Il re resta sul trono

Imperia, Pietro Buttu ritrova la Serie D: “Passato da una serie incredibile di stati d’animo. Ora sono contento e affamato”

"Nella vita ci sta avere un ripensamento. Ringrazio per i tanti messaggi d'affetto e per il gesto di cuore fatto da Sky a Calciomercato - L'Originale"

Generico giugno 2024
Fotogramma dalla trasmissione "Calciomercato - L'Originale"

Imperia. Sono state tante le manifestazioni di stima per Pietro Buttu nei giorni scorsi. Anche la trasmissione Calciomercato – L’Originale di Sky, interessata dai risvolti della vicenda, aveva trattato della situazione legata alla mancata permanenza in nerazzurro. Una notizia per tanti versi inaspettata dopo la cavalcata della scorsa stagione. Poi ieri sera la comunicazione del ripensamento: il tecnico ingauno sarà ancora l’allenatore dell’Imperia.

Buttu torna quindi in Serie D dopo la stagione 2017/2018, la seconda delle due annate in quarta serie con il Finale. Le motivazioni, ovviamente, sono al massimo livello: “Ci vorranno giocatori motivati e affamati. Non dico quanto me perché non può arrivarci nessuno al mio livello di fame. Se fosse solo un 2% di quello che ho io sarebbe già importante“.

Mister, come ti senti dopo giorni abbastanza turbolenti?

Sono passato da una serie incredibile di stati d’animo. Solo chi ha questa passione può capirlo. Dalla mancata conferma di venerdì alla chiamata di Gramondo. Il presidente ha voluto fare un passo indietro per rimettermi al mio posto, dando ancora più valore a quello che abbiamo fatto arrivando davanti ad una grandissima squadra come la Cairese nell’anno del centenario. Nonostante tutto rimane la soddisfazione di essere rimasto alla guida di questa squadra così gloriosa.

Hai ricevuto molti attestati di stima sia a seguito della separazione sia dopo l’annuncio della tua permanenza

Sono stati molto d’aiuto. Mi hanno fatto sentire affetto anche tantissime persone che non conoscevo neanche direttamente. Questo mi ha fatto pensare che comunque nella mia carriera, anche come persona, ho lasciato una traccia. Spero di continuare su questa linea. Poi è arrivata la chiamata di Gramondo. Nella vita ci può stare avere un ripensamento. Mi ha voluto vedere subito. Ringrazio tutti quanti, anche quelli di Sky. Ringrazio tutto i ci vorranno giocatori motivati e affamati. Non dico quanto me perché non può arrivarci nessuno al mio livello di fame. Se fosse solo un 2% di quello che ho io sarebbe già importante il loro staff, specialmente Davide Bucco che è un ragazzo veramente fantastico. Si sono presi a cuore questa situazione in una settimana. Voglio ringraziarli non per avermi fatto vedere dal vastissimo mondo sportivo, ma per questa loro azione di cuore.

Naturale che ti sia sentito molto spesso con i tuoi giocatori 

Con la squadra c’è un rapporto che va al di là di ogni cosa. Capitan Beppe Giglio (oggi confermato dal sodalizio) e Nicholas Costantini, per esempio, sono imperiesi fino al midollo e sono attaccati al sottoscritto. Lo stesso Lenny Castagna, così come tutti quanti. Li ringrazio per quello che hanno fatto e sono contento di intraprendere la Serie D con loro. Se lo sono meritati, così come il mio staff. Il presidente mi ha confermato che farà di tutto per mantenerlo al mio fianco. Ripeto i ringraziamenti a Viviano Rolando, ancora un grande in bocca al lupo per la nuova avventura a Loano.

Quindi il primo obiettivo è una riconferma in blocco dell’organico?

La riconoscenza paga. Va riconosciuto il merito al gruppo, questa è una delle cose più importanti. Insieme al nuovo gruppo che affiancherà la società, Scuffi si sta già operando per questo. Poi ci vorranno giocatori motivati e affamati. Non dico quanto me perché non può arrivarci nessuno al mio livello di fame. Se fosse solo un 2% di quello che ho io sarebbe già importante. Il budget non è stratosferico, dovremmo essere bravi. Fondamentale giocare al Ciccione e avere un impianto che ci faccia da quartier generale in settimana. La società si sta attivando per potercelo fornire.

Con 8 formazioni liguri si preannuncia una Serie D molto interessante

Un campionato così pieno di liguri è molto raro. Avere tanti derby è intrigante, soprattutto quello con la Sanremese che per i nostri tifosi è qualcosa di devastante. Confermo il mio vecchio motto “la Serie D è dura”. Anzi, la Serie D è durissima. Di dilettantismo c’è poco, dovremo essere professionisti e professionali al massimo in tutti i settori, rimanendo coesi per coinvolgere la città di Imperia. Avremo bisogno dei nostri tifosi: dovremo essere bravi a fargli capire che per questa maglia siamo disposti a dare tutto. Un bel connubio tra squadra-società-tifosi.

Domanda abbastanza scontata: quanto fuoco hai dentro di te?

Tutto quello che è successo mi ha fatto passare tante cose per la mente. Ma sono contento quando vedo il rettangolo verde e si parla nuovamente di calcio. Sono contento per me stesso e le persone che mi vogliono bene. Mio figlio Gabriele è la persona che mi accompagna sempre, però ho nel cuore anche le persone che non ci sono più. La riconferma capita nel secondo anniversario della scomparsa di mio fratello. Sono tutti segnali che mi danno la forza per continuare quello che ho fatto: rientrare in Serie D dalla porta principale dopo averla persa a Finale e lavorato per poterla ritrovare.

 

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