Lettera al direttore

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La rappresentazione mondiale tanto attesa andrà in onda martedì 5 novembre, i preparativi durano da più di un anno, per i tumultuosi sostenitori di Trump, da più di 4, non avendo riconosciuto la vittoria dei Democratici, non hanno esitato ad assaltare Capitol Hill, uscendo sostanzialmente indenni da quell’atto criminale compiuto il 6 Gennaio 2021.
In questi 4 anni la situazione mondiale è assai mutata in peggio e l’Amministrazione Biden dovrebbe assumersi delle responsabilità, per buona sorte i Democratici l’hanno sostituito in extremis ed oggi Kamala Harris, la sua Vice Presidente, ha qualche chance per recuperare un risultato utile.

Nessuno prevede sostanziali cambiamenti che vinca l’una o l’altra parte, è un errore. L’ho sempre pensata così, tuttavia riconosco la necessità di un cambio di marcia sostanziale che ponga le forze progressiste su un piano più esplicito che privilegi e favorisca politiche sociali ed economiche di sviluppo compatibili all’ambiente che ci ospita, che escludano le guerre quale strumento regolatore delle controversie tra gli Stati.
In questi 4 anni trascorsi, abbiamo assistito alla chiusura del vergognoso capitolo avviato dall’ 11 Settembre 2001 con le guerre in Irak in Libia, in Siria ed in Afghanistan e nel contempo provocato la guerra per procura in Ucraina e continuato in Israele, dal 7 Ottobre ’23 con il massacro dei palestinesi a Gaza ed in queste ore in Libano ed Iran.
La linea bellicista scelta dalle potenze dominanti, impone una domanda di fondo: E’ mai possibile che l’Occidente USA, NATO ed Unione Europea guardino al futuro unicamente dalla canna del fucile?
La nostra storia europea, ha indicato dopo la seconda guerra mondiale un altro percorso!

L’auspicabile vittoria di Kamala Harris, saprà imporre un percorso alternativo che altrimenti ci porterà all’inevitabile scontro con il resto del mondo? Non più disponibile a subire i diktat decisi dalle èlites dominanti? Questo è il tema reale che è di fronte a tutti noi ed ai nostri governanti!
Dalla città russa di Kazan dove si sono riuniti di recente i paesi del BRICS allargati, è emersa questa richiesta di un nuovo ordine economico mondiale multipolare, multicentrico che salvaguardi e rispetti le loro sovranità, la loro sicurezza, usando una nuova moneta di scambio in alternativa al Dollaro utilizzato come arma di sottomissione contro la loro crescita.
Nessuno ha il diritto di sanzionare e soffocare economicamente un’altro paese, un altro popolo come Cuba, che dalla loro rivoluzione ha intrapreso un autonomo cammino che non ha condizionato e pregiudicato altri paesi, includendolo arbitrariamente tra i paesi che promuovono il terrorismo nel mondo, quando in realtà le centrali operative internazionali del terrorismo hanno proprio sede negli Stati Uniti. Nei giorni scorsi proprio alle Nazioni Unite, tutti gli Stati rappresentati hanno votato contro il criminale blocco economico a Cuba eccetto gli USA ed Israele.
A grandi linee sono questi gli argomenti che dovrebbero con chiarezza essere affrontati in particolare dalle forze che si definiscono progressiste, insieme al grande tema dell’emigrazione ed anche demografico, che l’estrema destra internazionale capeggiata da Trump utilizza per incentivare odio e paure, facendone un bottino elettorale in ogni dove ed in questo modo si fanno gioco di tutti noi e delle Istituzioni democratiche che dovrebbero guidarci e tutelare.

Sergio Fenaroli

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