L’Albenga perde a Bra e scivola sempre più in basso in classifica dopo aver iniziato con cinque vittorie nelle prime sei partite di campionato. Ciò che è successo ormai lo sappiamo: un grande esodo che ha rivoluzionato praticamente in toto l’ambiente bianconero. Le acque pericolose sono ancora distanti, soprattutto grazie alla vittoria di cuore raggiunta contro il Chieri, ma di questo passo ulteriori scivoloni sono inevitabilmente dietro l’angolo.
Resta ancora da capire la situazione tecnica che vede ancora una commissione tecnica guidare la squadra. Occorre quindi risolvere questo aspetto per evitare multe, ma anche per dare un senso di normalità ad una situazione che sta diventando sempre più surreale. Fa abbastanza specie che una società di Serie D vada ad acquistare un giocatore che proviene dalla Seconda Categoria (Scurti, canadese del Real S. Massimo). Importante specificare che non si ha assolutamente nulla contro il ragazzo in questione, soprattutto perché si tratta di un classe 2005 e solo il campo può dire quanti margini di crescita abbia, ma è una mossa di mercato che ha pochi precedenti.
Inoltre ci sarebbero altri due giocatori, di nazionalità spagnola, che sarebbero entrati a far parte della prima squadra: i fratelli Rodriguez, di cui uno ha già giocato domenica contro il Bra, ma di loro non si conosce molto bene la provenienza calcistica.
Il clima non è più quello trascinante ed entusiasta delle scorse annate. Il pubblico di Albenga ha visto diverse situazioni di difficoltà nel corso della storia della propria squadra del cuore. La contestazione nei confronti della società continua (non della squadra, che viene sempre applaudita per il proprio impegno), è spuntata anche la vicenda legata a Sangaré (ancora tutta da verificare) e c’è sempre più sfiducia intorno all’ambiente e per una società che, entrando in silenzio stampa, è uscita ancor di più dai radar comunicativi con la piazza, fin’ora quasi nulle dal lato pretamente societario, oltre che con gli organi di informazioni. Non ci sono state ancora dichiarazioni della parte societaria e l’esempio più lampante riguarda il presidente Candela.
Domenica al Riva gli ingauni affronteranno l’Oltrepò, squadra molto giovane del campionato di Serie D che sta lottando per il mantenimento della categoria. Una partita, quindi, molto importante per evitare di scivolare ancora più in basso. Ma al momento il lato sportivo, tuttavia, sembra proprio essere l’ultimo dei problemi.
Inoltre, le ultime voci parlano di un gruppetto di ragazzi che si allenerebbero ad Alassio, che potrebbero entrare nell’Albenga nel caso venisse ceduta. La cordata romana, con l’intermediario Jonathan Tranquilli, procuratore sportivo, ha parlato dell’attuale momento del suo pool e delle trattative, che andrebbero avanti già da diverso tempo: “Seguiamo ormai da un mese le vicende delle squadra. Abbiamo già mandato diverse offerte all’attuale società e sono state tutte declinate. Ormai il tempo sta per scadere, possiamo aspettare ancora fino a domani. In caso di ulteriore declino, abbiamo già contatti per rilevare un’altra società.”
“Parliamo di una società senza giovanili – conclude Tranquilli -, che utilizza i ragazzi della juniores per giocare il campionato di Serie D. Ringrazio questi ragazzi perchè stanno salvando questa società, ma così un ragazzo non si fa il curriculum, lo distruggi. Abbiamo provato in tutti i modi a subentrare, ma l’attuale proprietà ci ha sempre chiuso la porta. Questa società è sull’orlo del fallimento, non capisco perchè non vogliano accettare”.