Verdetto?

Corruzione, è il giorno del Riesame su Toti: ecco cosa può accadere nelle prossime ore

L'avvocato di Toti, Stefano Savi, chiede la revoca dei domiciliari o comunque un'attenuazione delle misure cautelari: obbligo di dimora ad Ameglia o divieto di dimora a Genova

giovanni toti

Liguria. Oggi si discute davanti ai giudici del Riesame la richiesta di revoca degli arresti domiciliari chiesta dall’avvocato Stefano Savi per il suo assistito, il presidente sospeso della Regione Liguria Giovanni Toti. L’appuntamento a palazzo di giustizia è fissato intorno alle 9.  Dopo l’udienza scatterà l’attesa per la decisione.

Se i giudici non dovessero accogliere la richiesta, Toti attraverso il suo legale, chiede, in subordine, il divieto di dimora a Genova o l’obbligo di dimora ad Ameglia, dove è residente. Un’attenuazione delle misure cautelari che consentirebbe comunque a Toti di poter avere maggiore libertà, anche se in un’area circoscritta. Libertà, ad esempio, di incontrare collaboratori, politici, amministratori e conoscenti.

Toti potrebbe tornare fare il “presidente della Regione da remoto”? Teoricamente no. La sospensione di diritto dal suo incarico scatta, per la legge Severino, anche nel caso di impossibilità a essere nel luogo di svolgimento del mandato.

L’istanza di appello al Riesame

L’istanza di appello è stata presentata il 20 giugno scorso al Riesame dall’avvocato di Toti, Stefano Savi dopo il rigetto, da parte della giudice Paola Faggioni, della richiesta di revoca dei domiciliari a cui il governatore è sottoposto dal 7 maggio, da quando – poco più di un mese fa – è scoppiato il terremoto legato alla maxi inchiesta per presunta corruzione e voto di scambio.

Il tribunale del Riesame è una sezione specializzata del tribunale di Genova che si occupa delle misure coercitivi. E’ composto da tre giudici (Massimo Cusatti, Marina Orsini, Luisa Avanzino) della terza sezione penale.

L’appello al tribunale del Riesame differisce dal ricorso perché nel primo caso (cioè in quello scelto dall’avvocato Savi) si discutono unicamente le esigenze cautelari e non gli elementi di prova portati dall’accusa, i cosiddetti “gravi indizi di colpevolezza”. Questo significa che i giudici nella decisione non potranno entrare nel merito delle accuse ma solo appunto dire se il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove è ancora “attuale e concreto” oppure no.

La decisione del Riesame per Toti, tempi rapidi e non oltre il 15 luglio

La decisione del Riesame per Toti deve essere emessa entro il 15 luglio. Se nei giorni scorsi sembrava sarebbe arrivata dopo circa 48 ore – anche perché sempre oggi sono fissate le udienze al Riesame per la revoca dell’obbligo di dimora dei gemelli Italo e Arturo Testa – l’impressione oggi è invece che il verdetto del collegio possa essere più rapido. Questo anche sulla base dei tempi stretti con cui nei giorni scorsi è stata presa la decisione su Paolo Emilio Signorini e sulla sua permanenza in carcere.

Nell’istanza davanti al Riesame l’avvocato di Toti sosterrà che non esistono più le esigenze cautelari visto che le audizioni dei testimoni sono state a suo avviso completate e quindi non c’è alcun rischio di inquinamento probatorio e, soprattutto, che non esiste alcun rischio che il presidente della Regione Liguria se tornasse in carica, reiteri il reato visto che non solo non ci sono competizioni elettorali rispetto alle quali chiedere finanziamenti a breve termine ma anche per il fatto che Toti “pur convinto di aver agito sempre nell’ambito della legge non agirebbe più come prima. Soprattutto sul modo di finanziare l’attività politica.

Di parere opposto era stata la giudice Faggioni, secondo la quale il rischio di inquinamento probatorio permane “in modo attuale e concreto” visto che le indagini sono ancora in corso e che “Toti ha tenuto un atteggiamento elusivo”.

Cassazione, l’ultima spiaggia

Se la decisione del Riesame dovesse ricalcare quello della gip, l’avvocato Stefano Savi ha più volte spiegato che presenterà ricorso in Cassazione.

Questo significherebbe un’estate comunque ai domiciliari ad Ameglia per Giovanni Toti: tra deposito degli atti e sospensione feriale, la decisione della Cassazione non arriverebbe prima di settembre o ottobre.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.