La decisione

Corruzione in Liguria, revocati gli arresti domiciliari a Matteo Cozzani

Accolta l'istanza presentata dall'avvocato dell'ex capo di Gabinetto di Giovanni Toti. Per lui la gip ha disposto l'obbligo di dimora e il divieto di uscita in orario serale

cozzani

Liguria. La gip Paola Faggioni ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato di Matteo Cozzani, Massimo Ceresa Gastaldo, revocando la misura cautelare degli arresti domiciliari all’ex capo di Gabinetto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a sua volta ai domiciliari dal 7 maggio nell’ambito della maxi inchiesta sulla corruzione in Liguria.

Cozzani è accusato di corruzione elettorale con l’aggravante di aver agevolato la criminalità organizzata per il presunto voto di scambio con i ‘riesini dove avrebbe promesso posti di lavoro in cambio di voti ad alcuni candidati della lista Toti e di corruzione semplice per la vicenda legata ad Esselunga  dove in cambio di una velocizzazione delle pratiche relativa all’apertura di due supermercati avrebbe ottenuto un finanziamento pubblicitario occulto alla lista Liguria al Centro – Toti per Bucci“, in campo per le elezioni comunali del 2022, attraverso il maxi-schermo dell’emittente tv Primocanale.

Cozzani si era dimesso dall’incarico di capo di Gabinetto della Regione Liguria lo scorso 29 maggio, e proprio le dimissioni sono state considerare dalla gip determinanti per l’attenuazione della misura.

“Pur a fronte della rilevante gravità delle condotte – scrive la giudice nel provvedimento – il comportamento serbato dall’indagato durante il periodo sottoposizione alla misura cautelare e, in particolare le intervenute formali dimissioni dall’incarico di Gabinetto del Presidente della Regione Liguria, costituiscono elementi favorevoli all’indagato che fanno ragionevolmente ritenere che le esigenze cautelari, sia pure ancora presenti, si siano ridimensionate”.

Per Cozzani la gip ha disposto l’obbligo di dimora a Genova con la prescrizione del divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 19.00 alle ore 8.00, insieme all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte alla settimana.

La giudice Faggioni ha anche attenuato, dopo la nuova istanza presentata dagli avvocati Maurizio Mascia e Gennaro Velle, la misura cautelare nei confronti di Italio Maurizio Testa, uno dei ‘gemelli’ accusati – con Cozzani – di voto di scambio con l’aggravante di aver agevolato la criminalità organizzata. Per lui la giudice ha disposto il divieto di dimora all’interno del territorio della regione Liguria, sostituendolo all’obbligo di dimora nel comune di Boltiere. Per la gip l’attenuazione della misura tiene in questo modo “conto del luogo di commissione delle condotte contestate”.

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