Allarme

Carcare: aggressione in pieno centro e baby gang. Mirri, “Chiedo aiuto al Prefetto”

Dopo l'episodio di un ventisettenne malmenato in piazza per il sindaco occorre un tavolo urgente sulla sicurezza contro la microcriminalità dilagante

Carcare piazza sapeto

Carcare. “L’aggressione ai danni di un ventisettenne nella notte tra domenica e lunedì è solo la punta dell’iceberg di una situazione ormai ingestibile. Oggi stesso chiederò un incontro al Prefetto per capire quali siano le strategie da mettere in campo contro un fenomeno di microcriminalità sempre più dilagante”. Il sindaco Rodolfo Mirri interviene sul tema della sicurezza, dopo l’ennesimo episodio preoccupante che ha coinvolto il figlio di un commerciante in piazza Caravadossi due notti fa.

Era da poco passata la mezzanotte quando il giovane stava gettando un contenitore della pizza in uno dei cestini presenti nel viale alberato quando un extracomunitario di origine ghanese, che già in passato aveva causato risse e tensioni, lo ha provocato con l’intenzione di “attaccare briga”. In pochi secondi la situazione è degenerata e il ventisettenne si è ritrovato a terra, dopo essere stato malmenato dall’uomo noto anche per la sua fisicità robusta. Soccorso dalla Croce bianca di Carcare, la vittima è stata trasportata al San Paolo dove è ancora ricoverata per un trauma cranico.

Ma non è tutto. Per il sindaco un altro problema è rappresentato dalle baby gang che tengono in scacco in paese. “Gruppi di adolescenti senza controllo, per lo più non residenti a Carcare, continuano a vandalizzare alcune zone del centro e a terrorizzare i coetanei con fenomeni di bullismo – prosegue Mirri – Abbiamo potenziato il servizio di vigilanza serale da parte della Polizia locale, le forze dell’ordine stanno effettuando il loro lavoro, purtroppo, però, siamo di fronte ad una escalation di casi in cui, spesso, dietro questi ragazzini non c’è la famiglia. Si tratta di giovani allo sbando, che insultano chi li redarguisce e i carcaresi iniziano ad avere paura, specie gli anziani. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a numerosi episodi di maleducazione, come i fiori strappati e gettati nel fiume, graffiti sulle vie e sugli edifici, arredi urbani danneggiati e quant’altro. E’ ora di porre un freno e chiediamo l’aiuto di tutti, perchè a pagare è la comunità”, conclude il sindaco.

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