Albenga. L’inizio da sogno in campionato della San Filippo Neri Yepp sta stupendo tutti gli ‘addetti ai lavori’ dela campionato di Prima Categoria e non solo. Un cammino fin qua totalmente inaspettato che, con una partita in meno da giocare, si trovano già ad undici punti conquistati che valgono un solido secondo posto, con una vittoria nel recupero contro il Borgio Verezzi potrebbero diventare 14 e quindi prima posizione.
Domenica si è messo il punto esclamativo a questo inizio da favola, battendo in trasferta l’ormai ex capolista Andora e pareggiando qualche settimana fa con l’Ospedaletti, attuale prima in campionato. Un gruppo molto assodato e completato in estate con innesti di esperienza e di assoluto livello, su tutti Carparelli, Condorelli e Possemato, come punto cardine, fino ad ora, di questa annata.
“Speravamo in questa vittoria perché comunque è dall’inizio della stagione che ci alleniamo bene, a ritmi altissimi”. Inizia così l’intervista ai due mister Torregrossa e Rotiroti, parlando proprio dei tre punti conquistati al Marco Polo: “L’impegno è sempre al massimo. È un gruppo unito, per vincere le partite devi partire da quello. Siamo veramente contenti di questo gruppo e ci toglieremo ancora sicuramente delle soddisfazioni”.
Una partita, fino alla fine, sul filo del rasoio. La parata monumentale di Grillo e il tap in sbagliato da pochi passi di Perrier regalano tre punti fondamentali. Ma se fosse arrivato il pareggio? Sarebbero stati due punti persi o uno guadagnato? Ecco la risposta dei mister: “Due punti persi no, abbiamo fatto gol a circa dieci minuti dalla fine. La partita era molto equilibrata, giocavamo contro una squadra ben messa in campo, con giocatori comunque anche di categorie superiori, regnava quell’equilibrio che poteva essere spezzato solo da un episodio. Ci abbiamo creduto, siamo usciti bene anche a livello atletico nel secondo tempo e poi una volta in vantaggio siamo riusciti a difenderlo anche grazie all’apporto di Grillo, alla sua prima partita ufficiale. Ci sarà battaglia anche tra i numeri uno, ma questo è positivo anche a livello di gruppo”.
Carparelli a secco dalla partita con l’Oneglia, ma sempre di grande supporto sia in campo che fuori. Ma i gol non arrivano solo dal bomber ex Genoa: “È una grande verità. Quando la palla arriva a lui è una sentenza, ma anche gli altri stanno crescendo e questo ci porterà ad avere sempre più occasioni da gol. È un uomo squadra, è il primo che arriva al campo e l’ultimo che va via. Poche parole, anche nello spogliatoio, però sono quelle che colpiscono i compagni. È un tassello fondamentale in campo ma anche e soprattutto nello spogliatoio“.
Prossimo match da non sottovalutare: “L’Altarese è da temere, è una squadra ostica e hanno nel DNA il fatto di non mollare mai. Sono avversari da rispettare, però abbiamo anche l’obbligo di vincere, o perlomeno di provarci. Per noi è fondamentale cercare di rimanere il più possibile nelle parti alte della classifica. Vincendo a Borgio oggi saremo primi, ma non dimentico mai da dove siamo partiti. Stiamo facendo un percorso, negli anni è rimasta una buona ossatura anche se ci sono stati alcuni cambiamenti, è il giusto premio per aver creduto in questi tre anni di lavoro”.
“Una sconfitta non ci preoccupa – terminano i due mister -. Abbiamo in squadra dei giocatori di categoria o di categoria superiore che quindi sicuramente aiuteranno i giovani, la sconfitta colpisce soprattutto un ragazzo giovane piuttosto che un giocatore più adulto, alcuni li abbiamo presi proprio per questo motivo, ci faranno dormire sonni tranquilli senza avere contraccolpi particolari. Quest’anno con questi giocatori di questa personalità questo pericolo non dovrebbe esserci. Poi se ne potrebbero perdere due o tre di fila, però sempre lottando”.