Le indagini

Corruzione, la dirigente portuale: “Su calata Concenter procedura anomala non in regola”

Lucia Tringali, sentita come persona informata sui fatti, conferma le pressioni di Signorini anche se poi "per ragioni che non conosco venne seguito un iter regolare"

Calata Concenter

Liguria. Per il tombamento di calata Concenter Paolo Emilio Signorini aveva avviato un ‘iter anomalo’ che prevedeva di presentare il decreto direttamente all’approvazione del commissario straordinario Marco Bucci bypassando il comitato di Gestione e lo staff programma straordinario.  Lo ha detto agli inquirenti Lucia Tringali, direttore del settore Bilancio, Finanza e Controllo di Gestione dell’Autorità portuale, sentita come persona informata sui fatti il 5 giugno nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria.

Il tombamento di Calata Concenter, approvato dall’authority del porto il 29 luglio 2022, era uno dei “desiderata” di Aldo Spinelli che esercitò molte pressioni sul presidente dell’autorità portuale per ottenere il via libera. Per gli inquirenti questa pratica rappresenta uno degli elementi di prova della corruzione messa in atto nei confronti da Signorini da parte dell’imprenditore 84enne. In cambio Signorini avrebbe ottenuto da Spinelli denaro, come i 15mila euro per il catering del matrimonio della figlia e altre utilità come i soggiorni a Montecarlo e le giocate al casinò.

Tringali però ha precisato agli investigatori che la “procedura anomala”, rispetto a quella seguita per altri due precedenti aggiornamenti per il Programma straordinario previsto dal cosiddetto Decreto Genova, a un certo punto si era interrotta e si era invece seguita una procedura normale: “Questa bozza venne chiesta da Signorini e prevedeva l’aggiornamento del programma direttamente da parte del Commissario straordinario con inserimento di Calata Concenter – ha detto Tringali – e successivo invio all’Adsp per gli atti di competenza lasciando in bianco la parte economica e di copertura finanziaria, che dovevano essere completate dalle strutture competenti. Questa procedura anomala ad un certo punto si è interrotta ma non ne conosco il motivo, e pertanto si è tornati alla procedura ordinaria che prevede il passaggio dallo Staff straordinario e una delibera del comitato di Gestione”.

L’avvio della procedura anomala è datato 21 marzo 2022 ed è – secondo l’accusa – ben scandito dalle intercettazioni, raccolte nell’informativa inviata dagli investigatori alla Procura l’11 giugno di quest’anno e depositata dagli atti del Riesame.

Quel giorno Spinelli e Signorini si sentono al telefono e l’imprenditore gli dice: “Ma il riempimento di Calata Concenter…parliamo di cose serie…” e Signorini gli diceva che in settimana il Commissario Straordinario Marco Bucci avrebbe firmato il decreto per il tombamento (“… andiamo avanti! Abbiamo fatto, anche venerdì… firma il decreto Bucci…” “Lo firma questa settimana qua!”). Pochi secondi dopo Signorini manda una mail a Lucia Tringali (e per conoscenza a Paolo Piacenza chiedendo di preparare “la bozza di decreto per il Commissario”).

Le pressioni però vanno avanti anche nei giorni successivi. Il 23 marzo Spinelli torna alla carica: “Quando mi fai sto decreto? Quando fate sto decreto? Lì. Di cala…”. Signorini risponde prontamente che il venerdì successivo il decreto sarebbe stato portato alla firma del sindaco Bucci, Commissario Straordinario per la ricostruzione (“La mandiamo… ci vediamo venerdì col Sindaco, guarda. Glielo portiamo venerdi”). 

E ancora qualche giorno dopo, in seguito all’ennesima telefonata di Spinelli, Signorini chiama Piacenza (attuale segretario generale del porto e indagato per abuso d’ufficio e omessa denuncia) e ribadisce che quel decreto deve andare in porto, sottolineando le ‘resistenze’ della stessa Tringali: “Mi domandavo: il decreto Concenter…” e ancora “Uhm… dobbiamo cercare, perché sennò… […] …allora io ho mandato a Cristina, che non so perché ma nicchia un po’ secondo me… […] eh io spero che, però velocemente deve fare questa cosa qua!”.

Per gli inquirenti non ci sono dubbi: Signorini agiva su richiesta esplicita di Spinelli, “per favorire gli interessi privatistici di quest’ultimo, promuovendo l’avvio di una procedura “anomala” per giungere all’approvazione del tombamento di Calata Concenter, procedura che prevedeva di scavalcare le valutazioni del Comitato di Gestione e dello Staff Programma Straordinario”. Ma Signorini ha negato anche questo nell’interrogatorio davanti ai pm: “Non riconosco di aver asservito le mie funzioni alle richieste degli imprenditori’ e ancora alla domanda “Nello svolgimento dei suoi compiti di Presidente, ha mai favorito Aldo Spinelli?”, ha detto “no”.

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