Procedura

Frode fiscale su bonus edilizi, false attestazioni di lavori e turbativa d’asta: in carcere imprenditore e due professionisti, sequestro da 1,5mln

Gli indagati creavano crediti fiscali fittizi che venivano compensati dalle imprese coinvolte nella frode, con conseguenti vantaggi sul piano tributario, o ceduti a terzi a titolo oneroso

Savona. Nei giorni scorsi, militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Savona hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Savona, nei confronti di un imprenditore edile, un geometra ed un architetto, operante nel genovesato. L’operazione si è svolta nell’ambito delle ordinarie attività istituzionali tese all’individuazione e repressione dei più gravi fenomeni che ledono la concorrenza.

Nel medesimo contesto, sono state eseguite sette perquisizioni presso le sedi di alcune società edili operanti nel territorio ingauno, alassino e imperiese, nonché presso gli studi professionali di un geometra e di un commercialista, al momento indagati a piede libero; sono state anche eseguite tre misure cautelari della custodia in carcere successivamente sostituite da misure interdittive del divieto di esercitare l’attività professionale per un anno ad un geometra e ad un architetto; sono stati sottoposti a sequestro crediti, quote societarie, liquidità, beni mobili ed immobili, tra cui un veicolo Mercedes di pregio ed alcune autovetture Ford d’epoca, per un valore di circa un milione e mezzo di euro.

I reati contestati riguardano l’emissione di fatture per operazioni inesistenti (articolo 8 del decreto legislativo. 74/2000), la turbata libertà degli incanti (articolo 353 del Codice Penale.), la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (articolo 483 del Codice Penale) e l’indebita percezione degli incentivi legati ai bonus edilizi del Decreto Rilancio (articolo 119 comma 13 bis del decreto legge 34/2020).

Le complesse indagini di polizia giudiziaria, svolte sotto l’egida della Procura della Repubblica di Savona, si sono sviluppate a seguito della presentazione di alcuni esposti da parte di privati cittadini, i quali lamentavano di aver stipulato contratti per la realizzazione di lavori edilizi che non erano stati portati a termine nei tempi previsti o, in alcuni altri casi, mai iniziati.

Le investigazioni delle Fiamme Gialle savonesi, condotte anche mediante attività tecniche, analisi dei conti correnti, capillare utilizzo delle performanti banche dati in uso al corpo, abbinate ad attività di osservazione e controllo finalizzate a verificare lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri, hanno permesso l’acquisizione di materiale probatorio a seguito del quale il Gip ha emesso l’ordinanza ravvisando gravi indizi di un accordo fra gli indagati (un architetto, un geometra, un mediatore), volto a precostituire crediti fiscali fittizi i quali, una volta formalizzati venivano in alcuni casi direttamente compensati dalle imprese coinvolte nella frode, con conseguenti vantaggi sul piano tributario, o ceduti a terzi a titolo oneroso.

Le indagini hanno consentito di accertare come, nella maggior parte dei casi, i lavori sui quali le società vantavano gli asseriti crediti fiscali non fossero mai stati eseguiti, in toto o parzialmente, e come i soggetti economici in rassegna, sulla carta operativi, nei fatti fossero invece privi di capacità reddituali e di dipendenti necessari per poter eseguire i lavori, bensì costituiti con l’unico scopo di creare crediti fittizi, nell’ottica di un indebito utilizzo degli stessi ovvero di una successiva cessione.

L’intervento della Guardia di Finanza si inquadra nell’ambito dei compiti di polizia economico-finanziaria a competenza generale attribuiti al corpo dall’articolo 2 del decreto legislativo 19 marzo 2001, numero 68, ed è rivolto, in particolare, al contrasto delle frodi fiscali che minano la corretta attuazione del PNRR e sottraggono risorse pubbliche, nazionali ed europee che sarebbero, invece, da destinare al sostegno del tessuto economico legale del Paese e agli interventi di inclusione sociale.

 

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