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Orgoglio Ingauno contro proprietà Albenga: “Non ci fidiamo, pronti a ripartire da zero con imprenditori locali”

"Siamo in civile contestazione e siamo stufi", duro comunicato dell'associazione culturale

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“La nostra misura è colma e crediamo sia arrivato il momento di scrivere pubblicamente le nostre opinioni in merito a quello che sta accadendo all’Unione Sportiva Albenga”.
Inizia così il duro comunicato dell’Associazione culturale Orgoglio Ingauno nei confronti dell’attuale gestione dell’Albenga. Tante gocce che hanno fatto traboccare il vaso. Nell’ordine, in quattro mesi il nuovo presidente Candela non si è mai presentato alla piazza.
Non sono state date spiegazioni chiare della sparizione del settore giovanile – passato in toto tranne la Juniores al Pontelungo. Nel giro di una settimana, si è dimessa quasi tutta la dirigenza (presidente Candela e responsabile marketing Bisazza esclusi), e Mariotti più 13 giocatori hanno lasciato la squadra.

IL COMUNICATO INTEGRALE

Tutto ci appare assurdo ed insensato se partiamo da un progetto che, almeno sportivamente, si era dimostrato fin qui convincente.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito alla fuoriuscita di gran parte della dirigenza alla quale si sono aggiunte le partenze di gran parte della squadra; se dobbiamo fare una sorta di riassunto abbiamo visto “fuggire” direttori sportivi (3!), medico sociale, allenatore dei portieri, un prep. atletico, mister, addetti alla biglietteria, segretario (salvo poi al momento fare marcia indietro…), il “rappresentante cittadino”, il team manager, altri 2 dirigenti tra prima squadra e juniores e almeno 15 giocatori, un record a livello Nazionale… e tutto questo è ancor piu’ strano pensando alle prime posizioni raggiunte in classifica.
Se pensiamo alle passate gestioni ed a tutti i problemi che hanno portato possiamo solamente prendere atto e sottolineare che, non solo non vediamo miglioramenti ma tutto sta andando irrimediabilmente a peggiorare, tenendo conto del calendario che ci vede solo a metà ottobre già ridotti in queste condizioni.
Come se non bastasse, da domani inizieranno pesanti sconfitte sul campo ed avvenimenti ancora più gravi, come non presentarsi alla partita di Asti nel campionato di Juniores Nazionale, continuando a prendere multe su multe e collezionando svariate figuracce.
Come 《associazione culturale》 ricordiamo che abbiamo lo scopo di difendere l’U.S. Albenga e la sua gloriosa storia da tutto e tutti sia dentro e fuori dal campo.
Non possiamo quindi negare l’evidenza né vogliamo far finta che tutto sia normale e sensato.
Per tutti questi motivi (e ve ne sono anche altri) ci troviamo essere nostro malgrado in totale disaccordo con questo tipo di gestione tanto da poter dichiarare di essere in civile contestazione. Siamo stanchi e stufi delle parole sentite delle promesse fatte e di una Societa’ che continua a perdere pezzi senza batter ciglio e senza che quest’ultima si senta in dovere di dare pubbliche e chiare risposte . Il rapporto non puo’ che definirsi del tutto “tranciato “ e non per nostro volere.
Siamo al nostro interno arrivati alla conclusione che, se non vi sara’ un cambio di mano o un netto cambio di rotta ( un’inversione a “u” ) garantita da fatti concreti certi e visibili, l’unica soluzione per poterci definitivamente slegare da queste continue e perenni situazioni sara’ quella di ripartire da zero.
Stiamo da quel lato ⁶muovendoci ottenendo positivi riscontri sia dalla “piazza” che da una parte di imprenditoria locale che si e’ resa da subito disponibile, in questa eventualita’, a sostenerci per metterci nelle condizioni migliori per ripartire tornando anche a gestire e curare la propria casa (lo stadio Annibale Riva).
Vogliamo anzi pretendiamo una Società che possa orgogliosamente portare avanti i valori dell’Albenga, gli stessi che in oltre un secolo di storia sono stati un vanto non solo sportivo per tutta la citta’.
Vogliamo tutelare questo nome e questi colori non limitandoci al solo calcio giocato o alla singola categoria.
Concludiamo ribadendo che l’ 《associazione culturale orgoglio ingauno》 e’ in contestazione con l’attuale gestione della Societa’, non fidandosi piu’ degli interlocutori delle loro promesse parole e racconti e si riserva di prendere ogni iniziativa lecita civile e legale per difendere oltre un secolo di gloriosa storia sportiva e cittadina.
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