Savona. “In provincia di Savona sono migliaia i posti di lavoro a rischio; da Piaggio Aerospace, a LaerH, da Funivie a Sanac , dal comparto del vetro a quello del automotive. Dove sono finiti gli impegni dei Ministri e Sottosegretari del Governo Meloni? Venti mesi continuativi di calo della produzione industriali in Italia con l’automotive che annaspa, ma l’esecutivo taglia i fondi. Ma sono tutti i settori a soffrire. Da Nord a Sud. Se il Paese piange, la Provincia di Savona non ride! Il Paese , la Regione Liguria e quindi la Provincia di Savona, sono attraversati da una delle più gravi crisi industriali degli ultimi decenni, ma il governo e la Regione, almeno fino alle dimissioni del Presidente Toti, sembrano non vederla. Hanno scelto da tempo di narrare di un boom occupazionale che nei fatti si traduce in più precarietà (in provincia di Savona addirittura supera il 90% dei nuovi contratti che sono precari) meno ore lavorate e un crescente ricorso alla cassa integrazione”, Lo scrive, in una nota, il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa.
“Eppure il Governo continua a raccontare di un Paese che prospera e dove non esiste un problema salariale, mentre al contrario si licenziano lavoratori e lavoratrici, si dismettono intere filiere produttive e si entra nelle fasce di povertà pur avendo un lavoro”, prosegue.
Per l’industria il governo non fa nulla, anzi, contribuisce ad affossarla ulteriormente. “Per far quadrare i conti hanno dovuto ridurre le risorse anche per le politiche di investimento e industriali ; ad esempio, che il contributo previsto per il settore dell’automotive, che in Italia coinvolge oltre 300 mila persone ed è un elemento cruciale della nostra economia, è stato ridotto di 4,5 miliardi. Questo avviene proprio mentre il settore attraversa un’importante trasformazione – aggiunge Pasa – l’automotive è senza dubbio il comparto industriale che più sta soffrendo. Il disimpegno di Stellantis e le difficoltà crescenti delle grandi case automobilistiche europee stanno provocando un’ondata di chiusure, licenziamenti e ammortizzatori sociali come mai nella storia italiana. Ma a soffrire sono praticamente tutti i settori dell’industria”.
La Cgil ne parla, ne parlano le piazze che si riempiono di proteste, ma il governo si gira dall’altra parte: “Così come in tutta la Provincia di Savona con le crisi del settore del vetro , dell’automotive , e la mancata soluzione delle 4 grandi crisi industriali (Sanac, Piaggio Aerospace, LaerH e Funivie), a cui si aggiunge la crisi dell’impresa che dovrebbe portare a termine l’Aurelia Bis che lascia i lavoratori senza retribuzioni da mesi (eppure tutta la politica fino a poche settimane fa , in piena campagna elettorale si riempiva la bocca dell’importanza di questa infrastrutture e di come le cose stessero andando bene)”, prosegue la nota.
“La forte preoccupazione per questo ridimensionamento dell’apparato industriale e produttivo del nostro territorio sembra essere solo quella del Sindacato, nulla dalle associazioni datoriali, nulla dalla politica locale, nulla di nulla da parte dell’amministrazione regionale e soprattutto completa latitanza del Governo Italiano”, conclude Pasa.