Le dichiarazioni

Asl2, Bellone nuovo direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza: “La carenza di personale c’è, gli specializzandi il futuro”

Ha preso il posto del dottor Roberto Lerza, primario anche del pronto soccorso dal San Paolo, in pensione dal primo luglio

Pietro Bellone ospedale San Paolo

Savona. Dal 1 luglio il Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’ospedale San Paolo di Savona ha un nuovo direttore, il dottor Pietro Bellone (già direttore della Struttura Complessa Cardiologia).

Con il pensionamento del primario Roberto Lerza c’è stato quindi un cambio della guardia, ma le prime parole di Bellone da nuovo direttore sono proprio per l’ormai ex collega: “Grazie al dottor Lerza perché in questi anni, con il suo lavoro e il suo impegno, ha creato diverse possibilità di crescita per il Dipartimento e ha evitato delle sofferenze dovute alla carenza di personale”.

Speriamo di poter incrementare il personale nell’arco di questo anno utilizzando nuove risorse che arriveranno a novembre dalle scuole di specializzazione sia regionali che fuori dai nostri confini – afferma – non sarà facile, la carenza è evidente, ma probabilmente lavorando tutti insieme e creando un gruppo unico riusciremo a far sopperire queste carenze e a far lavorare meglio tutti”.

“Ho sempre ricevuto l’aiuto da parte della Direzione – spiega Bellone – Abbiamo tante idee che non sempre è facile sviluppare ma facciamo del nostro meglio per lavorare bene e crescere insieme”.

Tra le criticità dell’Asl2 savonese (e non solo) c’è la carenza di personale medico che si sta cercando di fronteggiare nel miglior modo possibile. Carenza che si fa sentire soprattutto in alcuni reparti come la medicina d’urgenza o la rianimazione.

Mancano parecchie unità in pronto soccorso – spiega – Due se ne sono andate assieme al dottor Lerza. Il pronto soccorso di Pietra Ligure ha recuperato qualche numero da quando è arrivato il dottor Riccardi, ma si spera di riuscire a recuperare altro persone in questi mesi. Il nostro pronto lavora bene e godiamo di ottima fama e in regione lo sanno, per cui può fare da leva per attirare specializzandi”.

La carenza c’è anche nel reparto di rianimazione con qualche aiuto che ci arriva grazie alla scuola di specializzazione del San Martino, speriamo anche nell’arrivo di nuovi rianimatori dalle Asl vicine (ad esempio Asl3)”, conclude Bellone.

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