Attesa

Rifiuti Savona, la minoranza chiede l’audizione di Seas: “Ancora nessuna informazione sul passaggio al porta a porta”

Ancora manca una data per l'avvio del nuovo sistema di raccolta: "Siamo preoccupati". Sea-s: "In corso le interlocuzioni con le banche per trovare le risorse"

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Savona. La minoranza, su proposta del consigliere di PensieroLibero.zero Fabio Orsi, presenterà richiesta di audizione in commissione consiliare dell’amministratore unico di Sea-S Stefano Valle per “chiedere una informazioni sui tempi e modalità di avvio del nuovo sistema di raccolta porta a porta, sulle iniziative per le comunicazioni necessarie ai cittadini e sul piano di attuazione degli investimenti (parco mezzi, personale e strutture)”.

“Siamo un po’ preoccupati – spiega Orsi -. Siamo a fine luglio e non sembra ci siano indicazioni chiare sull’avvio del sistema porta porta e del piano di investimenti che, in Commissione, l’amministratore di SEA-S aveva garantito. Abbiamo concordato con alcuni capigruppo consigliari tra cui Maurizio Scaramuzza, Pietro Santi, Manuel Meles, Massimo Arecco e Angelo Schirru che chiederemo la convocazione in commissione dell’amministratore delegato della società”

Fa eco il consigliere della Lega Maurizio Scaramuzza: “Vorremmo capire quando intendono partire con il porta a porta, già la situazione zoppica per i negozi figuriamoci per le case“. Dello stesso avviso anche il consigliere di FdI Massimo Arecco: “L’amministrazione è tutta concentrata sulla candidatura di Savona a capitale della cultura. Un’iniziativa importantissima ma c’è anche il resto, ci sono problemi impellenti e la pulizia della città in questo periodo non è il massimo”.

Il nuovo sistema di raccolta ha già coinvolto le utenze commerciali (1500) dal 1 aprile, per le utenze non commerciali era stato individuato il mese di dicembre per la partenza, ma ad ora non è ancora stato confermato.

L’ad di Sea-s Stefano Valle spiega che si stanno susseguendo le interlocuzioni con il Comune e con le banche: “Stiamo cercando di trovare soluzioni il meno impattanti possibili. I noleggi sono più dispendiosi, per la consegna di nuovi mezzi c’è un tempo di attesa di 6-8 mesi.

Si cercano quindi le risorse per poter partire con il nuovo sistema: “Siamo in costante rapporto con le banche e i soci industriali, non è facile reperire tanta finanza ma il piano industriale prevede investimenti per tutti i 15 anni. Abbiamo dovuto gestire momenti molto delicati. Nel 2023 abbiamo avuto indicatori abbastanza positivi con una piccola perdita dovuta alla mancata capitalizzazione dei costi”.

L’assenza del terzo operatore (Egea) crea problemi? “Forse un bene per tutta la città – risponde tranchant Valle -. E’ ancora in trattativa per chiudere con Iren, i tempi si sarebbero allungati di molto”.

Per quanto riguarda il bilancio dei primi tre mesi del porta a porta per le attività commerciali vengono confermati i numeri dei primi 15 giorni: “L’indifferenziato è calato del 10% con una conseguente diminuzione dei costi, l’organico è aumentato del 10%”, conclude Valle.

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