Liguria/Piemonte. Passano i giorni e le ore e, come purtroppo accade in questi casi, contestualmente si riducono le speranze, ma restano comunque vive, di ritrovare Nicola Ivaldo.
Il 66enne medico ligure, molto conosciuto e stimato nel savonese e non solo, è scomparso sabato scorso, con l’allarme scattato lunedì mattina, quando non si è presentato ai suoi appuntamenti, spingendo i collaboratori a chiedere aiuto.
La sua auto è stata ritrovata nella frazione Castello di Pontechianale, nel parcheggio della diga. Da lì si era incamminato lungo il sentiero verso il rifugio Vallanta, in alta Valle Varaita, ma non è mai arrivato a destinazione.
I soccorsi si sono subito mobilitati e lo hanno fatto in modo massiccio. Sul posto: il soccorso alpino e speleologico del Piemonte, ma anche la guardia di finanza, i carabinieri, i vigili del fuoco, un’unità cinofila e l’elicottero.
I soccorritori sono riusciti ad agganciare il cellulare del medico savonese, consentendo quantomeno di circoscrivere l’area di ricerca.
Ma a rendere più difficili le operazioni è stato il maltempo che si è abbattuto sul Monviso ed ha impedito il sorvolo dei mezzi aerei, che dovrebbe riprendere non appena le condizioni meteo lo consentiranno.
Quel che è certo è che il medico 66enne è un grande appassionato ed è considerato uno degli arrampicatori più esperti del finalese. Questo contribuisce a mantenere viva la speranza.
Originario di Calizzano, ora residente a Pietra Ligure, Ivaldo ha sempre vissuto nel savonese: è un chirurgo ortopedico specializzato nel trattamento delle patologie della spalla e del gomito, attualmente è responsabile dell’Unità Chirurgica nella clinica convenzionata Habilita Villa Igea di Acqui Terme.