Percentuali e direttive

Spiagge libere, dal 50% di Savona al 10% di Spotorno: ecco chi è pronto per la Bolkestein e chi no

Nei comuni dove le spiagge libere scendono sotto il 40%, sarà necessario rivedere il Piano degli Arenili (PUD). Ecco la situazione "spiagge libere" nei principali comuni della Riviera

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Savona. La gestione delle spiagge nel savonese è a un bivio, spinta dall’applicazione della ormai famigerata direttiva Bolkestein. La percentuale di spiagge libere lungo il litorale savonese è diminuita progressivamente nel tempo. Un caso a parte sono le Spiagge Libere Attrezzate (Sla), che, pur offrendo servizi comparabili a quelli dei lidi privati, garantiscono solo in parte l’accesso libero.

Nei comuni dove le spiagge libere scendono sotto il 40%, sarà necessario rivedere il Piano degli Arenili (PUD), con concessioni ridotte a soli quattro anni.  Una trasformazione che sottolinea la necessità di un coordinamento tra le amministrazioni locali per uniformare le delibere e proteggere l’accesso pubblico al litorale.

Ma, “metro” alla mano, qual è la percentuale di spiagge libere nei diversi comuni costieri della provincia di Savona? Scopriamolo nel dettaglio.

CHI È GIÀ SOPRA IL 40%

Nel savonese solo Savona, Albenga, Finale Ligure e Ceriale hanno oltre il 40% di spiagge libere. Il capoluogo di provincia è quello che va meglio di tutti, con oltre il 50% : decisivo in questo senso il lungo litorale di via Nizza.

Albenga ha il 42% di spiagge libere. “Siamo ampiamente nel limiti previsti per legge – ha dichiarato in merito il sindaco Riccardo Tomatis – Con gli uffici e con un supporto tecnico stiamo determinando i parametri di valutazione per i bandi delle concessioni, sicuramente sarà importante ricevere proposte che andranno a valorizzare anche l’aspetto pubblico e il territorio”.

Andora, fa sapere il sindaco Mauro Demichelis “è nota, da sempre, per gli ampi spazi di litorale pubblico che offre. A fine settembre l’amministrazione porterà all’approvazione del consiglio Comunale il nuovo piano degli arenili che certificherà ufficialmente che il nostro litorale offre oltre il 40% di spiagge libere. Un dato che deriva da misurazioni accurate e dall’inserimento di tutti i tratti di arenili balneabili non soggetti a concessione demaniale”.

Anche Finale Ligure, con oltre il 40% di spiagge libere, rispetta i parametri richiesti: “Come altri Comuni stiamo predisponendo l’atto di indirizzo amministrativo necessario alle procedure di evidenza pubblica previste per le concessioni demaniali – ha evidenziato il sindaco Angelo Berlangieri -. In questo periodo abbiamo sviluppato un percorso di confronto serrato con la categoria dei balneari così come con le altre amministrazioni costiere che devono affrontare la delicata questione. In merito al provvedimento in itinere sull’affidamento dei tratti di litorale possiamo prospettare concessioni ventennali e quindi garantire prospettive di investimento durature”.

CHI È SOTTO LA SOGLIA DI POCO

Ci sono poi Comuni che non raggiungono ancora il fatidico 40%, ma che ci sono vicini. Pietra Ligure, ad esempio, è al 39% e non rientra nella soglia prevista dalla normativa regionale per pochissimo. “Stiamo predisponendo, in coordinamento operativo con gli altri Comuni del savonese, una delibera in merito alla futura gestione delle spiagge – spiega il sindaco Luigi De Vincenzi – Per raggiungere la soglia del 40% sarà necessario una modifica del PUD e quindi in caso di procedura ad evidenza pubblica le concessioni avranno, al momento, una durata di quattro anni”.

