Baruffa

Regionali 2024, a Genova scontro verbale tra Bucci e Orlando: accuse e stoccate tra i due candidati

I due candidati alla presidenza si sono incontrati a Calvari, e da un primo scambio di battute all'apparenza disteso sono rapidamente passati a una zuffa verbale

Bucci Orlando

Genova. Si è rapidamente trasformato in uno scontro verbale l’incontro, avvenuto davanti agli stand dell’Expo della Valfontanabuona, tra Andrea Orlando, candidato presidente per la coalizione di centrosinistra alle imminenti elezioni regionali, e il suo avversario in corsa per il centrodestra Marco Bucci. I due si sono incontrati all’interno della struttura di Calvari: Orlando ci ha fatto tappa nell’ambito del tour elettorale nel Tigullio, Bucci era presente come sindaco della Città metropolitana. E ci è voluto poco perché un primo, scherzoso scambio degenerasse trasformandosi in una zuffa verbale.

“Ci voleva Expo per farti venire nel territorio metropolitano”, ha esordito Orlando, con Bucci che, sorriso tirato e pacca sulla spalla, ha sottolineato “guarda che qui ci venivo quando tu non eri ancora nato”. Da lì i due avversari politici hanno iniziato a incalzarsi e i toni si sono alzati: Bucci che ha chiesto conto a Orlando di quelle che ha definito “falsità” dette da Orlando sulla diga di Genova e sul progetto del nuovo Galliera, il deputato del Pd lo ha invitato a “non urlare, mia madre mi ha insegnato che non si fa”.

La diatriba è proseguita anche fuori dalla struttura di Expo, tra frecciate e accuse reciproche, dall’invito di Orlando a “non prendere soldi da concessionari pubblici” alla replica di Bucci: “Mi inviti alla tua cena a Milano? Però vengo gratis”. E proprio all’esterno, mentre Orlando si allontanava, Bucci ha ribadito più volte che “scappi, hai paura allora”. “Ma se ogni volta che dobbiamo fare il confronto alla fine tu non puoi?”, ha chiesto Orlando, cui Bucci ha risposto “lo facciamo lunedì, è già deciso”.

Il riferimento è al dibattito organizzato da Genova24 per lunedì 7 ottobre nella vasca degli squali, all’Acquario di Genova, primo confronto pubblico ufficiale, che verrà trasmesso in diretta a partire dalle 19 e cui prenderanno parte sette dei candidati presidenti alle regionali.

Orlando: “Da Marco Bucci si è passati a Donald Bucci”

I due contendenti si sono dati quindi appuntamento a lunedì, ma poco dopo è arrivato il commento di Orlando: “Mentre il San Martino è congestionato di barelle, come abbiamo visto, si cerca di buttarla in rissa. A me è capitato pochi minuti fa, e devo dire che in tanti anni di vita politica non ero mai stato così imbarazzato, stupito, sorpreso. Il mio avversario, il sindaco della città metropolitana, nelle sue funzioni, mentre è presente a una cerimonia che inaugura un’Expo, mi ha aggredito, mi ha provocato, ha cercato di buttarla in rissa. Non credo che i liguri meritino questo e non credo neanche che davvero dobbiamo scadere a questo livello da bulletti di terza media“.

“Io penso che abbiamo il dovere, per l’età che abbiamo e anche per le funzioni istituzionali che svolgiamo – aggiunge Orlando – di trovare delle sedi e il confronto non c’è perché non lo si è mai voluto fino a qui, mi auguro che nelle prossime giornate Bucci si decida ad accettarlo. Il confronto per mettere i liguri nelle condizioni di capire ciò che sta accadendo, qual è la partita in gioco. Io penso che questa sia l’unica strada utile alla democrazia per evitare di degenerare nella direzione di altre realtà nelle quali la politica si è imbarbarita. Mi sembra che il modello sia quello di Trump e da Marco Bucci si è passati a Donald Bucci“.

Bucci: “Il comportamento di Orlando è da asilo Mariuccia”

Poco dopo la replica di Bucci: “Ho visto il video di Andrea Orlando e sono rimasto impressionato per i segni della mia aggressione, per gli occhi tumefatti dallo stupore che gli ho provocato, per le cicatrici inferte dalla barbara sorpresa per cui sta ancora tremando. L’unica cosa su cui non sono d’accordo è il riferimento ai bulletti da terza media. Il comportamento di Orlando mi sembra più da asilo Mariuccia, con quell’aria da ‘ce lo dico alla maestra‘”.

“D’altra parte capisco che in tanti anni che fa politica – aggiunge Bucci – non gli sia mai capitato di parlare a quattr’occhi con un avversario che gli chiede conto delle cose dette: comprendo che, a forza di nascondersi in liste blindate, se possibile nel collegio supersicuro dell’Emilia, o in cene a Roma e Milano, il fatto di parlare con un ligure con la faccia un po’ così, di quelli abituati a parlar concreto, gli abbia provocato uno choc. Guardate il video del nostro incontro. Nessuna aggressione, nessuna trappola. Gli porgevo domande legittime dalle quali è scappato. Giudicate voi se avete tempo. Anche se mi rendo conto che vi sono cose più serie dei capricci di Orlando disabituato al confronto. E disabituato alla Liguria”.

