"no vax"

“Stop all’obbligo dei vaccini per i minori, siano solo raccomandati”: bufera sulla proposta della Lega al Senato

È stata avanzata dal senatore Claudio Borghi con un emendamento al decreto liste d’attesa: “Giusto scegliere”. Il leghista chiede di cancellare l’obbligo per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati

vaccino bambini

Roma. Stop ai vaccini per i minori fino a 16 anni e via libera alla “facoltà di scegliere”. È questa, in sintesi, la proposta sottoscritta dal senatore della Lega Claudio Borghi in commissione Affari sociali del Senato, dove in questi giorni si sta discutendo il decreto sulle liste d’attesa.

L’obiettivo dell’emendamento, uno dei 37 presentati dal Carroccio al provvedimento in discussione a Palazzo Madama, è quello di ripristinare la disciplina sui vaccini precedente alla legge Lorenzin. In pratica, se l’emendamento venisse approvato, le vaccinazioni contro morbillo, rosolia, parotite e varicella non sarebbero più obbligatorie, ma solo “raccomandate”.

Cosa prevede la legge Lorenzin

Attualmente, in Italia sono obbligatori 12 vaccini per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni. Questi includono i richiami contro difterite, tetano, pertosse, epatite B, infezioni da Haemophilus influenzae di tipo b, poliomielite, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Tuttavia, l’obbligatorietà dei vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella è soggetta a revisione ogni tre anni, basata sui dati epidemiologici e sulle coperture vaccinali raggiunte.

In questi casi, i bambini e gli adolescenti fino ai 16 anni non vaccinati non possono andare a scuola. Questa norma è stata introdotta dall’allora ministro della Salute del governo Gentiloni, Beatrice Lorenzin, per contrastare il rischio di focolai di morbillo causato da una bassa copertura vaccinale, che era del 87,2%.

Oltre alla proposta di superare la legge Lorenzin, tra gli emendamenti presentati dalla Lega al Senato vi è anche quello di consentire l’iscrizione alle scuole per l’infanzia, comprese quelle private non paritarie, ai bambini non vaccinati contro morbillo, rosolia, parotite e varicella.

Come nasce la proposta della Lega

Nel motivare le ragioni della proposta alle agenzie di stampa, il senatore Borghi ha fatto sapere che “siamo gli unici in Europa, insieme alla Francia, ad avere una cosa del genere. Non mi pare che i risultati siano fantastici: chi non voleva farli fare ai figli non va all’asilo e non mi sembra una buona idea. Io ritengo che gli obblighi non siano la soluzione. C’è un motivo per cui sono una ‘extrema ratio’ in tutto il mondo”. 

Come riportato da “La Repubblica”, quest’anno in Italia, a fine maggio, si sono registrati 556 casi di morbillo, rispetto ai 44 casi dello stesso periodo dell’anno scorso. Secondo il senatore Borghi, questo dato confermerebbe che “l’imposizione vaccinale non funziona, crea solo rabbia e violenza“.

Le reazioni politiche

La proposta avanzata dalla Lega ha già suscitato diverse polemiche in Parlamento. Le minoranze hanno espresso una ferma opposizione agli emendamenti, definendoli “una vera e propria follia”. Beatrice Lorenzin, madre della legge del 2017, ha criticato l’emendamento del senatore Borghi, descrivendolo come “farneticazioni antiscientifiche da parte di chi cerca di guadagnare qualche voto no-vax”. Anche la senatrice ligure Raffaella Paita (Iv) ha definito la proposta “folle”. 

L’idea di Borghi non sembra piacere nemmeno a Forza Italia, che, tramite una nota di Raffaele Nevi (FI), ha dichiarato che “valuterà e approfondirà, ascoltando sempre la scienza, senza drammi né impostazioni ideologiche”. Più netto è stato il parere di Maurizio Lupi, che ha definito la proposta “una sciocchezza scientifica con conseguenze pericolose”.

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Commento
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