Preoccupazioni

Aned Savona: “Ddl Sicurezza, minacce ai sopravvissuti ai lager, tagli ai fondi Anppia: temi che turbano dialogo e convivenza civile”

La sezione Aned Ets di Savona e Imperia assiste “sgomenta e amareggiata a una serie di questioni”

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Savona. La sezione Aned Ets di Savona e Imperia assiste “sgomenta e amareggiata a una serie di questioni che stanno turbando il dialogo e la convivenza civili, mettendo in evidenza come talune vicende del dibattito pubblico e politico, talora perfino istituzionale, stiano mettendo una volta di più in pericolo la corretta memoria e la conoscenza storica proprio nell’approssimarsi dell’ottantesimo anniversario della liberazione dell’Europa dal giogo nazifascista. Tre punti in particolare hanno colpito la nostra attenzione e, talora, la nostra stessa associazione”.

“In occasione dell’assemblea straordinaria dei soci tenutasi lo scorso 3 ottobre, i presenti ai lavori hanno ribadito totale e netta contrarietà al cosiddetto Ddl Sicurezza proposto dal Governo Meloni e approvato in prima lettura alla Camera dei Deputati. Il Ddl appare ai nostri occhi, come a quelli di tanti altri osservatori, un attentato alle garanzie costituzionali e democratiche, specie per l’introduzione del reato di ‘resistenza passiva’, provvedimento che volto esclusivamente a giustificare un atteggiamento repressivo contro ogni genere di contestazione, dagli scioperi dei lavoratori alle manifestazioni studentesche, prevedendo pene elevatissime che, inoltre, aggraveranno le condizioni di chi già si trova rinchiuso nelle carceri e o nei Cpr, persone cui di fatto, per esprimere protesta, non viene”.

“Nella stessa occasione, si è espressa la vicinanza affettuosa di tutta la sezione alla Senatrice Liliana Segre, a Sami Modiano e a tutti gli altri sopravvissuti ai lager nazisti, fatti segno recentemente di insulti e minacce razziste e antisemite arrivati, oltre che da gruppi neofascisti, da sedicenti movimenti progressisti inneggianti al terrorismo di Hamas e di Hezbollah. Noi facciamo nostre le voci di chi, come il presidente della Repubblica, insiste a chiedere pervicacemente un cessate il fuoco e l’avvio di una soluzione diplomatica, fermando le operazioni militari avviate dal Governo Netanhyau, costate la vita a migliaia di vittime, e insieme garantendo a Israele il diritto all’esistenza e il rientro in patria degli ostaggi. Ed entro questo percorso, giù le mani dai superstiti dei campi nazisti”.

“Nel pieno di un periodo così difficile, l’Aned tutta è rimasta stupita e allarmata dalla concreta possibilità, per ora votata in Commissione Affari Costituzionali, su proposta del Ministero degli Interni, di tagliare i fondi erogati alla nostra associazione e all’Anppia, altra realtà custode della Memoria del Novecento, proprio alla vigilia delle celebrazioni per gli ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra mondiale, delle dittature nazifasciste, dell’orrore concentrazionario. Questo taglio, paradossalmente all’indomani della Medaglia d’Oro conferita all’Aned stessa, legato solo a parametri numerici, rischierebbe di vedere messi in discussione i Viaggi della Memoria ai lager organizzati, spesso per studenti, allo scopo di preservare il ricordo dei sommersi e dei salvati. Noi, naturalmente, non ci arrenderemo e continueremo ad accompagnare, facendo ogni sforzo, i giovani sui luoghi della Shoah e della deportazione, massime tragedie della vicenda umana: ma lo faremo, se i tagli saranno confermati, con il cuore più stretto e la mente più amareggiata”.

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