Confronto

Crisi del vetro, sinergia di intenti al tavolo organizzato dai Comuni di Carcare, Altare e Dego

Politiche energetiche più efficaci e nuove infrastrutture sono i principali antidoti per difendere la filiera e renderla competitiva

Carcare. “Quali sono gli aiuti concreti da mettere in campo per il comparto del vetro?”. Questo il quesito che il sindaco di Carcare Rodolfo Mirri, in collaborazione con i “colleghi” di Altare, Roberto Briano, e Dego, Franco Siri, ha posto a politici, sindacati, istituzioni e vertici aziendali durante il tavolo di confronto organizzato sul tema delle difficoltà che sta vivendo il settore.

Per il presidente di ANCI Pierluigi Vinai “gli amministratori locali sopportano ora più che mai difficoltà notevoli. Occorre puntare su una Strategia nazionale delle aree interne per difendere e rilanciare le aziende sul territorio. ANCI può accompagnare i Comuni nella ricerca di finanziamenti per far sì che ci sia un miglioramento anche sul piano di progetti come la Green Communities. Il vetro è un patrimonio che va salvaguardato, con radici storiche e culturali”
Alessandro Berta, direttore di Unione Industriali Savona, evidenzia come il problema maggiore lo vivano le “aziende energivore, che pagano costi altissimi per l’emissione di Co2, ma anche le infrastrutture sono troppo carenti. Industria in Val Bormida e vetro sono inscindibili: il comparto ha un momento commerciale di difficoltà in Italia e in Europa, dove occorre lavorare sulla Transizione energetica. Strade, ferrovie, digitale e tensione elettrica sono i nei più accentuati che bloccano lo sviluppo della filiera”.

Ma la crisi del vetro non interessa solo l’industria. A sostenerlo Enrico Schiappapietre, presidente di Confcommercio: “Non sempre si è riusciti a fare squadra, quindi le premesse oggi sono decisamente buone. Un territorio non sta insieme se industria, commercio e turismo non vanno a braccetto affinché creino un valore aggiunto. Le amministrazioni comunali possono essere il motore dell’iniziativa.

Dalla Regione Liguria presenti i consiglieri del Pd Roberto Arboscello e Davide Natale che hanno già presentato un ordine del giorno poi condiviso. “La politica a livello regionale ha il dovere di rafforzare il comparto industriale. La Liguria non può vivere solo di turismo, le scelte su infrastrutture e su energia devono essere le basi su cui partire”, sottolineano i consiglieri.
Anche il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini, vicino alle difficoltà delle vetrerie con una stoccata: “Da decenni si parla di Carcare-Predosa, ma è ancora sulla carta. O si realizza oppure smettiamo di parlarne, e troviamo altre alternative. Non è possibile rimanere fermi al palo dopo anni”.

Presente all’incontro anche il direttore del personale di Verallia Italia, Luca Bollettino: “Il forno di Carcare è già riacceso e presto 2 linee su torneranno produttive. Abbiamo limitato al massimo gli ammortizzatori sociali e perso pochissime competenze. La situazione non è rosea ma nemmeno critica sul piano sociale. Per il mercato non c’erano i margini per ripartire, tuttavia abbiamo investito e ci crediamo. Soffriamo il rallentamento dei consumi e le dinamiche geopolitiche non sono favorevoli, ma subiamo anche la politica energetica che in Italia è differente e ci penalizza rispetto al resto dell’Europa Così come la competizione di Paesi dove le regole sono diverse e quindi possono applicare prezzi calmierati”.

Dalla Bormioli di Altare il direttore di stabilimento, Luca Clementi, spiega come la spesa energetica “sia passata da 2,5 milioni a oltre 10 milioni nel 2021. Il momento è critico, la capacità produttiva superiore a quella richiesta dal mercato. Da fine anno si spegnerà un forno spostando la linea su quella maggiore, e si continua con sei-sette linee su 9 per contenere i costi”.
Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro e parlamentare del Pd incalza con una domanda: “Ci poniamo il problema della reindustrializzazione della regione? Ex ilva a Genova e Val Bormida sono i temi cruciali, abbiamo la consapevolezza che turismo e logistica non bastano per il fabbisogno occupazionale. L’industria è fondamentale. E se non è possibile a breve termine agire sulla politica energetica e sui dazi, dobbiamo farlo con gli aiuti economici alla filiera, il vetro è importante anche per l’ambiente, solo con esso si può arrivare al superamento della plastica a livello globale. Per questo presenterò un emendamento affinché si possa ottenere un sostegno economico da dirottare al comparto vetrario”.

Dal mondo sindacale confederale Andrea Pasa ha parlato a nome di Cgil, CISL e Uil: “Dare una soluzione a tutto il comparto del vetro è necessario per circa mille posti di lavoro e per evitare che il territorio si impoverisca ancora di più. Non si confondono le risorse dell’area di crisi industriale complessa del savonese, ottenuta grazie alla caparbietà di cgil cisl e uil nel corso del 2016, con le politiche industriali, infrastrutturali e energetiche da porre in essere urgentemente per salvaguardare l’apparato industriale del teeritorio. CGIL CISL UIL Savona ringraziano l’amministrazione comunale di Carcare , Dego e Altare per aver organizzato questo convegno e tutte le istituzioni e associazioni datoriali presenti; la situazione dell’industria savonese è molto complicata e complessa ormai da troppi anni, basta voltare lo sguardo verso le vertenze non ancora risolte dopo molti anni come Funivie, Sanac, LaerH e Piaggio Aerospace, la causa è la mancanza di politiche industriali da parte di Regione Liguria e Governo che provocano la messa in discussione di molti posti di lavoro. Circa 1000 nel comparto vetro, 1ooo in Piaggio, 80 in Sanac e 50 in Funive, con l’indotto arriviamo a circa 3mila lavoratori e lavoratrici, e presto cosi come sta accadendo nel resto del Paese, a proposito di mancanza di strategie del Paese, rischiamo che entri definitivamente in crisi il comparto dell’automobile che in Provincia conta un altro migliaio di persone. Il comparto del vetro è industria pulita e soprattutto conta una occupazione di qualità, in una Provincia che invece ha il record negativo di lavoro precario, visto che il 90% dei nuovi contratti risultano essere a termine, tanti dei quali mal pagati e insicuri, tanto da allontanare ogni anno centinaia di giovani dal nostro territorio verso altri paesi in cui il lavoro non viene calpestato. Per questo motivo chiediamo alla politica di esercitare il proprio compito per rendere più competitivo il territorio e quindi le imprese mettendo in campo ciò che non accade ormai da decenni: politiche industriali, politiche infrastrutturali ed energetiche partendo da ciò che esiste proprio in Valbormida dove ci sono imprese già oggi che producono energia che potrebbe essere, con un investimento importante, messa a disposizione di cittadini e imprese, ma appunto ci vorrebbero politiche che mancano da troppo tempo”.

Non è mancata una stoccata del sindaco Mirri che ha chiuso i lavori: “Questo incontro non aveva bandiere partitiche, ma bisogna evidenziare l’assenza dei consiglieri regionali di centro destra, Alessandro Bozzano e Stefano Mai, ma soprattutto del presidente della Provincia di Savona Pierangelo Oliveri, che ancora una volta ha mancato un appuntamento importante per il territorio che rappresenta”.

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