Il sogno e l’incubo

Castelbianco, la favola “Equus Lab” di Malvina Abbattista minacciata dai lupi: “Un assedio. Abbiamo paura” fotogallery

Incursioni continue in branco: “Animali feriti, notti insonni. A rischio anche l’incolumità delle persone. Le istituzioni devono intervenire”

Castelbianco. Incursioni notturne, prima sporadiche, ora ormai quotidiane. Animali feriti, notti insonni, spese impreviste per le cure. E, soprattutto, una paura crescente. Tutto a causa dei lupi. 

È quello che, suo malgrado, sta vivendo la giovane ingauna Malvina Abbattista. Da qualche anno ha dato vita ad un’autentica favola, ribattezzata “Equus Lab”: un sogno nel cassetto che si è concretizzato divenendo realtà a Vesallo, frazione di Castelbianco, in Val Pennavaire. 

“Equus Lab” è “frutto dalla volontà e necessità di condividere quanto gli animali possano essere maestri di vita”. Come? Attraverso laboratori e incontri per chiunque, privilegiando i più fragili, anziani, bambini con gravi patologie, pazienti psichiatrici o con disabilità. Malvina alleva cavalli, pony, cani, capre, pecore ed asini. Una realtà unica e bellissima, ma oggi minacciata da un altro animale: il lupo. 

La favola “Equus Lab” di Malvina Abbattista minacciata dai lupi

Da tempo, le incursioni, anche in branco, sono in costante aumento, documentate anche dalle immagini delle telecamere, al punto da essere diventate ormai quotidiane e sempre più “invasive”: gli animali che vengono attaccati non si trovano in un recinto al pascolo, ma in quello che era un giardino di casa.

E non sono bastati nemmeno i tentativi di rinforzare la recinzione perché, di volta in volta, il branco adotta nuovi metodi per accedere. 

Alle notti insonni, cariche di ansia e preoccupazione, fanno seguito lunghe giornate ancor più stancanti, tra denunce, veterinari, medicine e cure per gli animali, alcuni dei quali (paradossalmente i più “fortunati”) sono salvi per miracolo seppur con evidenti segni di morsi e graffi. Ed il pericolo non è solo per gli animali. 

“Avranno diritto di esistere anche loro, – ha affermato la giovane ingauna, – ma i lupi non dovrebbero girare per il paese a trucidare capre sotto casa, nel recinto. I lupi non dovrebbero camminare sulle scale dell’entrata di casa. Non dovremmo nemmeno vederli se non in un documentario”. 

La favola “Equus Lab” di Malvina Abbattista minacciata dai lupi

E invece è proprio quello che accade, come documentato da Malvina che, ogni giorno, produce storie e post social denunciando la situazione e chiedono la massima condivisione, in cerca di un aiuto che, però, non è ancora arrivato. 

“Qualcosa è andato storto, da qualche parte l’uomo ha sbagliato, – ha proseguito. – Abbiamo paura a scendere dalla macchina sotto casa, abbiamo paura a percorrere tutto il recinto. Non si dorme la notte e di giorno non si può riposare perché c’è la parte burocratica da sbrigare. In tutto ciò siamo in stagione. Dovremmo lavorare e occuparci anche di un locale”. 

Non è giusto che tutti facciano finta che sia un problema solo di pastori ed allevatori. Non è giusto che il sangue di una capra, pecora, mucca o cavallo valga meno del sangue di un cane di razza. Forse si farà qualcosa quando il sangue sarà di un bambino che, ignaro di tutto, gioca a nascondino in paese, ma sarà tardi perché la situazione è in costante peggioramento”, ha aggiunto ancora con comprensibile amarezza.

E l’aiuto invocato da Malvina, in questo caso, non può che arrivare dal mondo politico: “Non ci si può lavare la coscienza dicendo semplicemente: ‘è un animale protetto’. Ad oggi è un pericolo per tutti, non solo nostro: il lupo si è desensibilizzato alla presenza dell’uomo, al nostro odore, ai rumori che facciamo. In questo modo è lasciato allo sbaraglio. Sarebbe necessario stipulare un protocollo sul lupo: devono esistere misure di contenimento”, ha concluso la giovane ingauna, nella speranza che il suo grido di aiuto non resti inascoltato. 

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