Braccia incrociate

Lavoratori dell’Aurelia Bis senza stipendio, presidio davanti alla galleria di Grana: “La nostra pazienza è finita”

Senza stipendio da settembre, oggi cantiere fermo: "Chiederemo l'intervento del prefetto"

Savona. Presidio dei lavoratori dell’Aurelia Bis in sciopero davanti al cantiere dell’Aurelia bis dalla galleria di Grana ad Albisola Superiore. Gli operai sono rimasti 20 dei quali 8 con contratto in scadenza (dai 40 iniziali, tra contratti a tempo determinato e dimissioni volontarie).

“La nostra pazienza è finita, chiederemo un incontro al prefetto“, tuonano i sindacati. Presenti anche i sindaci di Albisola Superiore e Albissola Marina, Maurizio Garbarini e Gianluca Nasuti, e per il Comune di Savona l’assessore allo sviluppo economico Francesco Rossello.

Le organizzazioni sindacali nazionali hanno ricevuto dall’azienda la comunicazione che il 21 novembre saranno fatti i bonifici per il pagamento degli arretrati, ma questa rassicurazione non è bastata: “Non abbiamo avuto nuove comunicazioni – dice Antonio Sechi di Fenea Uil Liguria -, ma è chiaro che oggi dovevamo dare un segnale. Noi aspettiamo giovedì per vedere se tengono fede alla parola data”.

“Tanti i lavoratori – sottolinea Michele Bello di Fillea Cgil Savona – sono padri di famiglia e ora sono in difficoltà. Poi bisogna considerare che questa infrastruttura va a influire sul traffico e deve essere conclusa prima possibile“.

“Piu di una volta l’azienda ci ha promesso delle date per erogare i salari e la regolarizzazione del Durc e questo ci è stato negato – aggiunge Luca Vosilla di Filva Cisl Liguria – Giovedi abbiamo dato l’ultimatum e oggi siamo qua proclamando lo stato di agitazione delle maestranze. Se la ditta non dovesse erogare gli stipendi chiederemo una linea di credito ad Anas e al Mit“.

Presidio aurelia bis sciopero

Anas, in una nota, nei giorni scorsi ha fatto sapere che si è impegnata a pagare alcuni lavori, effettuati fino ad ora, in modo tale che la società abbia la liquidità necessaria per provvedere ai pagamenti. Anas ha precisato che “l’impresa, pur attraversando un periodo di criticità finanziaria, sta mantenendo in attività i vari cantieri, in particolare i lavori commissariati delle varianti di Savona e La Spezia, e ha assicurato alla stessa Anas e al Commissario straordinario il massimo impegno per risolvere tale criticità anche mediante l’accesso a misure protettive a garanzia delle posizioni dei creditori e delle maestranze”.

“Siamo all’assurdo, devono intervenire il Prefetto, il Commissario Straordinario e l’Anas. E appena si insedierà chiederemo immediatamente l’incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture: è necessario che l’azienda faccia chiarezza o diversamente si deve trovare una soluzione alternativa per continuare i lavori. Siamo davanti a due infrastrutture che sono fondamentali per tutta la Liguria”, spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.

Le parole del sindaco di Albisola, Murizio Garbarini: “Oggi riscontriamo una situazione particolare, di stop di questa arteria che stava andando avanti dal 2013. Ritengo che tutti oggi debbano fare la propria parte. Sono stato tirato in mezzo, ma io non sapevo nulla. La grande responsabilità la ha Anas, che non ha parlato di queste difficoltà”.

Il primo cittadino di Albissola, Gianluca Nasuti ha aggiunto: “Siamo qui per testimoniare la solidarietà ai lavoratori. Sono 13 anni che il cantiere è aperto e siamo all’ennesima vertenza. Non si può andare avanti così. Servono i fatti, parole ne abbiamo spese troppe”.

I comuni chiederanno un incontro per fare il punto della situazione: “Siamo preoccupati, – ha detto l’assessore Francesco Rossello, – perché fino a qualche settimana fa le istituzioni ci rassicuravano e oggi scopriamo che ci sono dei problemi. Chiederemo un incontro urgente ad Anas e Regione Liguria“.

“È inaccettabile che un’opera fondamentale per il nostro territorio sia ostaggio di inefficienze e promesse non mantenute,” dichiara Stefania Scarone, consigliere di minoranza ad Albisola. “I lavoratori, privati del loro giusto compenso, sono costretti a scioperare, mentre l’infrastruttura, già completata all’80%, rimane bloccata. Le promesse del viceministro Rixi si sono rivelate vuote. L’Aurelia Bis doveva essere completata entro febbraio 2026, ma la situazione attuale lascia pochi margini di ottimismo”.

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