Anche quest’anno un calciatore espulso può la domenica seguente scendere in campo con la formazione “b” della propria società. In alcuni casi, alzando in modo esponenziale la forza della squadra impegnata in Seconda Categoria contro la malcapitata di turno. Ma non sarebbe giusto che un giocatore squalificato lo sia per tutte le competizioni federali?
Questo è l’avviso dei tecnici delle squadre savonesi impegnate in Seconda Categoria. Massimiliano Ghione della Veloce: “Abbiamo avuto conferma, dopo promesse federali di cambiamento, che non è mutata la regola secondo cui gli squalificati delle squadre “a” possono giocare nelle squadre “b” la settimana seguente. Si falsano i valori a livello sportivo ma penso che anche dal punto di vista etico non vada assolutamente bene“.
Gli fa eco il coinquilino del Levratto Mario Cella della Priamar Liguria: “La squalifica di un giocatore dovrebbe essere una punizione – aggiunge -, ma questa punizione viene meno se può scendere in campo in altri contesti. Si va contro la sportività e l’etica morale del regolamento. Mi piacerebbe che la Federazione riflettesse su questo aspetto e intervenisse. Tengo a precisare che il mio messaggio è rivolto alle istituzioni federali. Non alle società che hanno la squadra “b” nel mio girone. L’anno scorso come Priamar Liguria abbiamo mandato alcuni giocatori dalla prima squadra alla seconda squadra, ma non erano squalificati”.
Difficile controbattere a quanto sostengono i due allenatori. Domenica, ad esempio, la Veloce potrebbe giocare contro Ferrotti. Il bomber del Quiliano&Valleggia – giocatore che fa la differenza anche in Prima Categoria – potrebbe essere schierato con la seconda squadra biancorossoviola creando uno svantaggio non da poco a quella granata. Questo è solo un esempio, lampante e contingente anche perché l’altro risvolto è che le aquile di Molinaro saranno prive del loro attaccante migliore in Prima Categoria contro il Savona.