Sorpresi

Viabilità Savona, la minoranza sulle ipotesi di Sintagma: “Tutte suggestioni che rimangono tali, scarsa conoscenza della città”

I consiglieri di minoranza ribadiscono: "Bisogna riaprire corso Italia"

savona vista veduta dall'alto Piazza Mameli

Savona. “Sono tutte suggestioni che tali rimangono“. Questa, in poche parole, la posizione dei consiglieri di opposizione a Savona rispetto alle ipotesi di Sintagma (tra ascensori inclinati e passerelle pedonali) per il Piano urbano della mobilità sostenibile.

Il consigliere Fabio Orsi, del gruppo PensieroLibero.zero commenta: “L’ipotesi di sfruttare il percorso dei vagonetti per collegare la zona portuale ai quartieri Valloria e Villetta, soluzione di non difficile attuazione e che io proporrei domani se fossi sindaco, neanche viene menzionata. Mentre ne troviamo altre totalmente astruse che denotano scarsa conoscenza della città”.

E su piazza Mameli, uno dei nodi di traffico da risolvere, aggiunge: “E’ singolare l’affermazione che ridurre gli attraversamente in piazza Mameli (che servirebbe palesemente a ridurre i tempi di percorrenza) vorrebbe dire tenere fuori i pedoni e ledere l’attrattiva dei rintocchi. Non mi si dica che l’ideologia c’entra poco”.

Il consigliere pentastellato Manuel Meles: “Forse, troppo preso dall’incensare il Sindaco, l’ingegnere si è dimenticato di prendere visione della città e contezza di quelli che possono essere gli spazi, le risorse da investire e i costi di esercizio di certe opere. Ai savonesi basterebbero un trasporto pubblico degno di questo nome, parcheggi interrati o in struttura, una soluzione al traffico pesante in entrata e uscita dal porto, non certo di “suggestioni” prendendo spunto da città minimamente paragonabili alla nostra. Invitiamo il Sindaco a richiamare i nostri fornitori di servizi a ritornare con i piedi per terra, evitando di scadere in dichiarazioni che sfociano nella propaganda politica. Da che mondo e mondo dovrebbe essere la politica a definire gli indirizzi, mentre ai tecnici proporre delle soluzioni fattibili e concrete che rispondano a criteri di economicità, efficacia ed efficienza. Ma d’altronde il buongiorno si vede dal mattino: se pur di non riaprire 150 metri di corso Italia, i consulenti sono arrivati a proporre una delirante modifica di via dei Mille, senza sapere che ci sono gli autobus che scendono da via Poggi, queste suggestioni dovrebbero preoccupare la città intera”.

“Siamo allibiti dalle dichiarazioni del fondatore di Sintagma – ribadisce Meles – da che mondo e mondo il professionista incaricato dovrebbe svolgere con diligenza, indipendenza e professionalità il proprio incarico, invece di tessere le lodi al sindaco, quasi fosse un suo portavoce, una caduta di stile quasi disonorevole per chi, incaricato e remunerato dall’Amministrazione (non poco, con i soldi di tutti i savonesi), dovrebbe limitarsi a svolgere un ruolo tecnico imparziale. Alle lodi sperticate non richieste si aggiungono però le “suggestioni” o forse meglio definirli “vaneggiamenti” a nostro avviso: dai marciapiedi mobili agli ascensori inclinati, passando per funicolari e scale mobili. Tutto molto avveniristico, non fosse che si scontra con la realtà di una città con pochi spazi e dove pure il cantiere per un attraversamento pedonale dura in eterno”.

“L’unica cosa interessante è che esistono dei laboratori partecipati – coonclude Meles -, peccato non siano noti ai cittadini le modalità per portare i loro contributi, visto che a quanto ci risulta si partecipa su invito, forse per evitare ancora una volta il dissenso, come per esempio quello di oltre 3000 savonesi che, firmando la nostra petizione, chiedono una cosa molto semplice: riaprire quel piccolo tratto di corso Italia al traffico per evitare di moltiplicare esponenzialmente i tempi di percorrenza in uscita dalla città. Questa partecipazione è libera e consapevole, senza filtri, e sarebbe bene non venisse ignorata o umiliata da chi pretende di sindacare sul come devono spostarsi le persone”.

Fa eco il consigliere Maurizio Scaramuzza (Lega): “Mi viene da dire che qui manca solo Cetto La Qualunque. Ieri mattina pioveva, corso Tardy e Benech e le vie del centro erano bloccate. Nel frattempo l’amministrazione si inventa ascensori inclinati quando bisognerebbe fare solo una cosa: riaprire corso Italia“.

Sul tema è stata presentata un’interpellanza per chiedere al sindaco di portare in consiglio comunale la delibera per il referendum consultivo che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale il 30 settembre.

Proseguono intanto le prove di fattibilità della nuova viablità con le proposte avanzate da Sintagma al Comune: due sere fa le prove di svolta per gli autobus in via dei Mille riprese da un video che ha fatto il giro delle bacheche dei savonesi tra le polemiche.

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