La svolta

Sulla Liguria maltempo in arrivo: da mercoledì sera ondata di temporali, temperature giù di 10 gradi

Ore contate per il caldo. Laiosa (Limet): "Non sarà una semplice pausa, avremo instabilità per giorni". Attenzione ai passaggi successivi

pioggia

Genova. L’estate in Liguria – quella del caldo afoso e opprimente che ha segnato buona parte di agosto – ha letteralmente le ore contate. Gli ultimi modelli meteo confermano una netta inversione di tendenza nei prossimi giorni, con un brusco calo termico e un’ondata di maltempo che non sarà proprio passeggera. Forse è presto per parlare di autunno tout court, ma di sicuro si noterà la differenza.

“In queste ore si stacca dal Nord Europa una massa d’aria decisamente più fresca – spiega Daniele Laiosa, presidente dell’associazione Limet -. Rispetto ai soliti cavi d’onda, alle solite infiltrazioni estive, questo distacco di aria più fredda genera una depressione marcata sul golfo di Bascaglia, abbastanza strutturata. Questa circolazione depressionaria non andrà a colmarsi subito, ma lascerà uno strascico di instabilità nei giorni successivi“.

Meteo Liguria, da mercoledì sera la svolta

Le prime avvisaglie si faranno sentire già mercoledì sera sull’estremo Ponente, poi nella notte arriverà il vero break all’insegna del maltempo che caratterizzerà l’intera giornata di giovedì con qualche strascico anche alle soglie di venerdì. “Non è semplice dire se ci saranno fenomeni estremi – premette Laiosa -. Sembrerebbe un passaggio da rottura estiva che presuppone temporali localmente anche di forte intensità, di stampo prevalentemente marittimo ma comunque mobili: la circolazione al suolo non è propensa a creare convergenze o nuclei troppo stazionari”.

“Nei bassi strati – prosegue Laiosa – ci sarà una circolazione vivace, quindi nella prima fase dovrebbero essere coinvolti i versanti marittimi e c’è la possibilità che non si verifichino precipitazioni forti sui bacini imbriferi. Una volta avuta la prima raffreddata, non è da escludere che i nuclei successivi vadano a cercarsi il mare ancora surriscaldato e che la parte più attiva rimanga al largo. Sarà insomma un classico passaggio temporalesco, abbastanza pirotecnico, ed è probabile che sia un evento a più riprese, con un parziale interessamento della giornata di venerdì. Dopodiché dovremo seguire anche sabato e il martedì successivo, perché la saccatura sull’Atlantico non si attenuerà e potrà attivare nuovi nuclei instabili. Non ci sarà alcuna rimonta dell’alta pressione”.

Non si parla quindi di scenari catastrofici, ma nemmeno di una piccola parentesi perturbata che lascerà subito spazio a condizioni stabili. E l’effetto sarà chiaramente rilevabile anche dal termometro: “Questa emissione di aria più fredda – continua il presidente di Limet – sarà abbastanza generalizzata sul Mediterraneo centro-occidentale. Non è un’infiltrazione come quella che abbiamo visto a Ferragosto, ma qualcosa di più incisivo. L’aria fresca rimarrà in quota su un’area abbastanza vasta e produrrà un calo di termico di 10-15 gradi che interesserà non solo il nostro territorio, ma anche Spagna e Francia. Anche al suolo, dal momento che le precipitazioni saranno a più riprese e piuttosto diffuse, tra domani e giovedì avremo una decina di gradi in meno nei valori massimi“.

L’estate in Liguria è davvero finita?

Possiamo dire quindi che l’estate sia finita? “Non sarebbe corretto – puntualizza Laiosa -. Di certo sarà molto difficile ripristinare condizioni di caldo elevato su tutto il Mediterraneo. Anche il normale decorso stagionale farà sì che non si toccheranno più valori estremi superiori alla media periodo. Detto questo, ad oggi non si possono escludere fasi stabili calde e non è detto che non possano esseci giornate spot con temperature ancora superiori alla media. Per quanto possa essere incisiva, questa rottura non azzererà il calore accumulato durante questa fase infuocata a luglio-agosto“.

D’altra parte, “con l’ingresso di una massa d’aria così fresca e precipitazioni diffuse anche sul mare avremo per forza un rimescolamento delle temperature superficiali del Mediterraneo, ma non tale da intaccare più di tanto il potenziale energetico accumulato”. Le successive perturbazioni andranno quindi monitorate con grande attenzione alla luce di un altro fatto: “Il primo raffreddamento nelle zone continentali della Pianura Padana crea dinamiche che possono rendere più complessi e insidiosi i passaggi successivi. La stazionarietà dei temporali dipende infatti dall’attivazione di un flusso da nord più fresco allo sbocco degli Appennini. Questa condizione non si potrà verificare al primo passaggio, ma la potremo avere in seguito grazie al reset dell’aria dovuto ai prossimi temporali. Perciò non porterà un’attenuazione dei contrasti in chiave ligure”. Occhi aperti, insomma.

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