Controlli

Savona, la Capitaneria ferma in porto cargo senza dispositivi di sicurezza e tutele per il personale

Rilevati la mancata corresponsione del salario, da ben 5 mesi, ad alcuni membri dell’equipaggio e il malfunzionamento di alcuni apparati del sistema di propulsione della nave

nave mercantile

Savona. Mercantile di nazionalità Guinea Bissau “fermata” nel porto di Savona per irregolarità del trasporto marittimo e la constatazione di numerose problematiche legate alle condizioni di vita del personale a bordo. Prosegue l’ incessante attività del Nucleo Port State Control della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Savona mirata al controllo della sicurezza della navigazione sulle navi mercantili battenti bandiera straniera che approdano in porto, attività che sta fornendo importanti risultati per numero di navi ispezionate e navi sottoposte a fermo amministrativo.

Nella giornata di ieri, a seguito di una lunga ispezione effettuata a bordo della porta rinfuse di nazionalità della Guinea- Bissau ormeggiata nel porto Savonese, gli ispettori PSC (che tradotto significa “controllo dello Stato di approdo”) congiuntamente a personale dell’International Transport Workers’ Federation (ITF), il “sindacato internazionale dei lavori marittimi” hanno rilevato diverse problematiche attinenti le condizioni di vita e di lavoro a bordo nonchè gravi non conformità, ai sensi delle Convenzioni internazionali che regolano il trasporto marittimo. Particolari criticità sono emerse nell’evidenza oggettiva della mancata corresponsione del salario, da ben 5 mesi, ad alcuni membri dell’equipaggio, nel malfunzionamento di alcuni apparati fondamentali del sistema di propulsione della nave, nella mancanza di sistemi di illuminazione in generale nonché quelli previsti nelle porzioni di mare in cui, in caso di emergenza, verrebbero lanciate le zattere di salvataggio per l’equipaggio nonché l’efficienza e la prontezza delle dotazioni antincendio, motivi per i quali, per poter lasciare il porto Savonese, la nave dovrà risolvere tutte le irregolarità riscontrate

L’unità, attualmente ormeggiata nel porto di Savona, potrà pertanto riprendere la navigazione solo ad avvenuta eliminazione delle carenze riscontrate e dopo l’effettuazione di nuovi accertamenti a cura dello Stato di Bandiera e del Registro di Classifica della medesima unità, e in ultimo degli Ispettori del Nucleo PSC della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Savona.
Quella effettuata sulla nave cargo si aggiunge alle numerose ispezioni compiute nel corso dell’anno 2024 dal Nucleo PSC della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Savona per garantire il rispetto della normativa italiana e internazionale in materia di sicurezza della navigazione e che hanno comportato la necessità, nell’intero anno, di procedere al fermo amministrativo di ben quattro navi mercantili.

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