Anche le due Albissole non sono molto distanti dalla soglia. Ad Albissola Marina le spiagge libere sono circa il 35%, mentre Albisola Superiore si aggira intorno al 30%: “Dovremmo cercare di uniformarci alla legge quanto prima – afferma il primo cittadino Maurizio Garbarini –  Noi cercheremo di continuare il percorso che abbiamo iniziato, le spiagge libere sotto la nostra ‘proprietà’ vorremmo darle tutte in concessione. Il motivo? Aiutare le associazioni, i concessionari e tutto il mondo che ruota intorno all’attività della balneazione“. Il sindaco Garbarini si è anche espresso sulla questione indennizzi di “risarcimento” per i concessionari uscenti: “Noi stimo seguendo il Comune di Genova che ha fatto un po’ da capofila per quanto riguarda questa questione”.

Per quanto riguarda Noli, la percentuale di spiagge libera è intorno al 34% e il sindaco Ambrogio Repetto, come i suoi colleghi, è al lavoro per delineare il provvedimento amministrativo consono per l’ambito concessorio del litorale: “Ci sono aspetti tecnico-normative per le nuove possibile procedure che vanno chiariti e analizzati, tuttavia stiamo predisponendo come altri Comuni gli atti necessari”.

CHI È DISTANTE DALLA SOGLIA

E poi ci sono Comuni che, ad oggi, sono parecchio distanti dal rispetto della soglia. Di questo gruppo fa parte Alassio, meta tra le più apprezzate dai turisti, che si colloca intorno al 26,75% tra spiagge libere e scogliere accessibili.

Anche Varazze ha il 26% di spiagge libere. “Stimo facendo valutazioni del caso anche perché i tempi stringono e bisogna definire la situazione entro l’autunno”, ha dichiarato il sindaco Luigi Pierfederici.

A Borghetto Santo Spirito le spiagge libere sono circa il 25% del totale. Proprio questo dato, tuttavia, consentirà all’amministrazione comunale del sindaco Giancarlo Canepa di sfruttare un “cavillo burocratico” per adeguarsi con relativa calma: “La legge regionale – spiega il primo cittadino – stabilisce che i Comuni che ad oggi non rispettino la percentuale minima di spiagge libere non possano rilasciare nuove concessioni demaniali. In realtà, come sappiamo, sono pochissimi quelli che rispettano la quota del 40 per cento. A fine anno scorso, Regione ha concesso una deroga e ha stabilito la possibilità di affidare comunque nuove concessioni purché ciò avvenga entro e non oltre la fine del 2024. Di concerto con gli uffici regionali, dunque, il nostro Comune ha intenzione di andare a gara entro quest’anno facendo concessioni della durata massima di 4 anni. Ciò ci consentirà di adeguare il Piano di Utilizzo del Demanio e poi andare di nuovo a gare con concessioni di durata maggiore. Chi si aggiudicherà la gestione delle spiagge sarà consapevole del fatto che ci sarà la possibilità che una porzione più o meno grande della concessione potrà essere ‘ritagliata’ e destinata a diventare spiaggia libera con criteri imparziali che verranno eventualmente fissati, fino al raggiungimento della quota minima. Le concessioni che non saranno affidate per mancata presentazione dell’istanza, previa valutazione del caso, potranno diventare spiaggia libera”.

A Loano la percentuale di spiagge libere si aggira oggi intorno al 18%, perciò per raggiungere la quota fatidica del 40% per cento ne mancano almeno altrettante: “Ad oggi non abbiamo un dato preciso su come, quando e quanto saranno ridimensionate le concessioni demaniali – spiega il sindaco Luca Lettieri – Lo strumento per la ridistribuzione del demanio libero e quello in concessione è il Piano di Utilizzo del Demanio che sarà modificato una volta conclusa la procedura di assegnazione delle concessioni demaniali attuali alla luce dei criteri che saranno stabiliti dall’amministrazione comunale”. Stessa percentuale (18%) per Laigueglia.

Spotorno, invece, ha solo il 10% di spiagge libere. “Su tempi e modalità di azione per la governance delle spiagge ci stiamo ancora lavorando. Abbiamo un primo incontro informale con i balneari e poi faremo altri confronti in sede di CLT (Tavolo del Turismo)” ha detto il sindaco Mattia Fiorini.

*hanno collaborato Federico De Rossi, Luca Berto, Daniele Strizioli, Nicola Seppone e Gaia Cifone

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