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Savona, senti Santi: “Nel 2026 mi candiderò a sindaco con una mia lista civica”. E sulle provinciali: “Una vergogna unica”

Forte delle 1300 preferenze avute nel 2021 è pronto a tentare l'avventura "in solitaria". Bordata a Olivieri: "Dopo quello che è successo un anno fa sarebbe stato molto più opportuno azzerare tutto, ma si è fatto finta di niente"

Piero Santi Comune Savona

Savona. “Alle prossime comunali allestirò una lista civica, equidistante dal centrodestra e dal centrosinistra, e mi candiderò a sindaco. Mi presenterò all’elettorato mettendoci la faccia, l’esperienza e il consenso di tanti anni di duro lavoro per la mia città”. L’annuncio, un po’ a sorpresa ma nemmeno troppo, arriva da Piero Santi a margine del consiglio comunale di ieri, e in pieno clima elettorale tra le votazioni per la Provincia di domenica e quelle per la Regione a fine ottobre.

Chiamato a commentare l’esito delle elezioni provinciali, che hanno visto vincere il centrodestra con 6 seggi, Santi è tranciante: “Ho votato scheda nulla, perché ritengo che siano state fatte delle liste formate non garantendo il territorio, ma soltanto pochi ‘amici degli amici’. È un’elezione in cui chi viene eletto non è scelto dal popolo ma dai capi partito. Un meccanismo sbagliatissimo, secondo me”.

“Io non sono neanche stato candidato” tuona Santi. Che anche per questo ha ritenuto di non votare, “di non dare il mio voto favorendo un sistema che secondo me è completamente sballato“.

Sotto accusa c’è proprio il sistema di elezione: “Non ha alcun senso votare in quel modo, perché noi ci ritroviamo un consiglio provinciale che non ha nessuna corrispondenza col territorio. Se noi pensiamo che nel centrodestra il Comune di Savona non ha un rappresentante (Maurizio Scaramuzza è rimasto fuori per due voti, ndr) perché tutti si sono divisi per appoggiare gli amici degli amici, di ponente o di levante… è una vergogna unica, questa”.

Ma nel mirino di Santi finisce anche la decisione di andare al voto adesso e non a fine 2023, dopo che praticamente un anno fa (era il 4 ottobre 2023) scoppiò l’inchiesta sulla ex direttrice generale Giulia Colangelo e l’ex direttore affari generali Maurizio Novaro, rinviati a giudizio proprio ieri per rispondere delle accuse di maltrattamenti e concorsi truccati. “Abbiamo letto sul giornale e ascoltato dalle televisioni – afferma Santi – di cose che sarebbero successe in provincia circa un anno fa, che, se confermate in sede di giudizio, sarebbero veramente di una gravità inaudita. Ecco, forse sarebbe stato molto più opportuno azzerare tutto, presidente e consiglio, e andare a votare… invece si è fatto finta di niente e si è andati avanti così”.

Una dichiarazione forte dato che proviene da un politico di centrodestra, stesso schieramento dell’attuale presidente della Provincia Pierangelo Olivieri. Inevitabile, dunque, porre una domanda sul suo futuro all’interno dello schieramento. Ed è qui che Santi, ex totiano e oggi appartenente al gruppo Insieme per Savona, recordman assoluto di preferenze sotto la Torretta (nel 2021 sfiorò addirittura quota 1300), sgancia la bomba: “Allestirò una mia lista, equidistante da centrodestra e centrosinistra”. Obiettivo candidarsi a sindaco nel 2026 o 2027, alle prossime amministrative? “Sì”.

Resta da capire se, fino a quel momento, Santi rimarrà nell’alveo del centrodestra (prima di schierarsi con gli arancioni di Toti era in Forza Italia) o se uscirà formalmente dallo schieramento in anticipo: “Ad ora penso di rimanere nel centrodestra, dato che sono stato eletto qui” spiega. Ma non esclude cambiamenti: “Valuterò strada facendo“.

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