Quiliano. “Lo spirito è quello di dare un contributo concreto al fine di affrontare e auspicabilmente risolvere alcune delle problematiche segnalate dando la nostra disponibilità alla collaborazione ad un’eventuale rivisitazione del piano di emergenza”.
Questo il commento del gruppo “Futura Quiliano”, che ha presentato un’interrogazione sul tema del dissesto idrogeologico.
“Il documento è stato redatto anche a seguito di segnalazioni e sollecitazioni da parte di un considerevole numero di cittadini, al fine di chiarire alcune criticità emerse negli eventi di precipitazioni intense del 17 ottobre e del 26 ottobre”, hanno spiegato dal gruppo.
“Chiediamo per questo al sindaco di rispondere e relazionare in consiglio comunale sui seguenti punti: elencazione sommaria dei fatti accaduti, dei danni e della loro dislocazione sul territorio; tempi e modalità per il ripristino; criticità territoriali e gestionali quali ad esempio l’eventualità di ricalcolare i tempi di corrivazione, l’opportunità di reiterare le ordinanze relative alla messa in atto di misure di protezione verificandone l’applicazione, la calendarizzazione di esercitazioni per “ricreare” una comunità resiliente, migliorare l’informativa sul sito del Comune”.
E ancora: “Se è previsto un ‘Piano Straordinario’ per la regimazione delle acque (canalizzazioni e tombini), per la manutenzione del verde adiacente alle strade (arbusti e altro) in special modo nelle strade per le frazioni e borgate, e un piano per una migliore solidità delle strutture dei servizi durante gli eventi: acqua, luce, gas e reti informatiche.
Infine, “in relazione alla tracimazione del fiume all’altezza di via Dodino, alcuni cittadini imputano la fuoriuscita dall’argine alla ‘Briglia/diga’ da poco ristrutturata, che avrebbe alzato il fondale del fiume senza che vi sia stato, a supporto, un pari innalzamento della sponda del fiume stesso. Inoltre, la realizzazione delle briglie e di quella di via Dodino in particolare, ha determinato un moto vorticoso del torrente alla base delle briglie stesse che, oltre ad avere dato origine ad onde mai osservate sul nostro fiume, ha costituito una sorta di barriera naturale che sembrava non consentire il regolare deflusso dell’acqua. Per di più, il trasporto di pietre durante lo scorrere impetuoso dell’acqua ha di fatto ulteriormente alzato il piano del fiume”.
“Per questi motivi i residenti, molto preoccupati per il futuro chiedono: se vi sia un nesso causale tra la tracimazione e la costruzione della briglia; se l’amministrazione intenda alzare il muro di contenimento del fiume in quel tratto; se l’Amministrazione intenda procedere alla rimozione del materiale pietroso depositato dal fiume in quel punto; visto che si impara anche dalle esperienze, cosa pensa di fare l’amministrazione per affrontare eventuali eventi futuri di tale portata”, hanno concluso da “Futura Quiliano”.