I commenti dei partiti

E ovviamente non sono mancati i commenti di avversari e alleati dell’uno e dell’altro.

Il capogruppo del Partito Democratico in Regione Luca Garibaldi: “Il sindaco di Genova, Marco Bucci, nelle sue vesti istituzionali di sindaco della Città metropolitana, nel corso dell’inaugurazione dell’Expo della Fontanabuona ha trovato il tempo, ancora una volta, di aggredire il candidato del centrosinistra Andrea Orlando con fare da bullo, come se una iniziativa pubblica fosse cosa sua. Un’aggressione espressione di bullismo istituzionale. Questo sono loro, questa è la destra, questa la deriva trumpiana di Bucci, intollerante alle opinioni degli avversari e capace solo di aggredire in assenza di argomenti. Ancora una volta, invece di parlare dei problemi dei liguri, ai tempi di attesa per una visita specialistica o un esame diagnostico; del lavoro sempre più povero, con un ligure su 10 e un bambino su 5 in condizioni di povertà assoluta, il doppio della media nazionale, solo a Genova sono 30.000 su circa 560.000 abitanti le persone in povertà, ecco, invece di pensare a questo di guardare ai liguri ai loro reali bisogni Bucci non trova modo migliore di impiegare il suo tempo se non aggredendo e provocando l’avversario. L’ennesima prova della sua debolezza e incapacità di confronto”.

Il segretario del Partito Democratico in Liguria Davide Natale: “Hanno distrutto la Liguria e ora si innervosiscono se gli si fa notare che la loro narrazione è solo una farsa ormai chiara a tutti. L’atteggiamento ‘nervosetto’ di Bucci nei confronti di chi gli fa notare che di tutto quello che hanno annunciato non si è realizzato nulla, è tipico del gradasso da osteria che non ha argomenti e cerca la rissa. Bucci non accetta le critiche e soprattutto non accetta la verità. Confrontandoci quotidianamente con cittadini e imprese la richiesta costante è di cambiare radicalmente la politica della Regione. Gli effetti della nostra azione e i risultati di nove anni di malgoverno iniziano a sentirsi e i toni aggressivi di Bucci ne sono la conferma. Noi continueremo come sta facendo Orlando ad avanzare proposte, a rispondere alle osservazioni e a non cadere nelle provocazioni di chi pensa alla politica solo come a una ring”.

I candidati e i portavoce del MoVimento 5 Stelle della Liguria: “La cifra di Bucci è ben nota: aggredisce, offende, insulta, urla. In una parola: conferma di essere il bulletto che ormai tutti conosciamo e che come M5S abbiamo più volte denunciato chiamandolo con il suo vero nome: il bulletto della Sala Rossa. Che ora ha pure un palcoscenico allargato ma non cambia registro: continua a scappare di fronte alle domande scomode dei giornalisti; a rifiutare il confronto a due con la scusa che i confronti si fanno tutto insieme, salvo poi rincorrere gli avversari nei piazzali per vessarli; a sparare insulti semplicemente perché non appena lo si mette alle strette non ha argomenti credibili. Morale: al candidato presidente Andrea Orlando, verbalmente aggredito dal sindaco a margine dell’Expo della Fontanabuona, va tutta la nostra solidarietà”.

La senatrice e segretaria della Lega nella provincia spezzina Stefania Pucciarelli: “Se Orlando deve chiamare i rinforzi per essere difeso da quella che viene definita una possibile ‘aggressione verbale’, avrei voluto vedere come avrebbe reagito al posto di Marco Bucci quando è avvenuta la tragedia del crollo del Ponte Morandi. Una situazione dove, difronte al dolore straziante per la morte di tante persone, si è dovuti intervenire per far fronte a quell’emergenza con tutte le difficoltà che ne sono conseguite, per non parlare poi di tutta la parte della ricostruzione. Marco Bucci ha dimostrato in questi anni di essere chiaramente un uomo del fare, pragmatico, che riesce a trovare soluzioni davanti alle situazioni più complesse ed impegnative, e lo sta facendo anche in questo con coraggio e forza, un messaggio di speranza per tante persone che in questo momento hanno problemi di salute. La sua scelta di scendere in campo è una scelta di coraggio, per questo voglio ringraziarlo ancora una volta, per quello che ha fatto e continua a fare, senza farsi fermare da futili argomenti. Marco Bucci ha deciso di curarsi in Liguria, non in altre regioni, e sicuramente non farà cene di finanziamento elettorali a Milano, a differenza di qualcun altro”.

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