Pensiamoci

Carlo scrivano e luciano pasquale

West Coast Meeting, evento di qualità per il Savonese con alcune riflessioni: “Siamo con Papa Francesco e la bellezza disarmante delle sue periferie”

L’impegno dei giovani e l’idea di superare ogni appiattimento anche nella vita quotidiana: “Domandate l’impossibile”

cottarelli west coast meeting
Foto d'archivio

Finale Ligure. Si chiude oggi, domenica 30 giugno, il West Coast Meeting di Finale Ligure, tradizionale appuntamento che anticipa il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione.

Il fatto che si riveli un successo non è più notizia, per cui cerchiamo di scavare dentro in modo appena più approfondito con Carlo Scrivano, responsabile organizzativo dell’evento (in realtà molto di più), e Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari, che la manifestazione sostiene.

Perché anche un  evento che si aggira nel mondo etico, cattolico e spirituale può aiutare il turismo? Perché tra i promotori del  Meeting, un po’ a sorpresa,  non viene mai citata Comunione e Liberazione? Qual è il pensiero su Papa Francesco e sul delicato momento che vive il Vaticano? Perché un’iniziativa di questo genere merita l’aiuto della Fondazione De Mari, accerchiata da ogni dove per ottenere contributi economici? Queste e altre le domande che abbiamo provato a porre e a porci.

Scrivano, Comunione e Liberazione non appare tra gli organizzatori: “Il nostro evento è organizzato dall’associazione Chiara Beltà, grazie all’impegno del suo presidente Paolo De Salvo e, pur ispirandosi ai principi del Meeting di Rimini e quindi di Don Giussani, cerca di andare oltre, rifiuta etichette, parla a tutti, cerca di ricercare la felicità”.

Sei giornate dense di appuntamenti, che hanno portato in sala la consueta schiera di addetti ai lavori al gran completo, ma anche molto pubblico: “Il Meeting testimonia che i turisti che scelgono la nostra Riviera non vogliono soltanto sole, mare, escursioni e divertimento, ma apprezzano anche un’offerta a 360 gradi che porti a riflettere sui temi che proponiamo. E’ quasi un campione dell’Italia, utile a far riflettere il settore del turismo”.

Il Meeting si è svolto all’insegna del pensiero “Siate realisti, domandate l’impossibile”. Perché questa scelta? “Per non rischiare l’appiattimento in nessun campo, culturale, ideologico, dell’economia. E’ un invito ad andare oltre, a schierare il cuore in tutte le nostre attività quotidiane”.

Un invito (la frase si deve ad Alberto Camus ai tempi del ‘68 francese) che nell’austero e bellissimo ambiente dei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo ha riscosso successo, trascinando anche persone legate a ruoli istituzionali, come il questore Alessandra Simone e il prefetto Carlo De Rogatis, ad aderire con entusiasmo. Ha detto ad esempio il prefetto: “Quando venite da me, non abbiate paura di chiedermi ciò che vi sembra impossibile”.

Tra i tanti personaggi che hanno partecipato al Meeting, tutti di alto livello, si sono distinti per il calore dell’accoglienza Don Luigi Ciotti, Don Marco Pozza e l’economista Carlo Cottarelli.

Lei, Scrivano, da chi è stato più colpito? “La sua scelta di questi nomi ha senza dubbio un senso, io preferisco non fare classifiche. Personalmente mi sono emozionate nel vedere i ragazzi degli istituti Falcone e Giordano Bruno illustrare ai presenti la mostra sul giudice Livatino. La forza dei giovani è incontenibile”.

Scrivano, che ne pensa di Papa Francesco e del suo modo di condurre oggi la Chiesa? “Che ne penso io del Papa?…”.

Si, in questo ambito mi sembra importante… “Noi siamo con Papa Francesco e con il modo che interpreta la sua difficile missione. Vuole aprirsi a tutti i cristiani, non adeguarsi a una certa cristianità che potrebbe essere deleteria. Cerca di dettare regole morali senza usare la clava del moralismo e di aprirsi alla bellezza disarmante delle periferie”.

Luciano Pasquale, perché la Fondazione De Mari è al fianco del West Coast Meeting? “Il 90% del nostro impegno si sviluppa nei campi dell’istruzione, della cultura, del welfare. Il Meeting aggiunge temi che fanno riflettere, comportamenti collettivi virtuosi. In sostanza, si tratta di un evento che migliora il territorio, come quelli che noi cerchiamo. Poi, oltre al pubblico presente, ci sono le dirette streaming che portano l’iniziativa in tutta Italia se non nel mondo”.

Insomma, si può trarre una conclusione affermando che la qualità vince sempre nel programmare eventi che promuovano la provincia di Savona. In questo il West Coast Meeting anche quest’anno (anzi, forse più di quelli precedenti) ha centrato l’obiettivo.

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