Savona. “Amo davvero gli animali, e ho fatto di tutto per non perdere il mio cane. E da ieri sto malissimo per il danno che ho causato togliendo la vita a Rex, che subito pensavo di aver solo ferito”. Sono le parole contenute in una lettera che Luca (nome di fantasia), l’uomo che ieri pomeriggio ha ucciso un cane accoltellandolo su una spiaggia di Albissola Marina, ha inviato alla redazione di IVG per raccontare il tragico evento sotto una veste diversa.
Oggi, mentre Albissola piangeva Rex con un mazzo di fiori posto sulla spiaggia, il giovane si è presentato spontaneamente dai carabinieri per fornire la propria versione dei fatti. Luca contesta la ricostruzione emersa soprattutto sui social network e nei comunicati stampa delle associazioni animaliste (Osa e Lndc): “Si è scatenata una caccia al mostro che io non sono. Ero davvero spaventato e confuso per l’accaduto – confida nella lettera – Il mio cane è di indole buonissima, e se non fossi intervenuto sarebbe probabilmente morto nell’attacco“. Non un gesto crudele, sostiene quindi, bensì un atto disperato fatto per necessità.
Sono le nove di sera e decidiamo quindi di contattarlo, per capire meglio. Luca ci racconta in lacrime la sua verità, vuole fare chiarezza. “Io non volevo ucciderlo. Assolutamente. Ho cercato solo di dividerli, ma non riuscivo. Ci ho provato e riprovato. Credevo che il mio cane venisse ucciso e ho fatto una cosa che mai avrei voluto fare. Ma non sapevo come fare”.
Una lunga conversazione. Un gesto, ci spiega, dettato dalla paura di perdere il suo cane. “Io amo gli animali e non posso credere di aver fatto questo. Gli animali sono la mia vita. Mi conoscono in tanti e lo sanno”. Continua a ripetere che è disperato e che ha sbagliato, ne è consapevole. “Ma io l’ho ferito durante la zuffa, non dopo. Proprio per dividerli. L’ho fatto per separarli. Non è vero quello che ho letto in articoli e post, non sono tornato indietro per colpirlo”.
Una storia che fa male a due persone e a un cane che non c’è più. Luca, che vive nel savonese, era andato ad Albissola per una passeggiata e mai più avrebbe pensato a quello che è successo. Ai militari ha dovuto spiegare perché in quel momento avesse con sé un coltello: “Un mio errore – ammette – Ho sbagliato a uscire col coltello. Ogni tanto lo faccio: certo non per usarlo, mi piacciono esteticamente. Non so neanche io perché ieri me lo sono portato dietro, continuo a pensare a come sarebbe finita se non lo avessi avuto”.
Sta male Luca, ma ci racconta che è andata così. “Ho difeso il mio cane. C’era altra gente che ha visto”. E un pensiero continua a rivolgere al proprietario del cane deceduto: “Sono addolorato, disperato. Non so come fare. Potessi riportarglielo“. E poi piange. Chiede scusa e ripete: “L’ho fatto per dividerli, e certamente non per uccidere un cane”.