Situazione

Regionali 2024, Rosson (Indipendenza): “Sanità ligure allo sfacelo, noi alternativa ad un sistema che non funziona e non regge più”

Il candidato presidente di Regione Liguria per Indipendenza Alessandro Rosson presenta la sua "ricetta" per la sanità ligure

Alessandro Rosson

Liguria. “Ieri mattina ho partecipato a un evento organizzato dall’Ordine dei Medici di La Spezia dove erano presenti l’assessore Angelo Gratarola, l’assessore Giacomo Giampedrone, il presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei e tutti candidati nelle liste che sostengono il sindaco di Genova Marco Bucci. È stato un dibattito surreale che mi ha sorpreso e rattristato. Si parlava di sanità e, a detta dell’assessore Gratarola, la sanità nello spezzino e quella ligure funziona bene. Addirittura ha parlato del 99% di cose positive ad eccezione dell’1% relativo alla mancata realizzazione dell’ospedale Filettino”. Lo afferma il candidato presidente di Regione Liguria per Indipendenza Alessandro Rosson.

“Il regalo che ci ha fatto Giovanni Toti e l’amministrazione di centro-centro che lo ha sostenuto e che adesso sostiene con gli stessi partiti e gli stessi uomini Marco Bucci, nella sanità ci ha lasciato un regalo di 232 milioni di euro di buco. La sanità ligure, titolava un quotidiano in base a un rapporto dell’Università Bocconi, risulta la più cara d’Italia. Ogni persona spende 900 euro all’anno per visite mediche specialistiche, esami, assistenza e farmaci. Questo è il record negativo che ci ha lasciato in eredità Giovanni Toti, lo stesso che ha moltissimi dei suoi uomini candidati nelle liste di Bucci in continuità con la sua amministrazione”.

“In Liguria i dati sono spaventosi. Ci vogliono 15 mesi per una colonscopia, 12 mesi per una risonanza magnetica e una TAC all’addome, 6 mesi per una visita cardiologica con oltre 100 mila liguri che hanno rinunciato alle cure mediche. Questa è lo sfacelo ereditato da Toti e dalla sua amministrazione di centro-centro che candida ora il sindaco Bucci a presidente della regione Liguria. Gli stessi assessori Gratarola, Giampedrone e il presidente del consiglio regionale Medusei che ieri sostenevano Toti, oggi sostengono Bucci”.

“Questo non è accettabile. Il Movimento Indipendenza è la vera alternativa a questo sistema che non funziona e che non regge più. Dobbiamo ridare ai cittadini liguri fiducia, dobbiamo mettere facce nuove e competenti alla guida della sanità regionale, dobbiamo battere i pugni sui tavoli romani affinché le spese sanitarie vengano stralciate da quello scellerato patto di stabilità che Meloni e Giorgetti hanno sottoscritto, dobbiamo chiudere immediatamente l’azienda sanitaria Alisa che non funziona con un enorme dispendio di risorse, mezzi e personale ma soprattutto dobbiamo abbassare le liste di attesa fino a ridurle allo zero per le prestazioni sanitarie e, infine, dobbiamo necessariamente ridurre i costi della nostra sanità che ad oggi non solo è la più cara d’Italia ma soffoca le nostre famiglie costringendo migliaia di persone a non potersi curare”.

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