Tentata rapina aggravata

Minaccia con un bastone di ferro il titolare di un minimarket, chiede i soldi dell’incasso e lo aggredisce: 28enne arrestato

Colpito anche il fratello della vittima intervenuto per difenderlo

Auto carabinieri auto

Albenga. Armato di un bastone ha minacciato il titolare di un Minimarket di Piazza Corridoni ad Albenga. Il malvivente, un 28enne di origine tunisine, ospite di un centro di accoglienza in provincia di Savona, è stato arrestato l’altro pomeriggio con l’accusa di tentata rapina aggravata dai Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Albenga, che sono intervenuti unitamente ai militari della Guardia di Finanza ingauna.

A chiedere aiuto al “NUE 112” è stato un commerciante 35enne di origine pakistana, il quale ha segnalato, all’interno del suo negozio, la presenza di un cittadino magrebino che, armato di un bastone di ferro, gli chiedeva di aprire la cassa e dargli i soldi dell’incasso.

Vista la resistenza opposta dal negoziante, l’indagato ha risposto di “stare attento perché lui era tunisino”, minacciandolo di colpirlo col bastone se non gli consegnava l’incasso, spingendolo brutalmente a terra. Nel contempo è giunto il fratello del titolare del negozio che, avvedendosi della situazione, è intervenuto per cercare di fermare l’aggressore. Quest’ultimo, tuttavia, vedendosi sopraffatto dall’intervento del fratello della vittima, al fine di guadagnarsi la fuga, li ha aggrediti entrambi colpendoli ripetutamente con il bastone.

Le due vittime sono tuttavia riuscite a contattare il 112 e, in attesa dell’arrivo dei carabinieri, l’esercente si è accorto che proprio in quel momento stava passando davanti l’esercizio una pattuglia della Guardia di Finanza, alla quale ha chiesto aiuto. I finanzieri, pertanto, sono intervenuti unitamene ai militari dell’Arma, giunti quasi contemporaneamente sul posto, provvedendo a bloccare il reo. A seguito dell’episodio entrambi i fratelli aggrediti riportavano lievi lesioni personali.

Arrestato con l’accusa di tentata rapina aggravata, l’indagato è stato quindi tradotto presso il carcere d’Imperia, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.

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