Savona. Se l’assessore savonese lo esprimerà la Lega, sarà Giancarlo Canepa. Se lo sceglierà Bucci, sarà Ilaria Caprioglio. Se infine fosse Forza Italia (e Claudio Scajola) a spuntarla, allora toccherebbe ad Angelo Vaccarezza. Nelle scorse ore ci eravamo lasciati con questi scenari, ognuno legato a una diversa risoluzione della “partita a scacchi” che dovrebbe portare alla nomina di un assessore regionale proveniente dalla provincia di Savona. E invece, nelle ultime ore, sta prendendo prepotentemente quota un’opzione rimasta finora in sordina, quasi sottotraccia: quella che conduce all’ex senatore leghista Paolo Ripamonti.
Breve riassunto delle puntate precedenti. Ieri raccontavamo di tre possibili esiti per questa partita. Il primo emerge da ambienti di Fratelli d’Italia: nessun assessore savonese tra i 7 “iniziali” e successiva nomina di un savonese dopo l’ampliamento della giunta a 9 assessori con una norma nazionale ad hoc. Norma che Bucci ha insistentemente chiesto a Giorgia Meloni ma che arriverebbe però solo dopo le elezioni in Emilia (al fine di evitare che possa trasformarsi in un boomerang elettorale). Se così fosse, uno dei due assessori “extra” sarebbe Ilaria Caprioglio (voluta da Bucci) o Angelo Vaccarezza (spinto da Forza Italia, unico partito “orfano” del secondo assessore).
Secondo esito: niente ripescaggio per Giacomo Giampedrone e ingresso al suo posto di Ilaria Caprioglio. Uno switch tutto interno alla lista civica, che non avrebbe riflessi sui partiti. Nelle ultime ore però l’ipotesi sembra essere definitivamente tramontata, dato che toccherebbe equilibri sia politici (lasciare fuori Giampedrone sarebbe uno sgarro a Noi Moderati e al mondo “totiano”) sia geografici (entrerebbe in giunta Savona ma rimarrebbe fuori La Spezia).
Terzo e ultimo esito, quello su cui ci concentreremo un po’ di più. La Lega, dopo aver a lungo blindato i due Piana, sarebbe disposta a sostituirne uno dirottandolo alla presidenza del consiglio. Non Alessio, come ventilato ieri nei corridoi della politica, bensì Alessandro Piana: l’imperiese accetterebbe il nuovo ruolo anche perché, non dovendosi più dimettere da consigliere, non lascerebbe il posto ad Armando Biasi (con cui i rapporti non sarebbero idilliaci). Chiaramente serve l’ok di Fratelli d’Italia, che aveva già ottenuto la presidenza del consiglio piazzandoci Balleari. Prima, però, che i suoi assessori diventassero tre: oltre ai due designati (Ferro e Lombardi) appartiene a FdI anche Massimo Nicolò, l’uomo scelto da Bucci per la Sanità.
Per la Lega sarebbe comunque una vittoria, visto che alla fine il Carroccio porterebbe a casa uno slot in più rispetto ai due previsti. E il posto libero da assessore andrebbe proprio a un savonese. Ma se ieri il prescelto sembrava essere Giancarlo Canepa, oggi lo scenario sembra essere cambiato: quel posto potrebbe finire all’ex senatore Paolo Ripamonti.
Il sindaco di Borghetto Santo Spirito è il primo dei non eletti dopo Sara Foscolo (che però non è interessata al ruolo di assessore), ed è quindi il candidato più ovvio. Anche perché il suo Comune è quello, in provincia di Savona, in cui il centrodestra ha preso in assoluto la percentuale più alta (tolti i piccolissimi Massimino e Castelvecchio). E nel partito ha sempre ricoperto ruoli “dandosi da fare”. D’altro canto, però, per lui si tratterebbe di un debutto a questi livelli, mentre Ripamonti può vantare mandati da assessore in provincia a Savona, assessore in Comune a Savona e – soprattutto – senatore.
Contro di lui due fattori: non era candidato (a differenza di Canepa) e il suo rapporto con Edoardo Rixi non è dei migliori. Quando ci fu la possibilità (epoca Toti) di nominarlo assessore, con la provincia di Savona che spingeva per Ripamonti, Rixi gli preferì proprio Piana.
Dalla parte del politico di Laigueglia remano invece le possibili deleghe. Alessandro Piana aveva infatti in mano Caccia&Pesca e Agricoltura: Ripamonti è stato assessore a Caccia e Pesca in Provincia (dal 2011 al 2013), presidente del Flag (Gruppo di azione costiera savonese) e membro per un anno della 9ª Commissione permanente all’Agricoltura (in sostituzione del Sottosegretario di Stato Stefano Candiani). Il discorso non cambia se alla fine dovesse invece prendere il posto di Alessio Piana, ex assessore allo Sviluppo Economico: Ripamonti è stato dal 2018 al 2022 vicepresidente della 10ª Commissione permanente a Industria, commercio e turismo. Un ruolo nel quale ha avuto rapporti costanti con l’Unione Industriali di Savona, che quindi – è presumibile – potrebbe gradire la sua nomina.
Un altro petalo dunque da aggiungere alla margherita. Con una sola certezza: il tempo sta scadendo, Bucci ha fatto chiaramente capire di non voler attendere troppo e quindi, se Lega e Fratelli d’Italia dovessero continuare a non trovare una quadra (con la rinuncia di FdI alla presidenza e la scelta interna alla Lega sui nomi), non è escluso che il neopresidente “faccia il Bucci” e chiuda la partita a suo modo.