Senza fine

Autostrade, altra giornata di code in A10. Una lettrice: “Casello inaccessibile e nemmeno segnalato, imbarazzante”

Sia in direzione Genova che Ventimiglia due chilometri di coda. La proposta di una automobilista: "Indiciamo una raccolta firme"

code a10

Savona. Nonostante il fine settimana di Ognissanti sia terminato non sono però finiti i disagi sulle autostrade della Liguria, causa cantieri e lavori.

Sebbene tutta la Regione nel ponte sia stata “vittima” di cantieri, alcune giornate hanno preso più di mira la provincia savonese: come nel caso di venerdì 1 novembre, dove i chilometri di coda sono arrivati a 13, e nella giornata di sabato con code che si aggiravano intorno ai 6 chilometri. Mentre la giornata di domenica, complice il rientro, è stata da bollino rosso ma “l’epicentro” è stato il capoluogo ligure.

La tratta savonese però è stata bersagliata da code e disagi anche nel pomeriggio di oggi. Il sito di autostrade.it infatti segnala sulla A10 (direzione Genova) 2 chilometri di coda tra Albisola e Celle Ligure per lavori.

Inoltre il sito concessionideltirreno.it segnala altri 2 chilometri di coda (aggiornamento 17.38) tra Pietra Ligure e Feglino, direzione Ventimiglia, sempre causa lavori.

Questa situazione si protrae ormai da settimane e sta creando non pochi disagi sia ai residenti che ai vacanzieri. Disagi che ci vengono raccontati dai nostri lettori, come nel caso di Cristina che ci racconta la sua brutta esperienza, soprattutto perché non erano segnalati i tanti chilometri di coda all’ingresso del casello autostradale e la chiusura di quello di Borghetto.

“All’entrata del casello di Savona il tabellone non riportava i 6 km di coda presenti sulla tratta in direzione Ventimiglia ma (in modo subdolo per non segnalare la coda) solo i tempi di percorrenza”, afferma la lettrice.

“Ancora più grave è il fatto che la coda, dovuta a più cantieri che si accavallano, viene slittata sulla corsia inversa bypassando completamente l’uscita al casello di Borghetto. Nessun avviso su questo ‘piccolo inconveniente’, la chiusura di un casello, che magari è proprio quello che interessa alla persona che ha preso l’autostrada – prosegue Cristina – In pratica si ‘obbliga’ la gente ad uscire ad Albenga, a pagare un biglietto più caro, per continuare a restare in una coda obbligata da cui non c’è uscita”.

“Con un semplice avviso parte del traffico sarebbe uscito sicuramente a Pietra Ligure… ma è troppo semplice (o non si voleva intasare l’Aurelia, ma questo mi sembra un pensiero troppo fine)“, aggiunge.

Infine Cristina lancia un appello per protestare contro questa situazione che sta mettendo a dura prova, da diverso tempo, gli automobilisti: “Si può indire una raccolta firme contra una situazione autostradale a dir poco imbarazzante?”.

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