Gremito

A Finalborgo Auditorium Destefanis gremito per il concerto-teatro “L’arroganza del pisello” di Ars Populi

L’evento, organizzato dal Comune di Finale Ligure, è stato pensato per celebrare la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne

Generico novembre 2024

Finale Ligure. Un Auditorium Destefanis di Finale Ligure  gremito di persone entusiaste ha fatto da cornice al concerto-teatro L’arroganza del pisello di Ars Populi. La band genovese, con questo spettacolo, sta riscuotendo ovunque un successo straordinario. L’evento, organizzato dal Comune di Finale Ligure, è stato pensato per celebrare la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

Lo spettacolo, recentemente selezionato dal Ministero della Cultura italiano nell’ambito del progetto Cultura vs Disagio, darà vita a un libro musicale con i testi e QR code dei brani del nuovo CD. La performance propone musiche originali, inserti teatrali e proiezioni che affrontano temi come la mascolinità, l’inclusività, la parità di genere e la violenza sulle donne, in un modo originale e, a tratti, divertente. Nato nel 2022, lo spettacolo è già alla ventiduesima rappresentazione in Italia e continuerà ad essere messo in scena anche nel 2025.

Ars Populi: talento e impegno sociale

Ars Populi è una delle band più ammirate del panorama indie italiano:

  • Giovanni La Grotteria (autore delle canzoni, voce e chitarra)
  • Pino Di Stadio (batteria)
  • Giovanni Sanguineti (basso)
  • Fabio Frontero (chitarra elettrica)

Durante la serata, l’ensemble ha beneficiato della performance coinvolgente dell’attore Giovanni Cadili Rispi. Con un curriculum straordinario nelle compagnie teatrali italiane, Rispi è anche direttore dell’associazione La Chascona, che cura al Teatro Garage di Genova una rassegna di Drammaturgia Contemporanea Nazionale, promuovendo i giovani talenti della scena teatrale italiana.

A rendere ancora più coinvolgente la performance è stato il contributo del direttore della fotografia Danilo Poli, fotografo professionista autore di campagne per grandi brand nazionali. Poli ha saputo creare una scenografia visiva intelligente e originale, che ha accompagnato il pubblico in un viaggio emozionale, tra luci drammatiche e contrastanti. Questo gioco di specchi ha spinto gli spettatori a riflettere su se stessi e sui propri comportamenti.

“Se la cultura riesce ancora a richiamare così tante persone in un teatro e a farle riflettere su problematiche che pesano come macigni sulle donne e sugli uomini, allora il mondo della cultura ha svolto il compito che da sempre gli è stato affidato: guidare le persone a vedere oltre ciò che siamo, perché forse ciò che siamo non è ancora abbastanza”, si legge in una nota degli organizzatori.

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