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Maltempo ed elezioni, botta e risposta. Bucci: “Pochi danni grazie a noi”, Orlando: “Serve piano di de-impermealizzazione”

Giampedrone: "Orlando non sa di cosa parla, venga a vedere i nostri cantieri", ma Garibaldi (Pd): "Lo scolmatore del Bisagno ha 1500 giorni di ritardo"

Allerta gialla: maltempo nel savonese

Liguria. Prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico, interventi sulle fragilità del territorio, attenzione alle situazioni più critiche: chiusa l’allerta meteo in Liguria – dopo una tre giorni difficili prima per il ponente e poi per il genovesato e il levante – il tema diventa terreno per lo scontro politico di campagna elettorale tra auspici, proposte e impegni da parte di entrambi gli schieramenti e entrambi i candidati presidente.

BUCCI: DANNI LIMITATI GRAZIE ALLA NOSTRA CAPACITA’ DI REALIZZARE OPERE ANTI ALLUVIONE”

“Al termine di queste lunghe giornate di allerta, voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato senza sosta e con grande professionalità durante l’emergenza, e voglio ringraziare i genovesi, ma anche tutti i liguri, che si sono comportati con senso di responsabilità, tutto questo è frutto del grande impegno che ha portato la Liguria a essere una regione simbolo nella gestione delle emergenze, dopo essere stata purtroppo il territorio che pagava le conseguenze peggiori in termini di vite umane e di danni a ogni pioggia un po’ più abbondante”. Così Marco Bucci, candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione.

“Siamo di fronte a una cultura che è cresciuta, ma anche ad una serie di interventi fondamentali – sottolinea Marco Bucci – in questi anni, parlo di Genova che è la realtà per cui ho lavorato direttamente ma vale per tanti Comuni della Liguria, abbiamo saputo mettere subito a terra gli investimenti che il Governo ha stanziato. Sento criticare con evidente malafede il cantiere dello scolmatore del Bisagno non ancora completato, come se nulla fosse stato fatto, ma nessuno dice che molti lavori sono già stati fatti e la dimostrazione è che il Bisagno non è mai più esondato, pur a fronte di piogge che in altre regioni provocano disastri incalcolabili”.

“Abbiamo portato avanti queste opere nonostante qualche governo, guidato caso strano da chi oggi ancora dice di no a tutto e viene a fare sopralluoghi polemici, abbia cambiato i piani. Siamo a posto così? Certo che no. Il mio impegno è di finire il grande lavoro avviato e di andare a pretendere dal Governo le risorse necessarie per fare in tutta la Liguria ciò che ha ben funzionato a Genova. Credo di aver già dimostrato di non guardare ai colori della politica che guida il governo, ma di portare a compimento quello che serve per la nostra terra”.

ORLANDO: “SERVE UN PIANO DI DE-IMPERMEABILIZZAZIONE, SERVE PROGRAMMAZIONE”

“Il tema è non rincorrere le emergenze e intervenire dopo, ma costruire le condizioni di un’effettiva prevenzione, di un censimento del rischio. Bisogna realizzare banche di progetti che quando ci sono le risorse possano essere finanziati. Tutto ciò in questi anni non è stato fatto. Anzi, spesso la programmazione è stata scambiata con la costruzione del consenso“, ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, Andrea Orlando, a margine di un’iniziativa elettorale a Boccadasse.

“Noi vogliamo cambiare completamente questa impostazione, a partire da una legge contro il consumo di suolo nei primi cento giorni della nostra amministrazione – ribadisce Orlando – perché dobbiamo de-impermeabilizzare molte aree per frenare la velocità dell’acqua che, altrimenti, diventa un pericolo. In questi giorni, per fortuna, è stata contenuta o non devastante, ma in passato abbiamo visto che può essere anche causa di morte”.

Sempre in tema di protezione del territorio, l’ex ministro stamattina ha partecipato a un appuntamento a Boccadasse per “tenere fede a un impegno che avevo preso il 17 settembre, quando ero venuto a incontrare le società sportive e le associazioni che operano lungo il litorale. Nel Pnrr si poteva indicare il tema della protezione della costa come prioritario, non è stato fatto: noi ci impegniamo a far sì che, se ci sarà una rimodulazione del Pnrr o arriveranno altre risorse, questo diventi un tema prioritario. Anche con forme innovative di protezione, con tecnologie più avanzate e che possano essere utilizzate per sport di mare, come il surf”.

GIAMPEDRONE: “ORLANDO NON SA DI COSA PARLA”

“Orlando non sa di cosa parla, sui temi della prevenzione e della difesa del suolo lui, come tutto il centrosinistra, è all’anno zero ovvero è esattamente dov’era il Pd nove anni fa, con un sistema di protezione civile inesistente, con la sala operativa che faceva l’orario d’ufficio durante le allerte. I liguri lo sanno bene, specie i genovesi, visto che durante l’alluvione del 2014 i suoi compagni di partito erano altrove mentre il Bisagno esondava“, ha attaccato l’assessore regionale uscente alla protezione civile, e candidato, Giacomo Giampedrone.

“Sulla difesa del territorio la Regione Liguria ha realizzato opere per 1 miliardo di euro negli ultimi anni – ricorda Giampedrone – risorse investite non solo per il ripristino dei danni dopo le ondate di maltempo ma anche, per la prima volta nel Paese, per aumentare la resilienza, che significa prevenzione vera con interventi strutturali. Abbiamo realizzato il piano di difesa costiera più imponente che la Liguria abbia mai visto, con oltre 350 milioni di euro investiti per proteggere il litorale da mareggiate ed erosione. Se poi Orlando volesse visitare un nostro cantiere, lo accompagnerei volentieri, visto che lui di cantieri non ne ha mai fatti né visti”.

LUCA GARIBALDI (PD): “LO SCOLMATORE BISAGNO HA 1500 GIORNI DI RITARDO”

”Giampedrone invita Orlando sui cantieri per dimostrare il suo l’impegno per il territorio e contro il dissesto idrogeologico? Aspettiamo allora che lo inviti sul cantiere dello scolmatore del Bisagno – di cui Giampedrone è pure commissario per l’opera – e che ha 1500 giorni di ritardo nella sua realizzazione. Le responsabilità? Della destra. Ecco, di fronte a queste palesi incapacità di realizzare le opere fondamenti per la difesa del territorio, a Giampedrone sarebbe consigliato tacere, invece che dare lezioni: perché più che i cantieri, si vedono, purtroppo, gli allagamenti e i danni”, così il capogruppo Pd in Regione Liguria, Luca Garibaldi, candidato alle regionali, in risposta a Giampedrone.

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