Intervista a tutto tondo

Promozione, il Millesimo scalda i motori. Macchia: “Sarà un campionato difficile ma puntiamo a mantenere la nostra identità. Bove capitano, non vedo l’ora di iniziare”

Lunedì prossimo al via la nuova stagione dei giallorossi: "La rosa forse va addirittura oltre le aspettative iniziali come valore, tuttavia dovremo riuscire a creare al più presto l'alchimia giusta. L'insidia più grande? Essere una neopromossa"

Millesimo Macchia e Bove

Millesimo. Un’ambizione ponderata. È facilmente riassumibile con questo slogan la filosofia con cui il “nuovo” Millesimo si appresta a vivere la stagione del ritorno in Promozione 35 anni dopo l’ultima apparizione nella categoria. Per alimentare l’entusiasmo scaturito dallo storico double conquistato la scorsa annata, la dirigenza giallorossa si è attivata fin da subito per mettere a disposizione di mister Macchia un organico rinnovato ma competitivo e pronto a sposare senza indugi i dettami tattici del tecnico millesimese. 

Alla fine, come da ammissione dello stesso allenatore: “La squadra forse va addirittura oltre le aspettative iniziali come valore”. Il Millesimo potrebbe dunque ambire ad un doppio salto di categoria? Cruciale sarà la creazione della giusta alchimia all’interno dello spogliatoio, poi un ruolo chiave lo giocheranno ovviamente le avversarie dei giallorossi.

Questi temi e molti altri ancora sono stati affrontati direttamente da mister Fabio Macchia, tecnico confermato insieme al vice Ivo Castello in seguito allo storico double ottenuto la scorsa stagione: “Un po’ di giocatori per un motivo o per un altro sapevamo che ci avrebbero lasciato. Per questo motivo l’idea condivisa con la società in fase di costruzione della rosa è stata quella di puntare su più giocatori possibili già con noi lo scorso anno per poter disporre di uno zoccolo duro senza però rinunciare all’ambizione di alzare l’asticella grazie a giocatori di categoria superiore o di una certa importanza”.

Mister, cosa aspettarsi ancora dal mercato del Millesimo?

“Posso svelare che il nostro mercato è ormai giunto alle battute finali con una squadra che forse va addirittura oltre le aspettative iniziali come valore. Dovremo essere bravissimi a riformare un gruppo. Non ci sarà la pressione dello scorso anno, ma vogliamo ugualmente fare molto bene. Abbiamo quello che volevamo, adesso dobbiamo lavorare per poi provare a divertirci in un campionato importante”.

Quale sarà la versione 2024/2025 della tua squadra? Spesso si dice che avere una rosa ricca di potenziali titolari sia il sogno di ogni allenatore, ma è davvero così oppure in alcuni casi può creare qualche difficoltà? 

“So di poter contare su una rosa numerosa con valide alternative in tutti i reparti, motivo per cui avrò l’imbarazzo della scelta quando mi troverò a dover schierare l’undici titolare. Per un allenatore disporre di un organico del genere è una difficoltà e allo stesso tempo uno stimolo. L’anno scorso avevamo principi di gioco ben radicati mantenuti adattandoci agli avversari modificando spesso i nostri sistemi di gioco. Al momento non so ancora con che modulo ci schiereremo, però cercherò come al solito di mettere i miei giocatori nelle condizioni di rendere al meglio. Proveremo a giocare il pallone e ad essere propositivi, questa dovrà essere la nostra filosofia”.

Avete già definito le tappe di avvicinamento al campionato? Quale pensi possa essere il vostro punto di forza? E il punto debole? 

“Lunedì 5 agosto ci ritroveremo per iniziare la preparazione. Da quel momento avremo sei settimane per arrivare pronti al campionato. Per poter affinare l’alchimia in campo ci siamo già attivati per organizzare alcune amichevoli. Inoltre potremo anche contare sulle tre partite di Coppa Italia, competizione che come lo scorso anno vorremmo affrontare con ambizione. L’insidia più grande per noi credo che sia lo status di neopromossa, motivo per cui conosciamo poco il campionato. Un punto di forza invece dovrà essere e sarà la nostra identità. Cercheremo di proporre nuovamente un calcio offensivo con voglia di attaccare e di fare belle cose. Proveremo a divertire e divertirci. L’organico rispetto all’anno scorso è stato ringiovanito e, in tal senso, la linea verde dovrebbe darci una spinta in più”.

Già scelto a chi affidare la fascia da capitano? Bove confermato?

“Sì, Bove sarà il nostro capitano. A dirla tutta l’anno scorso nello spogliatoio potevamo contare su tanti capitani e penso che anche quest’anno sarà così. Ne sono felice, abbiamo bisogno di leader che diano l’esempio sia dentro che fuori dal campo”.

Che campionato sarà? Quali avversarie vi incuriosiscono o temete di più?

“Sarà un campionato difficile. Siamo consapevoli del livello del girone ed è per questo motivo che ci siamo strutturati in tal senso. Speriamo di poterci consolidare per poi provare in un prossimo futuro a poter guardare all’Eccellenza. Per ciò che concerne le nostre avversarie, sembra che la Sestrese voglia essere protagonista. Immagino possa essere quella la squadra che sulla carta parte davanti a tutte. Poi c’è la Carcarese che da anni ha intrapreso un percorso ambizioso. Sono curioso anche di vedere il Finale, sarà una bella stagione con tanti derby stimolanti”.

Infine una domanda sui nuovi acquisti. Chi ti incuriosisce di più? 

“Ho sentito parlare bene di tutti i nostri nuovi giocatori, non saprei fare un nome. Sono davvero curioso e impaziente per tutti. Conde, Sata, Enzi e Berardinucci sono dei giovani estremamente interessanti così come credo possa rivelarsi estremamente prezioso l’innesto di Stefan Perovic. È una nostra scommessa, lo abbiamo prelevato dall’Amabrenta Ceva e sappiamo che avrà bisogno di un periodo di ambientamento. Il medesimo discorso vale per Vittori, giocatore fantastico che però dovremo aspettare visto che tornerà dopo anni di inattività a causa di un brutto infortunio. Allo stesso tempo, come noto, il Millesimo tiene molto alla valorizzazione dei talenti del territorio, motivo per cui spero che Seccafen (come altri) possa definitivamente spiccare il volo. Infine ammetto di avere una vera e propria predilezione per i centrocampisti, per cui non vedo l’ora di poter allenare Gadau, Piana e Facello”.

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