Coppa italia promozione

Ceriale in semifinale grazie ai suoi principi. Fazio: “Estremamente motivati, credono nel nostro lavoro”

Battuto il Finale 2-1 al Merlo, ma c'è ancora qualche dettaglio da limare: "C'è ancora da migliorare, non possiamo tirare i remi in barca"

Fonte foto: ASD Ceriale

Ceriale. Se l’inizio del Ceriale in campionato è decisamente migliorato rispetto alle annate precedenti, tanto del merito è anche dei due allenatori Mambrin e Fazio. Un lavoro che parte dalle leve minori, e che ieri sera, è uscito al massimo delle sue potenzialità. Tanti dei ragazzi scesi in campo, con un massiccio turn over, hanno disputato una gara quasi impeccabile se non per qualche sbavatura in difesa, recuperata però brillantemente.

L’età media in campo era veramente bassa. Esordio in campo di un giovane talento del vivaio biancoblù, Bonifazio, subito messo in mostra con un lancio millimetrico a fil di rimessa laterale che stava per portare al gol del 3-1. Arrivano poi i complimenti anche per altri due ragazzi cresciuti nel vivaio, Prudente e Cenisio, anche loro capaci di disputare una prova perfetta, come tutti i loro compagni di squadra, che hanno reso visibilmente orgogliosi i due mister.

La mano dei due allenatori è evidente, si notano le trame di gioco che nelle interviste passate i due hanno cercato di spiegare. Nella partita di ieri tutti i loro concetti erano presenti in campo: costruzione dal basso decisa, dialoghi veloci e precisi, tatticamente tutto perfetto.

Mister Fazio è sicuramente soddisfatto della gara disputata dalla sua squadra: “Siamo partiti bene, abbiamo fatto un buon primo quarto d’ora dove siamo riusciti a palleggiare, forse anche meno di quanto avremmo potuto. Siamo stati forse un po’ frettolosi in certe situazioni, poi il Finale è venuto fuori. È una squadra che, anche se non sta passando un momento ottimo in termini di risultati, ha grandi qualità, soprattutto davanti”.

Potevano sicuramente fare il gol del 2-1 – continua il vice di Mambrin parlando del Finale -, dobbiamo riuscire a gestire meglio certe situazioni. Quando il Finale ti attacca il campo aperto, può farti male. Oggi non sono riusciti a sfruttare certe occasioni, Mondino ha fatto due belle parate, ma alla fine siamo di nuovo venuti fuori con due o tre belle situazioni partendo dal portiere, questo ci rende contenti. Dobbiamo migliorare, non possiamo tirare i remi in barca“.

L’identità di squadra come punto cardine del lavoro di Mambrin e Fazio: “Lavoriamo tanto per principi, cerchiamo di trasmettere un’identità forte, a partire ovviamente dagli allenamenti. Poi il merito è dei ragazzi che sono protagonisti nel lavoro. Una delle caratteristiche di questa squadra sia l’essere estremamente motivata nel continuare a lavorare e migliorare, nel credere fortemente in quello che si fa”.

Il segreto sta appunto nella connessione tra i ragazzi. Molti di loro arrivano dalle giovanili, e hanno condiviso tanti anni assieme nelle stesse leve, conoscendosi già ‘a memoria’: “Tanti ragazzi sono del Ceriale. Oggi ha debuttato Bonifazio, un ragazzo del 2007 che sta giocando molto bene con la Juniores. C’era Gaudino in panchina, anche lui con un bel percorso nelle giovanili. Tutti ragazzi che stanno lavorando, che stanno crescendo e che sicuramente nel tempo troveranno spazio”.

“Faccio i complimenti a Prudente, a Cenisio – continua l’allenatore -, che sono due ragazzi che l’anno scorso vivevano già la prima squadra, magari in maniera più marginale, e quest’anno stanno trovando spazio, ovviamente meritato. Siamo felici, ma non possiamo essere appagati la strada è ancora lunga, non ci accontentiamo”.

Con una rosa tanto giovane, c’è il rischio che alle prime difficoltà la squadra possa ‘perdersi’? Ecco la sua risposta: “Le difficoltà arriveranno, dovremmo aggrapparci fortemente ai nostri principi, alla nostra identità, un po’ come è successo oggi, nei 20 minuti iniziali del secondo tempo, iniziali. Erano venute meno certi fattori per noi sono fondamentali. Se rinunciamo a seguire certi principi, a non rispettare la nostra identità, allora rischiamo di andare in difficoltà. Non sarà sempre possibile, noi dovremo continuare a lavorare su quello, a fare in modo che questi principi ci dettino sempre la strada. È l’unico modo per continuare questo bel percorso che abbiamo cominciato”.

 

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