Preoccupazione

Vertenze industriali nel savonese, Pasa (Cgil): “Le istituzioni locali chiedano l’intervento urgente del governo”

Il segretario provinciale chiede un cambio di rotta: "Ancora a rischio tre mila lavoratori nella nostro provincia"

andrea pasa

Savona. “A rischio la dismissione delle attività industriali e manifatturiere fondamentali per il Paese e per la nostra provincia: le istituzioni locali pretendano l’intervento di Palazzo Chigi”. Con queste parole il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa torna sul tema delle vertenze industriali ancora aperte e la situazione di incertezza per migliaia di lavoratori.

“Otre 60mila lavoratori a rischio in Italia e circa tre mila nel savonese E’ necessario che lo Stato assuma un ruolo strategico e di gestione. Sono i lavoratori che in questi anni hanno tenuto aperti e proposto soluzioni e idee per gli stabilimenti di Piaggio Aerospace, Laerh, Sanac e Funivie. Al Ministero delle Imprese sempre più operai col fiato sospeso e troppe vertenze senza soluzione, con la Regione Liguria latitante su ogni tema riguardante il lavoro”.

“Da gennaio ad oggi le crisi industriali e i lavoratori in difficoltà nel Paese sono aumentati drammaticamente. In provincia di Savona non va meglio, anzi, la latitanza è l’incapacità conclamata della Regione Liguria a mettere a terra qualsivoglia politica industriale, non solo a causato la diminuzione dell’apparato produttivo savonese ma non ha risolto in oltre nove anni di amministrazione nessuna delle vertenze industriali savonesi che interessano migliaia di lavoratrici e lavoratori: Piaggio Aerospace, LaerH, Sanac e Funivie” aggiunge ancora l’esponente sindacale.

“Oggi abbiamo il bisogno di affrontare complessivamente il tema della politica industriale, di capire qual è l’idea che ha il governo e la Regione Liguria: amministrazione regionale che ha dimostrato da tempo pochissima autorevolezza nei confronti dei ministeri interessati, tanto da non essere neppure in condizione di pretendere la convocazione a Roma dei tavoli di crisi delle singole vertenze savonesi”.

“Il territorio tutto ha bisogno di affrontare complessivamente questi temi, gli amministratori locali, le associazioni datoriali si devono ricompattare e pretendere risposte concrete dal Governo e l’attivazione di un tavolo alla presidenza del Consiglio, non solo per la questione delle crisi conclamate, ma anche per evitare che interi comparti oggi in difficoltà, come automotive e vetro in primis, non peggiorino, ma più in generale per pretendere politiche industriali, energetiche, sanitarie e infrastrutturali, che in questi anni in Liguria, e soprattutto in provincia di Savona, non ci sono state o sono state profondamente sbagliate” conclude Pasa.

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