Loano. Ha visto il coinvolgimento di una trentina di ragazzi ed ha richiesto circa 70 ore di lavoro (suddivise in tre fasi) la realizzazione del nuovo murales progettato, disegnato e “dipinto” dagli studenti del Falcone all’interno dell’istituto scolastico loanese.
Un murales che ha un preciso fine didattico ed educativo: insegnare ai ragazzi il valore della comunicazione e, soprattutto, il peso che un linguaggio corretto, rispettoso e “gentile” può avere nella vita di ciascuno di noi.
Mosè Laurenzano, dirigente scolastico dell’istituto, spiega a questo proposito: “Con questo murales intendiamo comunicare ai nostri ragazzi e a tutti gli utenti del nostro istituto che le parole e la nostra comunicazione sono i principali strumenti del rispetto e della gentilezza. Un linguaggio rispettoso e gentile come antidoto di ogni forma di violenza o maleducazione. Le parole possono sostenere, curare e incoraggiare. Le parole possono ferire, offendere e dividere. Siamo noi a sceglierle. Il murales è disegnato da parole come la nostra relazione con gli altri ma prima ancora con noi stessi. Infatti, il linguaggio che utilizziamo non condiziona soltanto gli altri, ma condiziona anche noi stessi e il nostro pensiero. Lo sapeva bene Vygotskij, autore del saggio ‘Pensiero e linguaggio’, che considerava il linguaggio uno strumento psicologico importantissimo. Siamo sicuri che il linguaggio può essere strumento di prevenzione ma anche elemento essenziale della comunità scolastica che favorisce lo sviluppo corretto della relazione con l’altro e favorisce al contempo il raggiungimento di ogni obiettivo trasversale e disciplinare”.
“Questo murales renderà la nostra scuola ancora più bella. Quella bellezza di cui parlava Peppino Impastato (‘Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà’). Rendere la nostra scuola sempre più bella e funzionale è un segno di rispetto e affetto per i nostri ragazzi. Gli studenti a cui dedichiamo spazi ben curati e ben progettati sono sicuro che si sentiranno valorizzati e amati e saranno quindi nelle condizioni di dare il meglio. Ringrazio pertanto gli studenti del nostro Istituto impegnati nel progetto e i docenti che li guidano con passione e competenza”.
Le professoresse Alessia Ferrua e Barbara Ricaldone aggiungono: “L’esperienza della realizzazione del murales ha rappresentato un’occasione unica per i nostri alunni di sviluppare competenze trasversali, dalla progettazione alla realizzazione artistica sperimentando diverse tecniche. Attraverso questo progetto, i ragazzi hanno imparato a lavorare in gruppo, a rispettare i tempi e a valorizzare il contributo di ciascuno: un processo creativo condiviso, i ragazzi hanno dimostrato una profonda consapevolezza del rispetto del luogo in cui vivono e delle persone che ci lavorano, trasformando una semplice parete bianca in un’opera d’arte che riflette la loro identità e i valori come ‘Educare al Rispetto’. L’opera, che gioca sul contrasto tra forme e colori, è un’autentica celebrazione della creatività e della collaborazione di tutti i partecipanti. Ogni pennellata è stata un passo verso la costruzione di un’identità collettiva, un’affermazione del principio di unione e comunione dei saperi”.
“Il murales, che si può ammirare all’interno del nostro istituto, è il simbolo del rispetto e della condivisione degli spazi futuri. L’impegno profuso in questo progetto, ha favorito l’abbattimento delle barriere di genere e l’inclusione in ogni sua forma, promuovendo la collaborazione e la valorizzazione delle diverse prospettive. Il murales, inoltre, contribuirà a sensibilizzare la comunità in quanto verrà adibito uno ‘Spazio Mostre’ per presentare i progetti realizzati dagli alunni del nostro istituto su varie tematiche a cui siamo molto sensibili. Il nostro ringraziamento va ai ragazzi che si sono alternati durante questo periodo estivo e che con noi cercano di rendere la scuola un posto migliore”.