Sul territorio

Regionali, Orlando: “Incontro in Provincia? Analfabeti della politica. Vaccarezza vada davanti a un Cup e dica chi ha mentito” fotogallery

In visita a Quiliano Orlando lancia la campagna “Adotta un astenuto”: “Dobbiamo mandare questa cricca a casa”

Quiliano. Si è svolta questa mattina a Quiliano la duecentesima iniziativa della campagna elettorale di Andrea Orlando, candidato presidente di Regione Liguria per il centrosinistra.

Nella sua visita nella cittadina savonese (accolto dal sindaco Nicola Isetta e dal suo vice Nadia Ottonello, dai candidati consiglieri regionali Maria Gabriella Branca, Manuela Gozzi e Giorgio Sogno e dai consiglieri comunali di Savona Luigi Lanza e Roberto Besio) Orlando ha anche lanciato la campagna “Adotta un astenuto”. Spiega: “Credevamo di fare 200 iniziative in tutto, ma le richieste dal territorio sono state molte di più. Oggi abbiamo approfittato di questo traguardo per lanciare questa scherzosa campagna. Dai sondaggi, ed è il dato più serio, si nota che molti liguri non hanno intenzione di andare a votare. Per vincere abbiamo bisogno di mobilitare tutti e per questo dobbiamo chiedere a tutti di partecipare al voto. Spiegando una cosa molto semplice: da una parte c’è chi vuole privatizzare la sanità, dall’altra chi vuole rilanciare quella pubblica e universalistica, che significa evitare che le persone per curarsi debbano pagare, soprattutto le persone più fragili e povere, ma non soltanto loro”.

Durante il suo incontro coi cittadini, Orlando ha detto che è necessario “mandare questa cricca a casa”. Ha poi aggiunto: “Per la Liguria si è trattato di una parentesi molto brutta. Oggi si cerca di minimizzare, ma quello che emerge dall’inchiesta è molto chiaro. Da una parte c’è chi vuole una Liguria per tutti, dall’altra chi vuole e ha lavorato per una Liguria per pochi privilegiati ricchi”.

Venerdì in Provincia di Savona l’avversario del centrodestra Marco Bucci e il ministro Antonio Tajani hanno firmato il “Patto per le infrastrutture in Liguria”, comprendente una quarantina di opere. Questo il commento di Orlando: “A parte lo stile istituzionale, che per alcuni di loro mi meraviglia e per altri no… La cosa abbastanza grottesca è che in quel patto ci sono tutte le infrastrutture che avrebbero dovuto fare in questi nove anni volevano fare ma che non hanno fatto. Se le volevano fare, perché non le hanno fatte? Qualcuno dei firmatari governa la Liguria da nove anni e altri hanno incarichi di vertice da sette come minimo”.

E rispetto a chi ha avuto uno stile istituzionale “discutibile”, Orlando ha precisato che “ci sono ex ministri della Repubblica che hanno sempre avuto un approccio equilibrato, poi ci sono ‘analfabeti della democrazia’ e loro non mi meravigliano”.

A seguire, venerdì scorso Vaccarezza ha lanciato la sua iniziative “Lasciamoli Perdere” durante la quali ha evidenziato “nove anni di menzogne e inadeguatezze del centrosinistra”. Secondo Orlando “Vaccarezza deve andare davanti a un Cup e vedere se le menzogne le raccontiamo noi o le racconta lui”.

Essendo a Quiliano, inevitabile per Orlando soffermarsi sulla questione di rigassificatore e Aurelia Bis. La sua posizione sul rigassificatore continua ad essere di contrarietà, anche a costo di “mettersi contro il governo”. Chiosa: “Non prendo ordini da nessuno, non mi sono candidato per una telefonata romana e non cambierei idea sul rigassificatore per una telefonata romana”.

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