Iniziativa

A Savona “Scuola Futura”, il campus itinerante del Ministero dell’Istruzione. Valditara: “La scuola sia traino per lo sviluppo dei territori” fotogallery

Oltre 800 studenti di scuole primarie e secondarie e 320 tra dirigenti, docenti e personale scolastico saranno impegnati in numerose attività formative

Savona. Termina oggi con la cerimonia conclusiva al Teatro Chiabrera la tappa savonese di “Scuola Futura”, il campus itinerante del Ministero dell’Istruzione e de Merito per promuovere la formazione sulla didattica innovativa e coinvolgere le comunità scolastiche sulle sfide del PNRR.

Oltre 800 studenti di scuole primarie e secondarie e 320 tra dirigenti, docenti e personale scolastico sono stati impegnati in numerose attività formative ispirate alla valorizzazione della cultura e dell’arte del territorio in chiave innovativa, con il coinvolgimento di 95 istituti scolastici provenienti da tutta Italia. Nel corso dell’iniziativa sono state inoltre presentate le buone pratiche artistiche, musicali, coreutiche delle scuole liguri e saranno attivi gli sportelli per l’edilizia scolastica, per gli ITS “Academy”, per la rendicontazione dei progetti delle istituzioni scolastiche.

Il campus itinerante ha proposto laboratori di formazione che hanno impegnato studentesse e studenti a tracciare le mappe del futuro nel campo della geografia, della gastronomia, del turismo nautico, delle scienze, dell’arte, dello sport, all’interno di alcuni dei luoghi più significativi del patrimonio storico-artistico della città di Savona.

Alla manifestazione conclusiva di oggi era presente anche il ministro Giuseppe Valditara. All’evento ha inoltre preso parte anche la cantante Noemi.

“Do il benvenuto al ministro e lo ringrazio per la sua presenza – ha detto il sindaco di Savona Marco Russo in apertura – Questi tre giorni, nonostante il maltempo, hanno riempito la nostra piazza e vivacizzato la città con tanti ragazzi, idee, progetti e proposte. Signor ministro, lei trova una città in fermento: col PNRR attiviamo 27 progetti su tutti i temi, dallo sport alla rigenerazione urbana all’edilizia scolastica. Il PNRR cambierà la nostra città”.

Ha preso poi la parola il ministro Valditara: “Vi ringrazio per questa partecipazione così calorosa. Ho voluto fortemente questa esperienza per avvicinare la scuola italiana alla gente e al territorio, con laboratori in piazza. Le persone si sono interessate, hanno curiosato e approfondito, si sono arricchite di esperienze. La scuola italiana è straordinaria, con esperienze didattiche importanti che sono espressione della creatività dei nostri docenti e dei nostri giovani. Voglio portare questa esperienza anche all’estero: andremo in Ghana con alcune classi, andremo a Osaka per far conoscere la bellezza di questa meravigliosa istruzione che facciamo nel nostro Paese. Non dobbiamo mai vergognarcene, la nostra scuola deve avere sempre l’orgoglio della nostra identità. Se vogliamo ridare autorevolezza ai docenti e alla scuola italiana dobbiamo partire facendo capire la grandezza e l’importanza di questa esperienza educativa, che passa anche dalla valorizzazione delle realtà e delle eccellenze locali. Credo che tutto questo sia un modo per crescere insieme: l’idea che dobbiamo avere è quella di una scuola che sappia essere traino dello sviluppo di un territorio, perché le idee partono proprio dalla scuola attraverso il dialogo e la creatività”.

Scuola futura

“A Caivano ho visitato una scuola, incontrato i giovani, e si respirava il profumo della bellezza. I ragazzi mi hanno raccontato che si incontrano al pomeriggio fuori dall’orario scolastico per leggere e commentare grandi testi della letteratura italiana. Si percepiva l’entusiasmo per la cultura, per le idee che arricchiscono lo spirito… ho suggerito loro di invitare la gente del quartiere, per distribuire loro bellezza e sapienza anche in una realtà così complicata come Caivano”.

“Non posso, in questa giornata in cui ho visto volti così belli e felici, non ricordare il fatto di qualche giorno fa a Senigallia, il povero ragazzo che si è suicidato vittima del bullismo. Credo che la scuola debba sempre essere il luogo dell’amicizia e del sorriso. Dobbiamo creare laboratori contro il bullismo: non è più tollerabile che qualcuno venga bullizzato, che qualcuno arrivi a suicidarsi perché non regge più la pressione di alcuni compagni. Erano diventati nemici, persecutori: la scuola non può essere questo. Mi ha fatto senso leggere le testimonianze dei docenti, che descrivono un ragazzo mite, timido e buono. Spesso violenza e prepotenza se la prendono con i più miti, i più fragili, perché è facile prendersela con loro. Dobbiamo far sì che la scuola italiana sappia continuare a diffondere i valori del bene, valori che rendono una società solidale e la fanno crescere. Accanto a laboratori di musica o gastronomia costruiamo dunque anche laboratori di amicizia e sorriso, che partano dalla scuola per innervare tutta la società italiana”.

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