Savona. Per commemorare il 50° anniversario della drammatica “Stagione delle Bombe di Savona”, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISREC), in collaborazione con il Comune di Savona e il patrocinio della Provincia, organizza una serie di iniziative che si terranno dall’8 al 14 novembre coinvolgendo istituzioni, scuole e cittadini e che mirano a rievocare e approfondire uno dei periodi più complessi della storia della città e del Paese che si aprì il 30 aprile 1974 con lo scoppio della prima bomba, accanto all’abitazione del senatore Franco Varaldo, nel pieno centro di Savona.
Le varie iniziative sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Rossa del Comune di Savona alla quale hanno preso parte il sindaco di Savona, Marco Russo, l’Assessore alla Cultura, Nicoletta Negro e il presidente di ISREC, Mauro Righello e il professor Angelo Maneschi del gruppo di lavoro nato nel 2023 per approfondire questo periodo storico.
“Le bombe di Savona del ’74 e ’75 sono una pagina che contiene molti significati – ha dichiarato il sindaco Russo – Testimoniano un periodo in cui la nostra città si è vista attraversare dalle cupe trame della strategia della tensione, ma ha saputo dimostrare la sua cifra civile, il suo tessuto democratico, dando una grande risposta sociale. In questo modo Savona ha dato ulteriore prova dei valori democratici e civili che si fondano sulla Costituzione, si richiamano alla Resistenza, dando ulteriore riconoscimento alla Medaglia d’oro al valor militare. Voglio ringraziare l’ISREC, il professor Maneschi e il gruppo di lavoro nato nel 2023 che hanno voluto regalare alla città questi momenti e questi progetti che coinvolgono le scuole, toccano i luoghi fisici e contribuiscono alla memoria e al consolidamento della coscienza civile. Eventi come questi sono un contributo straordinario al progetto di candidatura a Capitale della cultura”.
“Vogliamo ricordare questo importante anniversario a cinquant’anni dai quei eventi tragici – sottolinea, invece, il presidente Righello – Lo faremo, insieme all’Amministrazione Comunale di Savona e agli altri soggetti organizzati, con un convegno che si terrà l’8 ed il 9 novembre nella Sala della Provincia di Savona (il 9 novembre 1974 scoppiava una bomba proprio nel palazzo della Provincia). Desideriamo dare rilievo a questa ricorrenza anche con una serie di eventi “collaterali” come la mostra d’arte organizzata dalla Fondazione Centofiori e visibile nella sala deputata al convegno per ricordare la mostra di artisti Savonesi che si teneva proprio nello stesso luogo cinquant’anni fa, con l’iniziativa degli studenti degli Istituti scolastici Savonesi che si terrà il 14 novembre nella Sala della Sibilla al Priamar e con l’attuazione del progetto del museo diffuso della memoria attivato dal Liceo Grassi con la compartecipazione del Comune di Savona, della Fondazione ISREC, ANPI provinciale, ANED Savona-Imperia, FIVL e CGIL e cofinanziato dal Miur, che darà valore ai siti cittadini investiti dagli scoppi”.
8 e 9 novembre – Convegno di studi storici – Palazzo della Provincia, Sala Caduti di Nassiriya
L’8 e il 9 novembre si terrà un convegno organizzato dall’ISREC di Savona, con il patrocinio del Comune di Savona e la Provincia e la partecipazione del Comitato Cittadino della Resistenza Antifascista di Savona, Anpi, Fivl, Aned, Cgil, Cisl, Uil di Savona, Associazione Cento Fiori e Società Campanassa.
• Venerdì 8 novembre, 15.30 – 19.30. La prima giornata è dedicata alla ricostruzione degli eventi della “stagione delle bombe di Savona,” analizzando i 12 attentati, la mobilitazione antifascista cittadina, il ruolo della stampa e le diverse piste giudiziarie. Gli interventi saranno tenuti dal gruppo di lavoro che ha avviato nel 2023 presso l’ISREC uno studio approfondito su questi temi (Giovanni Lunardon, Angelo Maneschi, Teresa Franca Ferrando, Andrea Avalli e Anna Maria Cimino, Marcello Zinola, Maurizio Picozzi) e si concluderanno con la testimonianza dei familiari di Fanny Dallari, vittima delle bombe.
