in sicurezza il tutto, si tratta semplicemente di far rispettare le ordinanze emesse o asportare tutte le attrezzature dello stabilimento abbandonato, che vengono invece utilizzate da quanti riescono ad introdursi sulla spiaggia”.

Oltre alla questione di sicurezza pubblica, ora, quindi, anche il degrado con ripercussioni ambientali e marine, nonostante si sia cercato in tutti i modi di svolgere controlli e ispezioni (l’anno scorso anche l’impiego delle guardie giurate). Ma il fattore deterrenza, con il rischio di sanzioni amministrative, non ferma alcuni avventori che si recano sul litorale, situata davanti all’area Marina Protetta.

Presso la Sovrintendenza regionale era stato depositato un progetto definitivo di ripristino di scala e sentiero di accesso al sito turistico, ma ad ora non ci sono stati progressi sull’iter di realizzazione. Sulla questione è intervenuto il titolare e ancora concessionario dei bagni marini: “Da tempo stiamo cercando di portare avanti, per nostra competenza, una soluzione tecnico-progettuale adatta alla messa in sicurezza, ma al momento la nostra documentazione è stata sempre bocciata e stoppata” afferma Flavio Linati.

“In questi anni i nostri progetti sono finiti di fatto nel cestino, impedendo una procedura di riutilizzo del tratto: la Regione ha respinto ogni ipotesi di intervento che risultasse idoneo per il contesto balneare e dell’area, oltre al fatto che dal Comune, prima ci siamo confrontati per una progettazione congiunta, in seguito non abbiamo mai più avuto riscontri”.

“E’ chiaro che sorge il dubbio che non si voglia procedere per avere una spiaggia con altra finalità e gestione” conclude.

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