Bagarre

Carcare, gli oneri di urbanizzazione per il nuovo supermercato di località Cirietta infiammano il Consiglio comunale

La minoranza: "La giunta ha accettato una somma di 120 mila inferiore a quella dovuta anziché i 600 mila euro di lavori"

consiglio comunale Carcare

Carcare. Ancora frizioni in Consiglio comunale per l’autorizzazione del nuovo supermercato che dovrebbe aprire i battenti nei primi mesi del 2025 in località Cirietta. Ieri sera il parlamentino ha approvato, con voto contrario dell’opposizione, il titolo definitivo a costruire alla Dimar, o meglio, ha portato in discussione la monetizzazione degli oneri di urbanizzazione.

“È stato stipulato l’accordo che vedrà entrare nelle casse comunali 483 mila euro, che verranno spesi nella riqualificazione del parco giochi di piazza Caravadossi, nella realizzazione della condotta idrica in località Negreppie e in lavori di asfaltatura lungo alcuni tratti del territorio – spiega il sindaco Rodolfo Mirri – Restiamo contrari idealmente al progetto del nuovo supermercato, ma come già ribadito più volte, opporsi ad esso sarebbe un bagno di sangue per le finanze comunali, e responsabilmente procediamo con l’iter avviato dalla precedente amministrazione”.

Molto critica la minoranza, che contesta la somma, inferiore rispetto ai seicento mila euro concordati precedentemente con Dimar.
“Pur di avere liquidità la giunta Mirri ha accettato un importo svantaggioso, forse per salvare il bilancio? – commenta il capogruppo di Insieme per Carcare, Alessandro Ferraro – La cifra iniziale tramutata in lavori a carico della ditta avrebbe sicuramente reso di più rispetto a questo incomprensibile cambio di programma che danneggia i carcaresi”.

”Falso, anzi, c’è stato un guadagno – ribatte Mirri – Incasseremo infatti gli oneri al netto di Iva più qualche migliaio di euro e inoltre la Dimar spenderà oltre cento mila euro per convogliare le acque nere nella zona, visto che ad oggi l’intervento è stato realizzato solo per quelle bianche. Faremo comunque avere in questi giorni la relazione dettagliata al gruppo di opposizione così potranno verificare che stiamo operando nel pieno interesse del Comune”.

E ancora dalla minoranza: “Durante il Consiglio comunale erano assenti tre consiglieri della maggioranza, probabilmente, almeno due, appositamente per non dover votare a favore di un progetto per cui quando erano all’opposizione hanno alzato vere e proprie barricate – conclude Ferraro – Nel timore che mancasse il numero legale per l’assemblea è stata chiamata Daniela Lagasio a partecipare seppur assente, che è arrivata poco dopo. Una dimostrazione di confusione da parte del gruppo, che testimonia la poca unità di intenti dettata solo dal sindaco”.

“La minoranza continua ad essere superficiale e manca di senso di responsabilità – chiosa Mirri – La loro volontà di abbandonare il Consiglio per far saltare il numero legale dimostra davvero di che pasta sono fatti i consiglieri che hanno governato il paese per quindici anni, con i risultati deludenti che sono sotto gli occhi di tutti”.

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