Cestini pronti

Valbormida, dopo le piogge cresce l’attesa per la prima “buttata” di porcini

Tesserini disponibili nei vari Consorzi agroforestali, il giornaliero costa dieci euro. Intanto al via le prime manifestazioni a tema, a Bardineto fine settimana con il quarantesimo Fungo d'Oro

Funghi, la stagione perfetta

Valbormida. Il maltempo dei giorni scorsi non ha causato solo gravi danni. La pioggia copiosa, infatti, è penetrata anche nella boscaglia più fitta impregnando il terreno caldo dopo la stagione estiva e il periodo afoso. Ecco quindi che si sono creati i presupposti giusti per la nascita dei funghi che, secondo i pareri più esperti, dovrebbero spuntare già alla fine di questa settimana per poi proseguire con una seconda “buttata” a metà della prossima. C’è però un’incognita, ovvero il meteo.

Per far sì che la stagione, specie dei pregiati porcini (boletus) sia davvero eccellente sul piano della quantità, servirebbe un clima umido con un’escursione termica meno accentuata tra il giorno e la notte, e, soprattutto, il vero nemico dei funghi è il vento di tramontana. Se come previsto nei prossimi giorni assisteremo ad un drastico calo delle temperature potrebbero essere posticipati i sogni dei fungaioli di riempire i loro cestini, magari a fine mese o inizio ottobre con altre piogge intermedie.

Intanto, con l’autunno ormai imminente, prendono il via le manifestazioni a tema. Sabato 14 e domenica 15 settembre a Bardineto andrà in scena la quarantesima edizione della Festa nazionale del Fungo d’Oro: stands gastronomici aperti a pranzo e cena per tutto il fine settimana ma non solo, escursioni in e-bike, le suggestive note di cornamusa nella chiesetta di San Nicolò, “Swap Party” autunnale, le acrobazie del circo, i tamburi per tutto il paese e per i più golosi anche una postazione di streetfood a base di funghi fritti.

Per quanto riguarda la raccolta, sono disponibili i tesserini acquistabili nei punti vendita dei vari Consorzi, che, con i proventi, si dedicano alla salvaguardia e alla tutela di terreni, boschi, frutti e piante. A Bardineto in piazza della Chiesa lo sportello è aperto ogni giorno dalle 10 alle 12. A Calizzano l’ufficio di via Garibaldi dalle 9 alle 12, oppure nei bar K2, Pinotto, Piscina, Il Rifugio (Melogno) e nei negozi Alimentari Profumo di Bontà (località Caragna) e Alimentari Valeria (località Frassino). Per il Consorzio fondiario agroforestale Alta Val Bormida (che comprende i Comuni di Altare, Cengio, Cosseria, Mallare, Massimino, Millesimo, Pallare, Plodio e Roccavignale) i tesserini si possono acquistare nei seguenti punti: Bar Franca, Tabaccheria Muschiato, Tabaccheria Pilade ad Altare, Società Operaia a Cadibona, Baruccio a Carcare, Bar Luccy & Charlie e Maybar a Cengio, Albergo Al Castello e Farmacia San Bartolomeo a Cosseria, in municipio, Bar Gelateria da Sergio, Bar Dino, Alimentari Pino e Gianna e Ristorante K3 a Mallare, nel palazzo comunale a Massimino, Tabaccheria Negri, Tabaccheria Bonino, Edicola Non solo Libri, Bar Castello e Bar Cabaret a Millesimo, Bar Vico e Bar della piazza a Pallare, palazzo comunale (mattino) e Asd ex Polisportiva (pomeriggio) a Plodio, Snake Bar e Circolo Acli a Roccavignale.

Per il territorio di Cairo Montenotte i tesserini sono disponibili all’Hotel City, Tabaccheria Saviozzi a Ferrania, Dip Bar a Rocchetta, Bar Haiti a San Giuseppe, Cascina Miera alla Riserva dell’Adelasia. Al “Laghetto di Romana” (aperto tutti i giorni tranne il mercoledì) si acquistano i permessi per il territorio di Bormida, del Consorzio Settepani. Il costo del tesserino giornaliero è uguale per tutte le zone, ossia dieci euro. Variano i prezzi di quello annuale, per residenti o non residenti, mentre restano in vigore le agevolazioni per i proprietari di boschi e terreni, ovvero per questi ultimi occorre munirsi di un permesso che va rinnovato solitamente ogni due anni.

Regole

Raccomandazioni per i neofiti o per coloro che non conoscono bene i funghi: è fortemente consigliato di non mangiarli se non si è sicuri che siano commestibili, nel caso meglio consultare un esperto micologo. Ogni anno, infatti, si registrano casi di gravi intossicazioni dovute proprio al consumo di specie velenose o molto tossiche. Inoltre, se non si è “di casa”, nei boschi è facile perdersi ed è sempre meglio andare in compagnia o muniti di app satellitari che possono aiutare a ritrovare il punto di partenza.

Da non dimenticare un vademecum sulla raccolta:

– esiste un limite quantitativo alla raccolta giornaliera di miceti pari a 3 kg di peso per persona;
– è vietata la raccolta degli ovuli ancora chiusi;
– è vietato l’utilizzo di rastrelli o uncini;
– i funghi raccolti devono essere trasportati in contenitori rigidi e areati. L’uso di sacchetti di plastica per il trasporto non permette la diffusione delle spore fungine;
– i funghi non devono mai essere tagliati alla base rendendoli irriconoscibili;
– è vietato danneggiare intenzionalmente funghi che non saranno raccolti per il consumo domestico o la vendita;
– è necessario munirsi di un permesso a pagamento di durata variabile che limita l’attività di raccolta dei funghi secondo criteri variabili all’interno delle singole aree territoriali, in quasi tutte le Regioni italiane;
– la violazione di una di queste norme è punita con multe salate e la confisca dei funghi eventualmente raccolti.

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