• Sabato 9 novembre, 09.30 – 13.30. La seconda giornata esaminerà il contesto nazionale e internazionale (la “strategia della tensione”) in cui si svolsero gli attentati. Interverranno storici e accademici di rilievo, tra cui il parlamentare Federico Fornaro; il docente di storia moderna presso l’università Tor Vergata, Miguel Gotor; la giornalista Stefania Limiti e il docente di Scienze Politiche presso la Statale di Milano, Andrea Ruggeri che offriranno approfondimenti sui principali aspetti storici, politici e sociali di quegli anni. Durante il convegno sarà visitabile la mostra d’arte sulle bombe a Savona curata dalla Fondazione Centofiori.
• Sabato 9 novembre, ore 17 . Cerimonia evocativa dello scoppio della bomba del 9 novembre, poi corteo dalla Provincia a piazza Mameli dove verrà deposta una corona al Monumento ai caduti e, infine, rintocco della Campanassa a cura dell’Associazione A Campanassa.
14 novembre (ore 9.30-13) – Restituzione dei progetti scolastici – Complesso del Priamar, Sala della Sibilla
Gli studenti delle scuole presenteranno il risultato dei lavori su “1974-1975: Le bombe di Savona e la stagione della mobilitazione popolare”, frutto del progetto educativo “Fare Memoria a Scuola”. Le scuole coinvolte, tra cui ISS/ITIS “Ferraris-Pancaldo”, IIS “Patetta” di Cairo Montenotte, Liceo “Della Rovere” e Liceo scientifico “Grassi”, illustreranno i risultati della ricerca e dell’approfondimento storico che ha impegnato gli studenti per due anni scolastici.
Scuola capofila: liceo Grassi; coordinatore per l’ISREC prof. Angelo Maneschi; in collaborazione con Comune di Savona, Biblioteca Civica di Savona, Archivio di Stato di Savona. Nello stesso contesto il Laboratorio Teatrale “La Storia in Scena” del Liceo “Grassi”, diretto da Jacopo Marchisio, proporrà una performance ispirata ai fatti storici.
Presentazione del progetto “Museo diffuso della memoria di Savona” – Progetto a cura del Liceo Scientifico “Orazio Grassi” e Aps Gargagnàn Film
Uno dei momenti salienti dell’anniversario è il lancio del progetto “Museo Diffuso della Memoria di Savona”, che si propone di creare un trekking urbano interattivo, multimediale e immersivo. Il Museo sarà sviluppato in modo visibile sul territorio cittadino attraverso point fisici corrispondenti ai principali luoghi della memoria della stagione delle bombe. In corrispondenza di ogni point è prevista un’installazione che renda possibile, tramite QRCode, accedere al racconto multimediale
dell’evento legato a quel particolare luogo.
Questo progetto, che coinvolge 60 studenti del Liceo “Grassi” suddivisi in gruppi, si avvale della supervisione di esperti e prevede laboratori di storia, cinema, audiovisivi e motion graphics. La conclusione del progetto è prevista per maggio 2025, con una presentazione aperta a scuole e cittadinanza. Con il sostegno di Mibac, Comune di Savona, Fondazione ISREC e associazioni locali, il Museo Diffuso sarà uno strumento di memoria aperto a cittadini e turisti, per conoscere e riflettere sugli eventi che hanno segnato profondamente Savona e il contesto nazionale.
Questa serie di eventi intende favorire la consapevolezza storica e mantenere vivo il ricordo di un periodo che ha profondamente segnato la storia della nostra città e del Paese. Nel panorama delle iniziative c’è anche una serata in musica al Raindogs House, mercoledì 20 novembre dalle 19.30. “La organizza il Comitato Bombe – dice l’Assessore Negro – che voglio ringraziare insieme con il Raindogs House per aver aderito al panorama delle iniziative”.
Si alterneranno sul palco: Roberto Bardoni – L’uomo che cammina – I Gatti dello Cheshire , Federico Ferrando e Riccardo Tortarolo – Savona ’74, Tragedia in due tempi e penultimo atto – Mr. Puma – 50 anni dopo, racconti e memorie.