Lustro

A Palazzo Nervi la seconda esposizione militare di Luca Moretti che inserisce la Penitenziaria

Dopo il successo ottenuto lo scorso anno a Carcare, lo stilista e direttore artistico della mostra si trasferisce a Savona e amplia la rassegna

generale giuseppe zito e luca moretti

Savona. Sarà aperta dal 26 al 29 agosto (con orario 14-17) a Palazzo Nervi la seconda esposizione militare del carcarese Luca Moretti, eccellenza stilistica e culturale nonché ideatore e direttore artistico delle prime rassegne a tema in Liguria in collaborazione con le Forze dell’Ordine. Dopo il grande successo dello scorso anno a Carcare, con la rivisitazione stilistica e storiaca di divise, bottoni, alamari e quant’altro di Carabinieri e Guardia di Finanza, ora la mostra si sposta nella sede della Provincia di Savona e si arricchisce di ulteriori dettagli, come testimonia l’incontro a Cairo Montenotte con la Scuola di formazione del Corpo di Polizia Penitenziaria.

“La struttura unita alla sua lunga storia rappresentativa, guidata oggi dal Generale di Brigata Giuseppe Zito, è un vero fiore all’occhiello, dove si formano specificatamente con autorevolezza e professionalità migliaia di agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria che vengono preparati ad un alto senso del dovere e di legalità – spiega Moretti – Per tale motivo, essendo la mia un’etica basata sulla responsabilità e per dimostrare la vicinanza di stima e affetto al Corpo stesso, ho deciso di inserirlo nella prossima esposizione attraverso un percorso attuale di mostreggiatura, alamari, cimeli e vestiario distintivo, mantenendo rigore e autenticità”.

Luca Moretti sottolinea inoltre di essere rimasto notevolmente incuriosito dall’avanguardia formativa della scuola stessa, in particolar modo dal progetto “ Una scuola come casa ” che ha come soggetto promotore la “Andrea Schivo” in partnership con il Provveditorato Regionale del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Istituti Penitenziari Distrettuali. Si tratta di un progetto di alloggio abitativo che ambisce all’ inserimento lavorativo per i soggetti in espiazione di pena ammessi a misure alternative, al fine di poter ottenere un recupero sociale riqualificativo, educativo ed integrativo attraverso attività, permettendo inoltre un sensibile risparmio sul costo delle spese indifferibili di manutenzione con ciò che ne comporta e ne gravita attorno alla struttura stessa, e dove le attività lavorative saranno seguite sotto il profilo della sicurezza dal personale preposto al controllo, mentre dal personale della M.O.F. sotto il profilo tecnico e di valutazione delle capacità lavorative che avrà anche compito di sorveglianza.
“Il mio percorso legato alle esposizioni militari è anche un contesto per avvicinare le persone al faticoso lavoro disciplinare che tutti i Corpi di sicurezza svolgono con passione e serietà, non sempre facile come sembra”, conclude Moretti.

 

 

 

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