Il commento

Regionali, Orlando contro Bucci: “La festa con Toti? Chiara continuità tra loro”

Il candidato del centrosinistra commenta l'incontro tra l'ex governatore e il sindaco-candidato: "Da una parte c'è chi vuole una Liguria per pochi, ricchi, privilegiati, dall'altra c'è chi vuole una Liguria per tutti"

Liguria. “La giornata di ieri aiuta a capire meglio quel è il giudizio chiesto ai liguri: una scelta tra me e “Giovanni Bucci“. Da questo punto di vista credo sia chiara la continuità con l’esperienza precedente. Qua si è parlato per nove anni di opere senza realizzarle, è una cifra che ha caratterizzato l’esperienza di Toti. Si rivendica una continuità in questo senso come si rivendica una continuità nella privatizzazione della sanità. Da una parte c’è chi vuole una Liguria per pochi, ricchi, privilegiati, dall’altra c’è chi vuole una Liguria per tutti“.

Con queste parole Andrea Orlando ha risposto ai giornalisti a margine del sopralluogo sul cantiere dello Scolmatore fatto questa mattina insieme al leader del M5s Giuseppe Conte, oggi a Genova, commentando la presenza di Giovanni Toti alla festa elettorale di Jessica Nicolini, candidata in sostegno a Marco Bucci, anche lui presente alla serata, durante la quale il sindaco di Genova ha incontrato l’ex presidente di Regione Liguria.

Orlando ha accompagnato Giuseppe Conte nel sopralluogo sul cantiere dello scolmatore del Bisagno. Una occasione che di fatto ha consolidato l’alleanza della coalizione che lo sostiene, ipotizzando una grande chiusura insieme in piazza, probabilmente a Genova: “Ho lavorato e continuo a lavorare per l’unità. Penso sia un valore a prescindere dalla Liguria, la condizione per costruire un’alternativa a un governo a livello nazionale che sta per mettere in campo una manovra economica che colpirà i pensionati, i lavoratori e inciderà negativamente anche sulle tasche dei liguri”.

Questa giornata di metà campagna elettorale, però, si è aperta con la pubblicazione degli ultimi sondaggi, quelli Ipsos oggi sul Corriere della Sera che hanno segnato la rimonta di Marco Bucci, oggi in testa alle preferenze virtuali: “Non ero tranquillo quando i sondaggi mi davano di poco avanti, non sono preoccupato adesso che mi danno alla pari. Sono convinto che la partita sia aperta e si giochi fino all’ultimo giorno – ha detto ai cronisti – La cosa che dobbiamo fare, la più importante di tutte, è convincere una larga parte dei liguri ad andare a votare: questo sì mi preoccupa, perché in questo momento metà dicono che non ci andranno. Sono persone che hanno perso speranze, hanno avuto delusioni, persone che spesso non abbiamo saputo ascoltare. Dobbiamo convincerli che la stagione che vogliamo aprire sarà una stagione di partecipazione, inclusione, sostegno alle persone più fragili e povere. La povertà non è una colpa ma un fallimento di tutti”.

Poi un passaggio sul tema dei finanziamenti, riprendendo le domande (e le risposte) emerse durante il dibattito di Genova24, in cui erano presenti faccia a faccia, per la prima volta, sette dei nove candidati alla presidenza di Regione Liguria, tra cui Orlando e Bucci. Sulla cena milanese Orlando non si è detto pentito: “Assolutamente no. Siccome non ho Spinelli che mi dà i soldi devono andare in giro in tutta Italia per mettere insieme il denaro necessario per una campagna elettorale. Con 250 euro credo che nessuno pensi di condizionare le scelte di un’amministrazione regionale. Con 10-15mila sì – con la stoccata finale al suo avversario – Se l’argomento è che lui prende 10-15mila euro e non vuole sapere chi glieli dà, andiamo di male in peggio”.

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