Pensiamoci

Parla enrico schiappapietra

Nuvole nere sul “culo della nonna”, maltempo anche oggi. L’annus horribilis dei bagni marini, un evento che non si ricorda a memoria d’uomo

Ma i problemi maggiori arrivano dalla Bolkestein, solo pochi giorni per avere regole definitive e uguali in tutta Italia

spiaggia savona
Foto d'archivio

Savona. Anche oggi, domenica 7 luglio 2024, uno sguardo al “culo della nonna” e la giornata se n’è andata: ancora brutto tempo. Il “culo della nonna” e’ la direzione geografica verso Ponente, oltre i monti, quindi in linea di massima dalla parte della Francia, da cui arrivano le perturbazioni più frequenti, “spia”, secondo i nostri vecchi ma non solo, delle condizioni meteo.

Spiagge deserte, turisti di pessimo umore, molti pronti a ripartire in anticipo per le città del Nord, persino rapporti più difficili tra le persone.

Una mazzata per l’economia del turismo, ovviamente. Ne analizza gli aspetti Enrico Schiappapietra, guru del settore, presidente provinciale e regionale, oltre che vice presidente nazionale vicario del Sib, il sindacato balneari, che raggruppa le imprese della provincia di Savona. Grossi guai guardando il cielo, ma anche e soprattutto guardando il futuro per via della direttiva Bolkenstein.

Schiappapietra, l’estate se ne sta andando, tra poco più di un mese e’ Ferragosto…

“Inutile cercare statistiche, non si ricorda a memoria d’uomo un maggio e un giugno così disastrosi. Siamo a un -40/60 per cento di presenze in spiaggia, situazione che influisce anche sugli alberghi. Due mesi sono tanti, troppi, per i nostri bilanci annuali. Troppe giornate di nuvole e freddo, inteso come temperature lontane dalle medie stagionali”.

Rimedi?

Non possiamo più considerare la stagione da giugno a settembre, molti di noi cominciano a ragionare da marzo a ottobre; bisogna cioè destagionalizzare. Non si risolve il problema, ma se ne attenuano le conseguenze soprattutto grazie agli stranieri, per i quali anche le temperature primaverili e autunnali sono più che gradevoli. Le attuali condizioni meteo si aggiungono a una serie impressionante e mai viste di condizioni avverse”.

Quali?

“La mareggiata del 2018, quella meno grave ma pur sempre impattante del 2019, poi il Covid, ora il maltempo e soprattutto la Bolkestein. Nonostante tutto cerchiamo di tenere alti i nostri servizi senza rinunciare alla qualità”.

Savona città non fa eccezione o, potendo contare su un numero elevato di abitanti, se la cava meglio?

Savona ha goduto di anni di entusiasmo per l’arrivo delle crociere, la speranza di una vocazione turistica, un nuovo sentiment che purtroppo ormai è sparito, annegato nelle difficoltà generali. Inoltre credo che la competenza sulle spiagge debba passare dall’Autorita portuale, con la quale abbiamo comunque ottimi rapporti, al Comune. D’altronde anche in provincia di Genova e’ così, a parte il fronte del porto”.

La Bolkestein. Togliamoci il dente, quale è la situazione?

“Abbiamo pochi giorni per capire come finirà, entro fine luglio bisognerà che tutto sia chiaro per affrontare la data della scadenza di fine anno. Sono al lavoro i Comuni, anche se in realtà i loro funzionari non vogliono occuparsene, e l’Autorita’ portuale, ma la competenza sul demanio e’ solo ed esclusivamente dello Stato: devono esserci regole uguali in tutta Italia, indennizzi compresi. Ricordo, abbiamo fatto l’esempio proprio su questo giornale, che si può mettere all’asta un parcheggio, ma non quello che c’è sopra. Aggiungo che i problemi che abbiamo oggi noi li avranno alla loro scadenza anche i nuovi concessionari. Non solo. Sono regole che non interessano soltanto i bagni, ma anche chioschi, società sportive, campeggi, ristoranti, per capirci diciamo tutto ciò che sta sotto l’Aurelia”.

In questo periodo di transizione come vi comportate? Che precauzioni prendete?

“Possiamo pensare solo a qualche adattamento, certamente non possiamo fare investimenti. E poi non dimentichiamo che questo tipo di turismo, ombrellone, sdraio e servizi, lo abbiamo inventato noi in Liguria. Qui abbiamo anche stabilimenti piccoli, non sterminati come sull’Adriatico. Abbiamo circa 650 bagni, ad Alassio alcuni di pochi metri lineari, nati come secondo lavoro per accontentare quelli che chiamavano foresti. Una serie di caratteristiche uniche, che acuiscono i problemi della Bolkestein e della categoria in generale, come appunto il maltempo”.

Domattina un’occhiata alle previsioni meteo della settimana e al “culo della nonna”, ma no, per avere notizie sulla Bolkestein bisognerà rivolgersi altrove.

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