Critica

Murialdo, Pronzalino attacca: “Territorio trascurato, senza manutenzioni per arrestarne il degrado. Paese al deprofundis”

"Povero Murialdo in che mani è ricaduto"

Generico novembre 2024

Murialdo. “Nel comune di Murialdo con i fondi PSR sono state tracciate due strade molto importanti per l’economia forestale e turistica: strada di Riofreddo fino al confine con Osiglia e Strada Baduoli fino alla sommità del crinale verso il Piemonte a congiungersi con l’Alta via dei Muli. Queste vie sono dotate di deviatori per evitare che l’acqua piovana eroda la carreggiata e formi solchi che la deteriorano che devono essere puliti, come le cunette, in modo da garantire sia il deflusso delle acque delle forti piogge sia il drenaggio dello scioglimento delle nevi. Purtroppo assistiamo ad una pessima o inesistente manutenzione che porta ad un deterioramento rapido delle strade con solchi che ne fanno un torrente e non una via carrozzabile”. Lo afferma Giacomo Pronzalino, capogruppo di minoranza di Murialdo.

“In questo modo tutti gli sforzi ed i finanziamenti per renderle percorribili, anche per motivi di sicurezza oltre che di viabilità, finiscono per essere vani e in poco tempo, contrariamente agli obblighi di manutenzione sistematica, saranno ridotte ad alvei di torrenti. Dispiace vedere la trascuratezza del territorio, l’assenza di attenzioni ed una anche ben minima manutenzione per evitare che il degrado diventi irreversibile”.

“Giusto per non far mancare niente alla popolazione, anche il ponte pesantemente lesionato della frazione Azzini non è ancora stato finanziato per il rifacimento e la messa in sicurezza, pur disponendo di un progetto esecutivo che consentirebbe di avviare immediatamente il cantiere. Triste spettacolo il limitatore di velocità semi abbattuto e spento in località Ponte e la mancata attivazione degli impianti di videosorveglianza disposti a tutela della sicurezza del territorio e della popolazione anche dalle visite di malintenzionati”.

“Povero Murialdo, svaniti gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza della strada di Riofreddo, appesantita con una inopportuna asfaltatura, tra l’altro, proprio dove ha ceduto, che ha precluso finanziamenti adeguati per il risanamento della parte cedente”.

Secondo Pronzalino “così si allunga l’elenco delle opere perse: due briglie nel fiume, laghetti per la pesca sportiva, la passerella di Isolagrande, quella di Isoletta, il campo polivalente sportivo coperto, la palestrina dalla scuola, la digitalizzazione degli uffici, i micropali a sostegno della strada di Riofreddo, il raddoppio del fotovoltaico per ridurre gli ingenti consumi energetici, ed infine il disinteresse per il nuovo ponte degli Azzini, ritenuto ‘costoso’. Così la sponda destra del fiume viene resa inaccessibile non solo ai mezzi di soccorso, ma alle attività legate al trasporto a valle del legname appese all’utilizzo di un guado, per fortuna approntato dalla precedente amministrazione, ma inagibile con acqua alta e ovviamente agli autoveicoli”.

Ancora: “C’è la strada dei Grassi impraticabile per frana. Un distributore di carburante aspramente vituperato che si è rivelato essenziale per il servizio alla popolazione, anche per i detrattori ad oltranza, scoperti però a servirsene, meno il Comune che preferisce le taniche, prese oltretutto chissà perché, a chilometri di distanza. Evidentemente i fazzini e le festicciole sono delle priorità per alcuni, con un gusto per l’effimero che fa sembrare Murialdo non un paese, ma un ciabotto in cui riunirsi dalle solite compagnie etiliche per bersi un bicchiere magari anche due. Bella prospettiva di sviluppo economico e turistico del paese. Certo è che non si ravvede un motivo, uno solo, che invogli i turisti a fermarsi e non ad andare oltre per altri paesi con più attrattive. Povero Murialdo in che mani è ricaduto”.

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